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TEST PSICOLOGICI?: NON SIAMO MICA MATTI

Breve excursus nel mondo dei test psicologici

Il consiglio dei ministri del 26 marzo 2024 ha stabilito l’utilizzo dei reattivi piscologici per la selezione dei magistrati.

Questa decisione ha dato l’avvio ad un notevole dibattito, come ritengo ormai consolidata abitudine, tramite questa rubrica, intendo fornire ai lettori alcuni strumenti per la riflessione.

Iniziamo dal significato della parola test, vocabolo che deriva dal termine latino testo, reimportata dall’inglese con la perdita della o finale. Nel 1300 con i termine test si indicava il recipiente in terracotta utilizzato dagli alchimisti per saggiare la purezza dell’oro. Nel linguaggio moderno è entrato grazie alla psicologia. A volte si utilizza il termine reattivo psicologico, introdotto dalla dittatura fascista, la quale voleva italianizzare ogni parola di origine straniera.

Fornirò un breve excursus storico relativo ai test, precisando che la selezione delle persone più adatte per determinati ruoli, (ad esempio gruppi di raccolta o caccia) risale agli albori dell’umanità, la prima storicamente datata risale forse agli assiri.

L’invenzione dei test è da attribuire a Francis Galton, cugino di Charles Darwin, nel 1890 Raymond Catell coniò l’espressione test mentale. Presumo che il reattivo psicologico maggiormente noto al pubblico sia il test di intelligenza, esso si deve ad Alfred Simon e Theodor Binet. La prima versione si chiamava: scala metrica dell’intelligenza, successivamente indicata come test Binet-Simon (1905).

Questo reattivo è stato poi perfezionato in Francia, ulteriormente elaborato nel 1939 negli U.S.A da David Wechsler, da allora si utilizza l’acronimo W.A.I.S (Wechsler Adutl Intelligenze Scale). Il test prevede 11 scale ed è noto come test di intelligenza, quello che “attribuisce” il famoso Q.I (Quoziente intellettivo). Nel 2008 è stata rilasciata la WAIS IV, ultima versione aggiornata di questo noto test.

Rispetto alla W.A.I.S sono da precisare i notevoli abusi ed utilizzi impropri avvenuti nel corso della sua pur relativa breve storia. Le precisazioni e i chiarimenti dovrebbero essere molti, suggerisco la lettura del libro di Sthephen Jay Gould 1981 versione ampliata nel 1996 intelligenza e pregiudizio: contro i fondamenti scientifici del razzismo.

Torno ora brevemente a Binet, per il quale l’educazione era una specie di ortopedia mentale, essa avrebbe dovuto attivare tutte le facoltà. Scrisse: “I nostri progetti e metodi sono soltanto un esempio…concepito per i bambini di una certa età”.

Per Binet era chiaro che lo strumento da lui creato non selezionava le persone in modo assoluto, ma solo relativo.

Ho dedicato spazio al test di intelligenza in quanto è il primo ed il più noto. Passiamo ora a quello scelto per i magistrati il MMPI. (Minnesota Multiphasic Personality Inventory). Il questionario di personalità è uno strumento davvero complesso. Come si può capire dal nome, lo stato del Minnesota è incluso in  quanto è stata la sede in cui è stato concepito da Hathaway e McKinley nel 1937. Il questionario MMPI, ( dal 2001 MMPI 2 che ne è la sua ultima versione) è uno strumento particolarmente complesso, prevede 567 item a risposta dicotomica unite da una serie di scale e sotto scale davvero numerose, il suo scopo è quello di fornire un inquadramento diagnostico della persona.

Sono 11 gli Stati Ue (Germania, Olanda, Belgio, Portogallo, Croazia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Austria, Lussemburgo) su 27 che sottopongono i candidati magistrati a test psico-attitudinali per controllare se sono adatti a ricoprire questo incarico.

Bisogna precisare che non esiste un unico e magico test che possa “magicamente” stabilire tutto. A chi è del settore è noto che in un contesto di valutazione gli strumenti (non solo i test, in genere se ne utilizza sempre più di uno solo) sono molti ed eterogenei.

In passato sono accaduti gravi episodi che un corretto utilizzo dei test avrebbe potuto evitare. Ad esempio, nel 2015 il vicecomandante della Lufthansa Andreas Lubitz era affetto da depressione, ha deciso di suicidarsi mentre pilotava un aereo di linea con i passeggeri a bordo. Per tutelare la privacy del comandante non è stata evitata la morte di centinai di persone.

Chi desidera porre quesiti od esprimere osservazioni può scrivere al seguente indirizzo email: liberamenteeco@gmail.com

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