SINOSSI
In un futuro non troppo lontano l’umanità – e precisamente quella che abita le terre a nord
dell’Equatore – si trova ad assistere a un insolito e inspiegabile innalzamento delle temperature
che, complice la siccità, sta mettendo a dura prova l’intero ecosistema. Come se non bastasse, in
Italia si stanno verificando strani episodi che coinvolgono le donne in procinto di partorire e che, se
generalizzati, potrebbero minare dalle fondamenta la sopravvivenza della specie umana. Nella
penisola, però, l’attenzione dei cittadini è rivolta alla delicata situazione politica che si sta vivendo:
la tanto invocata Secessione del Nord sta per essere attuata e sta portando con sé un’ondata di
rivendicazioni indipendentiste mai vista prima; non più solo le regioni, ma piccoli comuni e perfino
singoli quartieri chiedono di staccarsi dal governo centrale. Al Sud questo movimento rivoluzionario
è capeggiato da Lello Capitani, ex professore e giornalista, attorno al quale si raccoglie un nutrito
gruppo di accoliti. Sarà lui a muovere le fila di una trama intricata, capace di coinvolgere poteri forti
e muovere straordinarie quantità di denaro, arrivando perfino a rintracciare il famigerato tesoro di
Alarico…
Un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena, che mescola sapientemente spunti fantapolitici
con episodi di storia più e meno recenti, fornendo un’illuminante chiave di lettura per il nostro
immediato futuro.
BIOGRAFIA DELL’ AUTORE
Alberti Rocco Donato è nato a Calvello (PZ) il 15/04/1965, in un piccolo paese della Lucania.
Scelse l’istituto tecnico per geometri dopo le medie, studiando in collegio al “Principe di Piemonte” di Potenza. E’ qui che si è appassionato alla letteratura e al teatro e ha vissuto gli anni più belli della sua vita. Ha sempre scritto appunti, racconti e poesie.
Titoli di Studio:
– Maturità Tecnica – Diploma di Geometra – Istituto Tecnico Statale per Geometri “Giuseppe De Lorenzo” di Potenza – anno 1984.
– Programmatore linguaggio “Cobol” – Centro Italiano Discipline Educative – anno 1986.
– Diploma di Abilitazione all’Esercizio della Libera Professione di Geometra – Ministero della Pubblica Istruzione – Istituto Tecnico Statale per Geometri “Giuseppe De Lorenzo” di Potenza – anno 1990.
– Esperto Tecnica CAD – Regione Basilicata Dipartimento Cultura e Formazione – 1996.
– Iscritto al Collegio dei Geometri – Provincia di Potenza – anno 1997.
Deceduto a Calvello (PZ) il 15/03/2019.
BIOGRAFIA DELL ‘ AUTRICE
Roberta Alberi, nata a Potenza il 22/12/1972 residente a Calvello (PZ), Qualifica all’Istituto Statale D’Arte di Potenza in “Arredamento e Architettura.
Diploma di Laurea in Scenografia, Accademia delle Belle Arti di Foggia.
Amante del teatro e della lettura partecipa per anni a varie attività culturali nel proprio paese.
Cura la pubblicazione postuma de romanzo del fratello, “Il Petrolio di Alarico” di Rocco Donato Alberti, partecipa a varie iniziative letterarie per promuove il testo da questa esperienza nasce il desiderio di trasferire su carta alcuni pensieri e sensazioni.
Prime esperienze di scrittura pubblicate sul Web.
Riconoscimenti:
– MENZIONE D’ONORE categoria “Poesia” Premio Letterario “Parole Sotto L’Albero” ed. 2021 TraLeRighe con la poesia: “ALBERO DI NATALE” … inserita nell’antologia.
– “Premio La Casa Del Menestrello” – “ Lo spirito del Natale” ed. 2021 con la poesia “Accoglienza”.
– Attestato di Partecipazione – 1° Premio Di Espressione dell’Anima “La Voce del Buio” – 02 gennaio 2022 con la poesia: “Buio”.
