Biografia :
Silvia Frangipane
Da sempre affascinata dalla magia della letteratura e dalla poesia così come da
quella della musica e dello spettacolo in tutte le sue forme, Silvia Frangipane è
un’artista poliedrica: interprete di musica francese del ‘900, cantautrice, musicista,
sceneggiatrice, attrice e ballerina.
Nel 2022 ha creato RIVE GAUCHE, una modalità nuova di fare spettacolo alla ricerca
continua del delicato connubio tra testo, musica e significati emozionali.
Due lauree agli antipodi: dall’Econometria alla Storia dell’Arte. Ha vissuto a Udine,
Padova, Milano, Parigi e soprattutto a Roma, la sua città, cui è fortemente legata.
Tra cielo e mare
L’intensa sensibilità che Silvia Frangipane profonde in questa particolare raccolta di
poesie emozionali ha tracce che si riscontrano già nelle sue consolidate attività
artistiche e successi discografici oltre che spettacoli teatrali. Artista poliedrica
affronta con questa raccolta, dal titolo “Tra cielo e mare”, anche l’intramontabile
mondo della poesia e lo fa con un elegante stile retrò da Rive Gauche parigina, resa
famosa dal fertile movimento di intellettuali del ‘900. La sua rima baciata ti coinvolge e
ti trasporta in una visione della vita che sa di quel classicismo poetico che il grande
Eugenio Montale ha immortalato nel suo famoso Ossi di seppia. (dalla prefazione di
Marcello Soro)
Curatore: Marcel
Domande all’ autrice :
Un’artista a tutto tondo, ci parli di lei.
Amo lo spettacolo, il teatro, la musica, il ballo, la letteratura e la poesia. Sono interprete di musica francese del ‘900, scrivo spettacoli dove recito e canto, scrivo musica, testi, poesia. A un certo punto della mia vita ho sentito il bisogno di dedicarmi a creare qualcosa che fosse mio e che mi rappresentasse totalmente. Nel mio lavoro di artista cerco di essere autentica perché ritengo che un’artista per essere credibile debba essere autentica. Quindi sono quello che il pubblico può vedere dai miei spettacoli, dalle mie canzoni e ora dalle mie poesie.
Poesia, canzoni, musica, possono andare secondo lei, di pari passo?
Ogni disciplina artistica è nata come una necessità di espressione in momenti diversi negli anni e ora non riesco più a far a meno di nessuna. Ciascuna mi permette di raccontare qualcosa ed esprimere un’emozione in modo diverso e per un pubblico diverso. In realtà sono tutte espressioni che nascono da un processo di conoscenza personale, da una consapevolezza interiore e da un desiderio di condivisione emotiva con il pubblico. Infatti il filo conduttore della mia arte è l’emozione.
Di cosa parlano le sue poesie?
Le mie poesie parlano di quello che chiamo il fragile quotidiano di ognuno di noi.
Il mondo intorno a noi e il mondo dentro di noi. Sono alla ricerca del significato emozionale ed esistenziale delle piccole cose della vita di tutti i giorni: una foglia, un sorriso, un treno, la paura, i pensieri, il silenzio, le nuvole. Queste piccole cose che tutti noi viviamo diventano l’occasione di una riflessione, di una ricerca, in una dimensione sospesa, senza tempo ed eterna, tra cielo e mare, tra intensa lucidità e profonda compassione verso il nostro umano sentire.
Di Manuela Montemezzani.