Due Chiacchiere con l' Arte

LUCIO CATTANEO , Scrittore

ANIME SALVE – Romanzo – Sinossi

Nella cornice autunnale dell’altopiano di Livigno, tre personaggi diversi per sesso,
per età e per esperienze di vita, Alfredo, un neo-pensionato vedovo con un passato
problematico da cui fa fatica a liberarsi, Giulia, una donna single di mezza età che
vive nel ricordo e nel culto di un padre troppo perfetto e Jacopo, uno studente
universitario fuori corso dalle incerte tendenze sessuali, si conoscono casualmente in
pizzeria durante una vacanza e, terminata la cena, decidono di concludere insieme la
serata prendendo un digestivo in un locale lì vicino.
Il ragazzo, che ha già fatto il pieno di birra in pizzeria, esagera di nuovo col bere e in
preda ai fumi dell’alcool dapprima si lascia andare a confidenze sulla sua vita intima
e sulle sue esperienze sentimentali, poi si sente male e deve farsi accompagnare a
casa dai due compagni.
Il giorno successivo i tre, senza essersi dati appuntamento, si incontrano di nuovo
lungo la pista ciclabile che costeggia lo Spöl, il corso d’acqua che attraversa
l’altopiano. La coincidenza, il tempo libero a disposizione e la corrente di simpatia
che da subito si è creata tra di loro, induce la donna e il ragazzo ad accettare la
proposta di Alfredo di effettuare una camminata in montagna nel pomeriggio. Nel
corso di questa Giulia, che si sente in dovere, dopo il disarmante coming-out di
Jacopo della sera precedente, di raccontarsi a sua volta, parla diffusamente di sé, del
suo rapporto con il padre prematuramente scomparso, della sua infelice storia
sentimentale.
Il ragazzo è attratto dalla donna, anche se tanto più grande di lui e non lo nasconde
rivolgendole delle avances abbastanza esplicite e anche ad Alfredo Giulia non è
indifferente.
Al ritorno, eccitati dall’affiatamento che si è creato tra di loro, decidono di rivedersi
per una nuova escursione più impegnativa il giorno seguente durante la quale
toccherà ad Alfredo raccontarsi.
La sera, ognuno per proprio conto, i tre protagonisti riesaminano l’insolita giornata
appena trascorsa che ha fatto loro riscoprire sensazioni e sentimenti che da tempo non
trovavano più posto all’interno delle rispettive esistenze e si ripropongono di giocare
allo scoperto fino in fondo l’indomani.
Il giorno seguente, mentre camminano sul sentiero in direzione della meta che si sono
prefissi, Alfredo narra di sé con sincerità, rivelando particolari del suo vissuto che lo
mettono in una luce diversa e più problematica rispetto all’idea che di lui si erano
fatta i suoi compagni. Giulia, che cominciava a provare per un lui una forte simpatia,
ne è sconcertata. Il ragazzo, a sua volta, rompendo ogni indugio, si dichiara alla
donna ma, ricevutone un amichevole rifiuto, non ne fa un dramma: ormai ha sciolto
ogni ambiguità e ha acquisito maggiore stima di sé.
Per due di loro la vacanza si concluderà il mattino dopo e i tre si rivedono nel tardo
pomeriggio per un aperitivo e per dirsi addio. Jacopo deve tornare in città dove è
deciso a riprendere gli studi universitari interrotti e a terminare la sua tesi di laurea.
Giulia ha deciso di raggiungere Bormio dove un’amica che là vive e lavora la sta
aspettando. Alfredo ha scelto invece di concedersi ancora qualche giorno di vacanza a
Livigno dove Giulia, se deciderà di ripassare dopo la visita all’amica, lo potrà
raggiungere. –

BIOGRAFIA DELL ‘ AUTORE

Mi chiamo Lucio Cattaneo e sono nato a Villa d’Ogna (BG), piccolo paese dell’alta valle Seriana dove vivo tuttora.
Dopo il diploma di maturità a indirizzo tecnico, ho frequentato per alcuni anni la facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano ma senza concludere il ciclo di studi.
Ho prestato servizio lavorativo quasi esclusivamente nel settore del pubblico impiego presso Enti Locali, Istituzioni Scolastiche e dal 2001 al 2018, anno del mio collocamento a riposo per raggiunti limiti di età, presso Uffici giudiziari del Tribunale e del Giudice di Pace della mia provincia di residenza in qualità di Cancelliere.
Ho due figlie e quattro nipoti.
Svolgo attività di volontariato in ambito sociale e culturale.
Scrivo da sempre per passione e per diletto ma la mia condizione di pensionato mi ha permesso di dedicare più tempo a questa attività.
Ho pubblicato, sempre in self publishing, un libro di racconti brevi, una raccolta di piccole storie di Natale, due libri di poesie e due romanzi.