– Premio Wilde – Concorso Letterario Europeo XV – Edizione Poesia – Attestato di Partecipazione ( arrivando lodevolmente in finale) – “Vivo d’istinti e d’istanti” 22 ottobre 2022.
– Premio San Valentino VII Edizione 30 aprile – 1 maggio 2022 – Premio Cupido Antologia – sezione I lingua “Per sempre innamorati”, inserita nell’antologia.
– Associazione Culturale Edizioni il Faro “Parole in Luce” – 21 Gennaio 2023 – Attestato di Merito – Sezione Poesia “Vivo d’istinti e d’istanti”.
– Caroline estive AA.VV. Affiori, Luglio 2023 – Racconto: San Martino, Lucca,
– Festival San Giovanni Bosco di Modena 2024 – primo posto con la poesia “Amica Sleale” iscritta nell’albo D’oro
Pubblicazioni:
– Silloge “Versi in itinere” – Brigante Editore 2023
– Antologia “Un pensiero per le donne di domani” a cura di Chiara Vergani – Brè Edizioni 2024, con la poesia “Astrea”
INTERVISTA ALL ‘ AUTRICE
Cos’è per te la poesia?
Per me la poesia è come un’oasi dove ci si rigenera, un luogo favorevole dove si arriva quasi in fin di vita e che ti dà la possibilità di rinascere.
Perché fare poesia nel 2024?
Credo ci sia il bisogno in questo momento storico di parlare di sentimenti profondi, di esprimere le emozioni che animano ciascuno di noi. Nell’ultimo ventennio siamo bombardati dalla velocità dei media: tutti dottori, politici, analisti pur di esistere e scrivere d’altro, non di noi stessi e delle nostre fragilità. Invece la poesia aiuta ad avvicinarci alla nostra essenza, a contemplare la bellezza dell’animo umano, pur con tutte le sue contraddizioni, ci traghetta verso la consapevolezza e la conoscenza del nostro sé e del mondo che ci circonda.
Parlaci della tua vita da poetessa.
Mi sento lusingata quando mi chiamano con tale appellativo, ovviamente non tutti lo fanno, solo chi ha compreso la sensibilità e la sincerità dei miei versi.
In un certo senso la mia vita ora gira intorno allo scrivere, vedo il mondo che mi circonda con occhi diversi e ritaglio più tempo possibile per dedicarlo alla lettura in primis e poi mi lascio trasportare da un evento o dà un emozione e butto giù di getto la lirica.
Mi invitano ad eventi culturali fuori dal mio paese, non si è mai profeti in patria; organizzo presentazioni della silloge, oltre a partecipare ai vari salotti letterari sui social media, da un po’ di tempo conduco un format grazie ad un’associazione, Officina Mediterranea, di cui sono co-referente per la Basilicata.
Desidero sottolineare che la vita da poetessa non è sempre semplice o felice, al contrario è tormentata perché scruta, analizza, sviscera: ogni piccolo verso è un travaglio, quando lo scopo dell’artista è far emergere i veri valori della vita.
Che tematiche tratti nei tuoi libri?
Il dolore per la perdita di un caro, il difficile superamento del lutto. L’indifferenza della società nei confronti di chi è diverso dai canoni prestabiliti. I legami intellettuali, quelli radicati sulla conoscenza, il sapere e il rispetto che non muoiono mai. La violenza sulle donne. L’amore non corrisposto, l’impossibilità di un diversamente abile ad essere amato e farsi una famiglia soprattutto in un piccolo paese, quindi il cuore lacerato da questa realtà. L’amore per la natura, per il modo fisico esistente, per l’umanità intera anche se molte volte ferisce chi è più sensibile. Scrivo di amori impossibili non accettati dal sistema sociale attuale. L’amore per la vita malgrado tutte le sofferenze e non ultima la speranza in un modo migliore.
La poesia come verità dell’anima, sei d’accordo?
Certo, concordo! La poesia, quella vera che svela anche la parte più intima dell’anima; quando i versi toccano il cuore e la sensibilità del lettore, ci si ritrova e si condividono gioie e dolori.
