Due Chiacchiere con l' Arte

Claudio Scarpino , Scrittore

 

BIOGRAFIA DELL’ AUTORE

Nasce nel quartiere di Centocelle a Roma nel 1956. Diplomatosi al liceo scientifico, dopo un corso alla
Regione Lazio come analista-programmatore, inizia a lavorare nel campo dell’informatica interrompendo gli
studi ingegneria. Nel 1984 vince un concorso come programmatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche,
dove lavora fino al 31 luglio 2023 prima di andare in pensione.
Da sempre appassionato di informatica e di fotografia, a causa di un infortunio nel 1996 (rottura del
tendine di Achille durante una partita di calcetto) è restare a casa per diversi mesi. Così si dedica con più
tempo alle letture e viene colpito soprattutto dal libro Bagheria di Dacia Maraini nel quale raccontava la
sua infanzia. Così decise di scriverne uno che raccontava, più che la sua infanzia, il periodo del liceo e del
suo rapporto con i suoi amici.
Rientrato al lavoro dopo otto mesi riprende la sua attività di informatico lasciando il suo libro come un
sogno nel cassetto. Una decina di anni dopo un secondo intervento chirurgico, sempre al tendine, lo
costrinse a casa per altri tre mesi. Rividi la scena di quando, aprendo il notebook sulla gamba ingessata,
avevo scritto quel libro di ricordi, ma stavolta la voglia di scrivere gli fece cambiare l’argomento. Era
l’amicizia la cosa a cui teneva di più e invece di raccontare qualcosa sugli amici si è inventato l’amicizia fra
un umile calzolaio e un poliziotto, con la prerogativa che è proprio il calzolaio a risolvere i casi aiutando il
suo amico.
Forse proprio il fatto che il cognome sembra derivi dal nome di un calzolaio spagnolo del ‘700, e che il
padre era un poliziotto, sviluppò l’idea di una serie poliziesca.
Figure inventate di sana pianta? No, tutti amici suoi che vengono coinvolti nei diversi casi, proprio mentre
fanno il loro normale lavoro di tutti i giorni. Le storie sono inventate ma i personaggi sono i suoi amici che
svolgono il loro lavoro in un ambiente diverso. E dove se non meglio di Roma? Si è immaginato il suo
calzolaio di fiducia in una bottega di Trastevere e un suo amico poliziotto, adesso in pensione, che lavora in
un commissariato del Rione Prati. La loro amicizia è il simbolo di questa seria poliziesca.
Il calzolaio aiuta il poliziotto che in un primo momento vorrebbe ringraziarlo anche offrendo del denaro, ma
l’amicizia vince sopra tutto e allora basta una bottiglia di vino per festeggiare.

INTERVISTA ALL ‘ AUTORE

 Ci parli del libro.

É il quinto libro di una serie di polizieschi ambientati a Roma, nel Rione Prati vicino il Vaticano. Un poliziotto e un calzolaio diventano amici al punto che ogni pomeriggio, tornando a casa, il poliziotto si confida cercando anche suggerimenti dal suo amico calzolaio, che è quello che racconta in prima persona questa amicizia. La sua esperienza di vita e la sua età di oltre settant’anni fanno di lui il punto nevralgico dei racconti perché è quasi sempre lui a trovare il bandolo della matassa.

 Come nasce questa trama?

Il titolo del libro è Piazza Adriana
L’Ispettore Capo Cosentino trascorre una giornata diversa dal solito.
I suoi due fratelli sono a Roma con i proprio figli per iscriverli all’Accademia Nazionale della Musica, storica istituzione di piazza Adriana, che per una settimana concede audizioni a tutti coloro che vogliono
intraprendere questa carriera.
Ma quella giornata di spensieratezza viene guastata dala morte improvvisa di uno degli insegnanti proprio nella sala mensa durante la pausa per il pranzo.
Apparentemente chiusa la parentesi, vista l’età del maestro, il giorno dopo c’è una morte identica nell’orario, nel luogo e nella persona deceduta.
Comincia a farsi strada l’idea di una strana coincidenza, ma tutto crolla quando muore un terzo maestro nelle stesse condizioni.
Sfida aperta quindi con l’Ispettore Capo Cosentino e con i suoi immancabili collaboratori: l’Agente Scelto Valentina Rinaldi e l’amico fidato, il calzolaio Pietro Russo, che capiscono a questo punto c’è un
serial killer da catturare.

 Che giallista le piace e a chi si è ispirato?

Il mio giallista di ispirazione è senza dubbio Sir Artur Conan Doyle nella figura di Sherlock Holmes

 Progetti futuri.

Progetti futuri? Più che progetti la speranza di avere un editore importante e di vedere i miei racconti riportati in una serie televisiva. Per il resto continuerò umilmente a scrivere un libro ogni anno, come passatempo.

 Dove possiamo trovare il libro?

Il libro è stampato in self-editing, ma si può ordinare nelle librerie più importanti e riceverlo dopo pochi giorni. Oppure si può trovare online sul sito youcanprint.it (che è quello utilizzato per la stampa) oppure nei classici siti web più importanti (Amazon, Feltrinelli, IBS….)

 

Di Manuela Montemezzani

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