Quando la musica si fonde con la scrittura
Musica e scrittura sono un connubio perfetto che può portare armonia e benessere interiore. Quante volte ascoltando una melodia ci si lascia andare all’immaginazione per poi far scorrere la penna sul foglio, guidata dalle note musicali per spalancare le porte alla propria essenza. Un intenso rapporto tra letteratura e musica è sempre esistito, basti pensare alla cultura greca. La stessa parola “mousiké” racchiudeva le tre arti ispirate dalle muse: poesia, musica e danza. Del resto, i primi componimenti della nostra tradizione letteraria, come l’Iliade e l’Odissea, furono diffusi oralmente, attraverso cantori che viaggiavano da luogo in luogo.
ll personaggio
E tra le dita che scivolano graziatamente sui tasti di un pianoforte, Vera Mazzotta si lascia ispirare dalle dolci note musicali per dar sfogo alla sua creatività letteraria. Pianista, insegnante e formatrice esperta di pianoforte, nasce a Roma dove vive e insegna presso una scuola media a indirizzo musicale. Si diploma al Liceo Classico nonché al Conservatorio Santa Cecilia, perfezionando dopo il diploma gli studi con il noto pianista russo e direttore dell’Accademia musicale di Roma, Konstantin Bogino.
Nonostante la scrittura non sia la sua professione principale, resta conservata in lei quella passione che si porta con sé fin da bambina, quando scriveva fiumi di pagine sul suo diario oppure lettere che le piaceva condividere con i suoi amici a volte anche lontani:
«Ho scoperto l’amore per la scrittura a 8 anni quando la maestra fece fare un tema in cui dovevamo immaginare la ”giornata dei nostri sogni” ed io ho immaginato “La mia giornata da Castellana”, padrona di una splendida magione, un castello tardo medievale, dedita alla musica, alle passeggiate e all’ addestramento del suo Falco!».
INTERVISTA ALL ‘ AUTRICE:
Come nasce questo libro?
Il saggio il punto di arrivo di una ricerca che, oramai, dura da 10 anni su Wilma
Norman Neruda, violinista di età vittoriana, praticamente dimenticata dalla storia
dell’esecuzione musicale e della musica. Nel 2014 ho incontrato l’Associazione Uno
Studio in Holmes APS che raduna gli appassionati di Sherlock Holmes in Italia e sono
stata spinta a fare una lettura critica di Uno Studio in Rosso dove compare questa
musicista perché Holmes la va ad ascoltare un suo concerto. In quella circostanza il
detective canticcha un ‘’misterioso’’brano di Chopin che la donna avrebbe suonato in
modo particolarmente abile. Da quel riferimento è partita una ricerca musicologica su
quale brano potesse essere. Scoprii allora che era il Valzer op. 34 n. 1 di Chopin nella
trascrizione di Ferdinand David che la donna conosceva e di cui possedeva le raccolte
da poco pubblicate ed il concerto quello del 5 marzo 1881. Wilma infatti, come
leggerete, era solita suonare questi brani come bis soprattutto nei concerti a corte,
infatti non era solo amata da…Sherlock Holmes ma anche dai Reali dell’epoca, in
particolar modo, da Sissi e dalla Principessa, Alexandra di Danimarca, poi moglie del
Principe di Galles. E’ a loro che si deve, secondo la vulgata, il dono di un Palazzo ad
Asolo. Ed è da Asolo che sono partita, conoscendo Alvise Bruschi, studioso d Ludwig
N. Neruda, figlio della violinista e importante anello nella storia dell’alpinismo, per
svelare la verità dietro questo dono che, in effetti è solo una ‘’facciata’’, nel senso che
vennero si raccolti soldi ma da un Comitato, il Lady Hallé Testmonial Fund, presieduto
dai Reali con i quali il Palazzo fu da lei acquistato…ma è proprio in questo acquisto e
dalle sue motivazioni che nasce un mistero e la relativa ricerca degli atti negli archivi
che ne è seguita e ha dato origine al libro.
Che ricerche ha svolto per poter far nascere questo manoscritto ?
Il libro racconta una storia familiare che è anche una storia ‘’legale’’, di contrapposizioni
tra parti in diversi momenti, tra Ludwig Norman Neruda e Pen Browning nel 1895 che
si sono citati in giudizio a vicenda, tra May Peyton moglie di Ludwig e Wilma Norman
Neruda, e non ultime, tutte le vicende legate al passaggio del Palazzo di Asolo, oggi
sede del Comune della cittadina, che sono seguite alla morte improvvisa dello scalatore.