Per il libro di Rocco
Parlaci del libro.
Affronta vari argomenti: parte da un evento climatico eccezionale della natura, un periodo molto lungo di siccità dovuto all’uso eccessivo degli idrocarburi; questo evento mette a dura prova l’intero ecosistema, soprattutto la sopravvivenza stessa specie umana: un virus sconosciuto colpisce le donne in gravidanza mettendo in pericolo di vita la madre o il nascituro.
Iintreccia con eventi che appaiono di “fantapolitica”; al contrario sono talmente attuali, come la Secessione del Nord che sta per essere attuata, il Sud che risponde con un movimento rivoluzionario per risolvere una volta per tutte la grande Questione Meridionale, mai affrontata seriamente dai vari politici di turno. Racconta la Basilicata e le sue due principali ricchezze, Acqua e Petrolio, sfruttate da altri pur essendo il nostro “Tesoro”che insieme a quello ritrovato del Re Goto Alarico riscatteranno il Sud dopo secoli di oppressione e indifferenza. L’autore, attraverso la scrupolosa nonché reale caratterizzazione dei personaggi, denuncia l’egoismo umano e la sete di potere, che annientano non solo le proprie vite ma anche le vite dei propri cari. Parla del male, che esiste perché deve farci capire qual è il bene assoluto. Pone la grande domanda sul senso del dolore, per farci comprendere che solo sperimentando la sofferenza possiamo amare noi stessi, gli altri e la vita. È un grido al mondo, un accorato appello a chi resta, un testamento d’amore, destinato alla salvezza del pianeta e della nostra specie.
Raccontaci ciò che sai dell’autore
Mio fratello Rocco Donato era un uomo diplomatico, riflessivo, buono, semplice, attento osservatore a partire dalla natura, nella quale rigenerava i suoi pensieri fino all’osservazione attenta anche dei volti delle persone.
Punto di riferimento per la famiglia ma anche per la comunità non solo a livello culturale ma anche umano. Aveva un sorriso e una parola per tutti; era capace di comprendere non solo le coscienze ma anche gli animi di chi gli stava accanto.
Dotato di una coscienza critica straordinaria libera, formatasi con lo studio attento ed analitico di tutti gli argomenti, dalla finanza alla letteratura (in particolare quella russa), ha saputo vivere intensamente la sua vita, affrontando la sofferenza con dignità, considerando quest’ultima una ricchezza e non un limite.
Pur avendo una formazione tecnica ha sempre amato scrivere. Già da ragazzo, negli anni vissuti in collegio, aveva scritto poesie e piccoli racconti, inoltre, amante del teatro, negli anni successivi ha scritto commedie anche in vernacolo portate in scena, seguendone la regia , dall’Associazione Culturale “Lì Paisan”di Calvello, i temi delle opere affrontano la vita quotidiana di un piccolo borgo contadino, alla crisi giovanile legata alla droga.
Per anni ha curato come redattore e giornalista un mensile locale “Il Giornale di Calvello”, affrontando tematiche come: il Petrolio, l’ambiente, il territorio e il lavoro.
Si è occupato d’associazionismo, politica, sindacato, dando alla propria comunità sempre il suo apporto coerente e motivato per farla crescere nella consapevolezza che gli ideali di uguaglianza e rispetto, i valori essenziali, devono essere la base di una comunità sana che può progettare un futuro più umano.
Il desiderio di confronto gli fece incontrare tramite un amico un noto scrittore: Fulvio Caporale, con lui iniziò un lungo periodo di collaborazione giornalistica sul mensile “La Grande Lucania” redatto nel piccolo paese limitrofo Trivigno.
Rocco ha lasciato all’umanità intera, attraverso i suoi scritti, l’amore che aveva per la sua terra: la Basilicata, per gli uomini e per la natura.
La ragione della sua esistenza è stata quella di spiegare con la vita e gli scritti come amare tutto ciò che ci circonda.
Di Manuela Montemezzani