Pavia
Leonardo visse a Pavia nella primavera del 1490, spesato dalla fabbrica della nuova cattedrale.
S’impegnò nel rinnovamento di Santa Maria in Pertica, parrocchiale del castello visconteo, edificio a pianta centrale longobardo fonte di ispirazione per i progettisti rinascimentali. Il progetto scelto per il duomo fu quello di Bramante che si può ammirare nel meraviglioso modello ligneo ora presso i locali Musei Civici.
Leonardo sembrò interessarsi anche alle strutture dello stesso castello, costruito a partire dal 1360, allora una delle costruzioni civili più imponenti d’Europa.
Anche il famoso Regisole, il monumento equestre romano, apparteneva agli oggetti da valutare dell’artista, offrendo una forma quasi perfetta, al monumento per Francesco Sforza. Dell’antico cavallo pavese ammirava il movimento artificioso in un commento che sembra contraddire per una volta l’attenzione al primato dello studio dal vero della natura: «l’imitazione delle cose antiche è più laldabile che le moderne […] dove manca la vivacità naturale, bisogna farne una accidentale».
Nel castello, dove hanno sede i Musei Civici, si conserva una piccola copia della Vergine delle rocce.
Vigevano
Leonardo da Vinci soggiornò presso la Sforzesca, prototipo della successiva architettura rurale lombarda, offrendo le proprie conoscenze al Comune e alle campagne confinanti, con progetti idraulici per permettere una migliore irrigazione dei campi. Nel codice Leicester sono presenti disegni che ritraggono il “molino della Scala”, una struttura a scalini dove scorreva l’acqua, ancora presente ai giorni nostri. “La Casa Rotonda”, costruita attorno al 1492, pare sia stata la residenza di Leonardo da Vinci durante il suo soggiorno presso la Cascina.
La “Villa della Sforzesca” è una frazione del comune di Vigevano, situata 2 km a Sud della città. Si compone di diversi complessi monumentali nati in successivi momenti storici: una grande cascina, denominata “Colombarone”, eretta nel 1486 su commissione di Ludovico Maria Sforza (detto il Moro), duca di Milano, a cui il borgo deve il suo nome; edifici adibiti a residenza dei salariati, databili alla fine del XV secolo; il complesso ottocentesco della villa patronale con il suo parco e la chiesa di Sant’Antonio.
Il Colombarone fu fatto costruire per la gestione delle campagne coltivate del territorio vigevanese, dei canali d’irrigazione e dei mulini ad acqua progettati da Leonardo da Vinci, con grandi lavori di regolazione e deviazione delle acque della Mora e del Naviglio di Vigevano, è composto da quattro padiglioni residenziali, posti ai lati di un grande rettangolo, uniti da costruzioni lineari in funzione di mura di cinta, utilizzate come stalle.
La “Leonardiana” è un itinerario inedito attraverso la vita e l’opera di Leonardo Da Vinci che soggiornò anche a Vigevano nel periodo che trascorse alla corte sforzesca del Ducato di Milano, in qualità di sovrintendente alle acque su incarico di Ludovico Maria Sforza, detto il Moro dal1482 per circa 20 anni.
Nel Museo è esposta tutta l’opera che Leonardo riuscì a pensare e a realizzare nel corso della sua vita: i disegni, oggi conservati in decine di musei e biblioteche sparsi nel mondo, i taccuini che ne accompagnarono le giornate, fitti dei suoi pensieri e delle geniali intuizioni, i codici che dopo la sua morte furono assemblati dagli amici ed eredi e che oggi sono conservati presso le più grandi biblioteche ed istituzioni del mondo.
Completa il percorso espositivo, la “pinacoteca impossibile”, in cui sono esposti tutti i 26 dipinti attualmente riconosciuti alla sua mano, riprodotti in scala reale con speciali tecniche ad alta risoluzione, che permettono al visitatore di immergersi nella totalità dell’opera.
Un’esperienza unica che permetterà un’analisi ravvicinata e approfondita del suo linguaggio artistico.
INGRESSO tariffa unica € 5,00
RIDOTTO SCUOLE € 4,00
BIGLIETTO OMAGGIO: bambini sotto i 6 anni, possessori documento di invalidità, guide turistiche e accompagnatori di scolaresca
BIGLIETTO CUMULATI