INTERVISTA ALL’ AUTORE

Ci parli della sua passione per la scrittura

Scrivere mi piace da sempre, almeno quanto leggere. È una passione che nasce sui banchi di scuola e che si è mantenuta, anche se non sempre con uguale intensità, nel corso del tempo. Essendo da qualche anno in pensione, posso dedicarmici con più assiduità. La scrittura è per me, allo stesso tempo, un’attività piacevole (anche se a volte molto impegnativa), uno strumento che aiuta a riflettere e elaborare concetti e un modo attraverso il quale esprimere quella componente di inventiva e creatività che ognuno di noi, in misura diversa, possiede. Insomma, scrivere mi fa stare bene e ha inoltre un effetto terapeutico perché aiuta a curare le piccole/grandi ferite dell’anima.

 

Da dove nascono le sue trame?

Da un mix di vita vissuta, immaginazione e sollecitazioni provenienti dalle fonti più diverse (dalla cronaca, da incontri più o meno casuali, da situazioni e ambienti particolari, da vicende ascoltate o lette…). Dalla combinazione di alcuni di questi elementi nasce un progetto e prende avvio, in forma embrionale, una trama che acquista mano a mano consistenza e spessore fino a tradursi in una storia vera e propria. Poi subentra la fase della scrittura, correzione, riscrittura. Naturalmente solo un numero molto limitato di queste trame appena abbozzate alla fine si trasforma in un testo scritto. La maggior parte rimane confinata nel limbo delle possibilità o finisce nel dimenticatoio.

 

Ci parli dei libri

Il romanzo “Anime salve” è ambientato in una località di montagna molto conosciuta e frequentata dal punto di vista turistico, Livigno in alta Valtellina. Narra la storia di tre personaggi in vacanza in quella località che casualmente si incontrano. Pur molto diversi per età e vicende di vita, li accomuna una condizione di solitudine esistenziale. La corrente di simpatia e l’intesa che subito si crea tra di loro li induce, nel corso di due escursioni lungo i sentieri di montagna che effettueranno insieme, ad aprirsi reciprocamente mettendo a nudo la propria personalità e il proprio vissuto.

Nel romanzo “48, morto che parla” il protagonista è un uomo di mezza età che viene colpito da infarto e muore. Del tutto inaspettatamente, nelle quarantotto ore successive al trapasso, mantiene una coscienza lucida e vigile e ha modo di osservare tutto ciò che accade intorno alla sua salma. Ciò gli consente di riflettere su aspetti che non aveva mai considerato e di leggere la sua vita terrena alla luce di una nuova consapevolezza.

Pur molto diversi nella trama, i due romanzi hanno almeno due elementi che li accomunano: l’arco temporale nel quale si svolgono, che è di sole 48 ore, e l’analisi introspettiva che i protagonisti sono stimolati a condurre dalle circostanze in cui vengono a trovarsi.

 

A che pubblico si rivolge?

Non ho un target particolare di potenziali lettori, credo che le storie che racconto possano incontrare l’interesse di un pubblico abbastanza vasto, giovane o meno giovane. Certo, il lettore che si aspetta storie intriganti a base di suspence e colpi di scena forse non troverà quello che cerca. Mi piace però pensare di aver creato personaggi nei quali molti lettori si possono, almeno in parte, facilmente identificare perché, alla fine, tutti i libri parlano di noi.

 

Come nascono i suoi personaggi?

I personaggi dei miei due romanzi non hanno nulla di eccezionale, sono persone comuni come se ne possono conoscere e incontrare ogni giorno, noi stessi, come dicevo possiamo riconoscerci per alcuni aspetti in uno di loro. Ciascuno ha però anche una sua caratterizzazione, una sua irriducibile originalità. Un elemento che invece li accomuna (e che rappresenta una delle possibili chiavi di lettura) è che i protagonisti di entrambi romanzi compiono, pur nel ristretto arco temporale entro cui si svolge la storia, un loro percorso di riscatto e di acquisizione di consapevolezza. Che è, in qualche modo, un percorso di redenzione (da qui il titolo “Anime salve”). Cosa che nella vita reale capita anche a molti di noi.

 

Progetti futuri?

La pubblicazione di una nuova raccolta delle mie poesie più recenti dopo le due che ho già autopubblicato dal titolo “Nuvole permettendo” e “Interferenze emotive”. Sul versante della prosa sto valutando di mettere mano a un sequel di “Anime salve”. Un altro progetto che mi affascina da anni (ma che forse non realizzerò mai perché richiede un grosso lavoro di ricerca e documentazione) è una storia ambientata in una convivenza che aveva sede nel villaggio industriale dove sono nato e ho vissuto tutta la mia giovinezza, un romanzo in senso lato “storico”. Infine credo che un buon incentivo per fare progetti per il futuro sarebbe quello di trovare un editore disposto a pubblicare i miei lavori senza richiedere cifre esorbitanti per l’editing e la promozione e/o l’acquisto di centinaia di copie, come purtroppo quasi sempre succede.

 

Di Manuela Montemezzani

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