BIOGRAFIA DELL AUTRICE
Chi è Gianna Distefano?
Nata a Ragusa il 1° febbraio del ’56, vive in provincia di Milano dagli anni Settanta.
Ha iniziato a lavorare all’età di quindici anni per motivi economici familiari.
Ha frequentato quattro mesi di ragioneria e lavorato come operaia, commessa e
impiegata, dopo avere acquisito un’attestazione di dattilografia, stenografia,
contabilità e conoscenza linguistica.
Si è sposata a Milano nel gennaio del ‘78, senza figli.
È residente del ’92 a Segrate in provincia di Milano.
Ora in pensione.
Ha curato di persona la madre non autosufficiente per quindici anni.
In tre anni ha scritto un centinaio di racconti inseriti nelle antologie della casa
editrice Historica, Rudis, Apollo e molti altri minori. Inoltre ha scritto delle poesie
inserite nelle antologie della casa editrice Aletti e molti altri, ricevendo dei premi
speciali e di merito, nel concorso Ossi di Seppia e finalista in altri.
Ha partecipato a molti eventi di premiazione a Milano, Bologna, Napoli, Torino e a
Ragusa, ricevendo riconoscimenti di partecipazione, di merito e anche la medaglia e
la coppa.
Giornalmente lei è impegnata presso l’oratorio della sua zona per aiutare i bambini
nelle lacune scolastiche.
Ha scritto il libro uscito l’anno scorso, presentato a Ragusa e ottenendo un
riconoscimento a Tivoli il 1° luglio dello stesso anno. È un viaggio nel tempo
ricordando delle persone con le loro esperienze vissute.
La bambina della foto è lei all’età di quattro anni, in posa dal fotografo, con il vestito
della festa che la madre allungava e allargava, con il trascorrere degli anni.
Frequenta un corso di recitazione che si svolge presso l’oratorio di Segrate e recita
con il gruppo, tre volte l’anno in pubblico. Mentre durante il periodo estivo recita i
suoi racconti e le poesie in piazzetta, grazie all’UNITRE, Università delle tre età, di
Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, con la presidentessa Maria Rosa Vitale
che organizza gli eventi letterari per dare la possibilità agli autori emergenti di farsi
conoscere allietando la cittadinanza.
Partecipa moltissimo agli eventi di presentazione dei libri nella sua cittadina,
Segrate.
Ama moltissimo leggere, scrivere, camminare e viaggiare per il mondo
INTERVISTA ALL’ AUTRICE
Ci parli della copertina?
La copertina è una foto che mi è stata scattata dal fotografo negli anni ’60. Avevo quattro anni e indossavo il vestitino della festa che mia madre provvedeva ad allungare e allargare da anni. In seguito inseriva un tessuto con un elastico che si allargava automaticamente con il trascorrere degli anni. L’editore ha gradito la foto provvedendo alla colorazione, questo perché era in bianco e nero. Allora la foto era costosa ed era importante rimare in posa, senza muoversi e fiatare, affinché venisse bene.
Chi è Gio ?
Giò è una bambina nata nel ’56, da genitori dell’inizio del ‘900 che aveva vissuto due guerre e atteso fino agli anni ’50 per unirsi in matrimonio. È stato un matrimonio combinato dalle famiglie. Mio padre artigiano con una falegnameria e mia madre casalinga, ultima figlia rimasta ad accudire i suoi genitori.
Ricordo da piccola i capelli bianchi di papà e grigi di mia madre. Entrambi molto apprensivi. Mio padre era nervoso e manesco e mia madre si prendeva le colpe per non farci picchiare.
Eppure Gio era una bambina dolce, sensibile e affettuosa. Non si sentiva riconosciuta e apprezzata.
Nell’adolescenza cercava di ribellarsi e il padre voleva sposarla bambina, per fortuna la madre si opponeva.
Cresciuta racconta della sua emigrazione a Milano, il matrimonio e il viaggio di nozze alternativo, i viaggi, il lavoro, fino ai nostri giorni.
Libro con una tematica importante la famiglia , come secondo lei è cambiata negli anni?
Negli anni è cambiata tantissimo perché parlano dialogando con i figli, specialmente da piccoli e questo per me è stato negato da una generazione che si preoccupava di provvedere al nostro nutrimento del corpo. Di positivo noi giocavamo per strada perché eravamo tanti bambini e i giochi erano collettivi. A differenza di adesso che sono la maggioranza figli unici e bisogna accompagnare a scuola, in piscina, a danza … Il nostro diversivo era la visita ai nonni, gli zii, la chiesa, la stazione ferroviaria. I nostri genitori sono giustificati perché erano persone vissute in un periodo di restrizioni causati dalla guerra, mentre oggi molti possono permettersi alcuni privilegi grazie ai familiari e i nonni.
I nonni di allora provvedevano tenendoci buoni con dei racconti della loro vita mentre adesso vedo più regali per ogni occasione. Per me il gelato era una grande regalo.
Noi non abbiamo avuto figli ma ho cresciuto i miei nipoti e i figli delle persone che hanno necessità di aiuto scolastico. Noi eravamo una generazione che volevamo cambiare il mondo rifiutando l’aiuto economico dei familiari mentre adesso se possono si appoggiano a loro.
La società e la famiglia. Secondo lei .
Ho scritto il libro dopo il decesso di mia madre perché mi dispiaceva che le sue frasi andassero perse nel tempo e aprendo una pagina del computer mi accorgevo che si riempiva velocemente e continuavo a scrivere raccontando della mia infanzia, l’ adolescenza e arrivando ai giorni nostri. E per accertarmi che potesse essere interessante ho presentato 64 racconti a tema che ho superato con merito dall’editore della casa editrice: Historica, Rudis, Aletti, Apollo e molti altri minori. Questi racconti le ho raccolte suddividendo i vari periodi e racchiudendo il materiale in capitoli: infanzia, adolescenza, adulta e attuale. Dopo avere letto tutti i racconti la casa editrice Rudis ha apprezzato il mio lavoro e mi ha proposto l’anno scorso di stampare il libro. Ho superato un concorso a Tivoli (Roma), entrando nella classifica nei primi dieci sui cento libri esaminati dalla giuria. Ho presentato il mio libro nella mia città con molta partecipazione.
Ci parli del libro e consigli per la lettura.
Consiglio il libro perché s’impara dal passato per migliorare il futuro. E deve soprattutto essere d’esempio per non commettere gli stessi errori.
Come avvicinare i giovani alla lettura , secondo lei .
Penso che i giovani abbiano molte potenzialità. Ho conosciuto tantissimi giovani attivi e amanti dello studio che vincono premi nei concorsi delle poesie e racconti. Le donne più nei racconti e i giovani maschi nelle poesie.
Io amo recitare dei brani e delle poesie negli eventi e anche in quelli che si svolgono in estate all’esterno. Com’è avvenuto per la mia presentazione del libro e questo perché si avvicinava tanta gente per curiosità e rimanendo ad ascoltare. Noi mettiamo a disposizione in un bancone dei libri di tutti i generi che prendono gratuitamente.
Dove possiamo trovare il libro ?
Il mio libro si trova nelle librerie o tramite Amazon.
Di Manuela Montemezzani