Martedì 26 marzo 2024, ore 17.00
Salone Teresiano
Biblioteca Universitaria di Pavia
Corso Strada Nuova 65, Pavia
Roccamare, 1° settembre 1985. Due scrittori passeggiano nella fitta pineta della Maremma toscana e discutono di letteratura, ma non solo: anche della fisionomia che sta assumendo la società dei mass media e dell’informazione, e quindi del rapporto nuovo degli intellettuali col mondo. Sono Pietro Citati e Italo Calvino. Da questa cornice narrativa la storia si sviluppa poi, indietro nel tempo, attraverso associazioni di idee e ricordi di Calvino, ossia verso la storia letteraria ed umana di un altro grande scrittore, uno scrittore decisivo per il Novecento, eppure mai abbastanza valorizzato, timido e riservato, con cui Calvino ebbe un rapporto di profonda ammirazione e amicizia: Beppe Fenoglio. Si ricostruiscono, in particolare, dapprima gli anni della guerra partigiana, combattuta da entrambi gli scrittori, e poi gli anni dal 1951 al 1954. Un romanzo, dalle atmosfere intime e liriche, in alcuni passaggi vibrante e problematico, in cui si riflette sul ruolo dell’intellettuale, sull’urgenza di un impegno civile nella storia del passato e del presente.
Andrea Pagani insegna Letteratura e Storia, collabora con gli editori Principato, Loescher, Zanichelli, tiene corsi ad Università Aperta Imola. È autore di numerose pubblicazioni saggistiche (su Cinquecento e Novecento) e narrative. I suoi contributi su Svevo sono apparsi sul sito del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna (Griselda online) e i suoi libri su Joyce sono stati presentati ai festival internazionali Bloomsday di Trieste e Pola.