Il lettore può farsi una ragione di questi atti attraverso il QRCODE in calce al libro
che consente l’accesso alla scansione della documentazione originale. Per reperirla ho
cercato tra faldoni a volte ben conservati e volte invece polverosi e mangiati,
letteralmente dai topi, di diversi archivi, da quelli di Stato di Venezia e Treviso ma
soprattutto a quello Comunale di Asolo che sono stati meta di diversi viaggi nell’arco
di un anno di lavoro anche perché non sempre è semplice prima trovare i documenti
e poi prenotarli per averli in visione e in ultimo…farne una lettura…ma che ci fosse
dietro tutto questo è stata una intuizione, quando, cercando articoli sulla Gazzetta di
Venezia degli anni 1895-1906 ho trovato l’indicazione di una sentenza di un appello
che coinvolgeva le Signore Guglielmina Neruda e Marianna Peyton! È allora che ho
capito che questo Palazzo, Palazzo Beltramini Neruda, tanto voluto dalla violinista e,
successivamente, dal Comune di Asolo, aveva una sua storia che meritava di essere
raccontata, una storia che coinvolge i Neruda ma anche i Browning e la famiglia di
Freya Stark, sia perché parte della vita di Wilma e Ludwig Norman Neruda, sia per il
suo valore intrinseco.
A che pubblico pensa di rivolgersi ?
Penso che il saggio sia di facile lettura, ma mi piacerebbe averne maggiori riscontri. La
parte curata da Alvise Bruschi riguarda maggiormente la vita di Ludwig Norman
Neruda e certamente interesserà moltissimo agli appassionati della montagna e della
storia dell’alpinismo dal momento che racconta le sue scalate con guide importanti
dell’epoca e poi da solo, con sua moglie May la cui figura andrebbe recuperata e
maggiormente studiata nella storia dell’alpinismo femminile. Il resto del libro racconta
anche dei contatti dei Néruda e del legame con Sherlock Holmes, Arthur Conan Doyle,
ma anche con gli artisti pertanto penso che possa interessare tanto agli amanti dell’età
vittoriana, della letteratura inglese dell’epoca, della musica e dell’arte, quanto agli
appassionati di storia, ed archivistica, dal momento che è uno spaccato di vita di un
periodo di tempo che va dal 1895 al 1914, quando il Palazzo diviene sede del Municipio
di Asolo.
Che progetti ha per il futuro?
Ho grande interesse per questa violinista che proviene da una famiglia di musicisti Mi
piacerebbe continuare ad indagare e a fare ricerca negli archivi, a Brno sua città natale,
a Stoccolma in Inghilterra, Cortina e Kufstein, per chiarire ancora meglio gli aspetti
che la riguardano. Dico solo che i suoi due figli hanno dato origine a due rami distinti.
La famiglia di Ludwig, May e la loro figlia, Wilma Hasenknopf artista e sportiva, dopo
l’evacuazione di Cortina, si trasferirono a Kufstein mentre quella di Waldemar,
secondogenito anche lui morto molto giovane, con le sue due figlie, ha dato origine ad
un ramo inglese e uno americano. Inevitabilmente le due famiglie, durante il secondo
conflitto, si sono trovate su fronti opposti. Mi piacerebbe pertanto continuare ad
indagare sia per ricostruire meglio aspetti anche violinistici di Wilma Norman Neruda
che personali legati alla sua famiglia di provenienza, la sorella minore Olga Neruda è
stata una importante pianista e didatta allieva di Clara Schumann, Franz Neruda il
fratello, ancora oggi viene ricordato come uno dei più importanti musicisti in Svezia e
Danimarca che in quella dei suoi figli.
La storia e la letteratura scissi insieme in queste pagine. Ci racconti se pensa sia un libro anche per giovani .
Penso, ma non vorrei essere autoreferenziale in questo e, come dicevo, ne vorrei un
riscontro maggiore, che non solo per gli argomenti trattati, ma anche per come sono
trattati, questo libro possa essere un libro anche per lettori giovani che possono trarre
anche una sorta di metodo…nel piacere di fare ricerca, di non fermarsi all’apparenza
e, invece, cogliere indizi anche minimi perché interpretandoli si può aprire un mondo
diverso da quello che si immagina.
Dove possiamo trovare questo libro ?
Il libro è ordinabile nelle librerie grazie agli accordi dell’Editore che consente a tutti gli
store fisici di ordinarlo tramite una distribuzione, ovviamente sul sito dell’editore ma,
cosa ancor più semplice, su tutti gli store on line
Di Manuela Montemezzani