Elisa, ora, ha ripreso in parte un percorso di esplorazione, sia personale sia esterna: ogni luogo che non conosce è motivo di interesse, poiché, in questi mesi, più che mai, ha capito quanto sia importante l’esistenza dell’Altro. Ancora una volta, rivede la stessa ragazza che sedeva sulla gradinata del Duomo di Pavia, osservava la società, quell’insieme di persone che un po’ la fa sorridere, molte incavolare e qualcuno sognare.
La razionalità non è la sua dote innata. Ely vuole godersi il momento e, durante i tre mesi di domande senza risposte, non si è pentita di una decisione: non importa colui o colei che ti prende la mano per accompagnarti dove vuoi andare, ma importa che quella persona coltivi il tuo stesso desiderio e vi si recherebbe comunque: anzi, vi si recherebbe al 50%, il che significa che quella persona non va solo per farti felice, ma andrebbe anche per far felice sé stessa: poiché è la prima regola di una buona relazione. Lei sceglie di andarci con te, come testimone di una felicità, che, comunicata, ne aumenta l’efficacia. Elisa auspica un corretto equilibrio nei rapporti con le persone, che, forse, non esiste, ma, al tempo stesso, non possiamo fermarle l’illusione, poiché nessuno ne è ancora sicuro.
Infatti, in una cittadina balneare, in provincia di Savona, nel 2006, Ely incontra una ragazza che soggiornava nello stesso hotel e nel quale, con la sua famiglia, la protagonista si era presa qualche giorno di vacanza.
Inizialmente, la protagonista non aveva avvistato coetanei nella stessa struttura, ma la sera del primo giorno, quando i familiari iniziarono a chiacchierare, anche i relativi figli, ovvero Elisa, Debora e Davide, ebbero modo di scambiare parole, risate e tuffi tra le onde liguri, tenendosi per mano a causa di quel mare dispettoso, come amici di una vita.
Per un imprevisto, Ely dovette partire prima e non riuscì a salutare i suoi amici, ma fece in tempo a scambiare gli indirizzi, nonché i numeri di cellulare, lasciandoli alla reception. Altro non sarebbe servito.
Due ore di autostrada ed Ely giunge nel proprio paese di campagna, sconfortata di non aver abbracciato i nuovi amici ed ecco la prima occasione per chiamarli, porgendo loro le scuse.
In passato, anche nei testi delle canzoni, è noto quanto i sentimenti estivi, nati in luoghi distanti dalla propria residenza, possano essere più labili ed Ely ne era abituata anche a livello locale: se il rapporto con Debby fosse continuato, meglio, ma tra esame della patente e l’ultimo anno della scuola superiore, le idee vagavano e voleva godersi ogni gioia che Dio le regalava, senza porsi molte questioni.
La prima passeggiata in notturna al molo di una delle località più prestigiose della Regione, essi la portano ancora nel cuore, poiché il mare di notte, con quelle luci che la luna e le stelle riflettono in quell’ enorme tappeto scuro, in compagnia di quella che diventerà parte della tua quotidianità, l’aveva solamente ascoltata, come citato prima, nelle poesie e nei brani delle canzoni, ma mai vissuta di persona.
Ormai, Debora e Davide erano le guide turistiche ufficiali di quella località con la differenza che, essendo coetanei ed essendo timida, Ely non aveva vergogna a porre qualsiasi domanda. Finale diventò meta fissa di ogni estate, anche per un giorno soltanto, e sarebbe stato bello, ma chi lo sa in futuro, poterne scoprire la sua identità in inverno e, qui, partono le note della malinconica e coinvolgente canzone, capolavoro interpretato da Loredana Bertè. Dopo pochi giorni, quando anche Debora rientra, le due amiche iniziano a scambiarsi mail, chiacchere al telefono e nelle chat-line. Rispetto agli anni Novanta, non si usava più scambiarsi lettere, ma loro ripreso quest’usanza, poiché la magia dell’inchiostro su carta, magari decorata, non era la stessa di un carattere standard digitalizzato, su uno schermo.
Gli incontri tra i ragazzi si susseguirono sia in Piemonte sia in Lombardia, fino a quel gesto che Ely non potrà scordare e che solo “un’Amicizia” può regalare, ovvero un viaggio in treno, in un vagone poco frequentato, sottintendendo i pericoli purtroppo noti, per raggiungere una meta mai conosciuta di persona: la sede della facoltà di Economia, in cui la sua amica si sarebbe laureata. La sua prima Laurea e, all’epoca, anche l’ultima.
I due fratelli, con il fiatone, il regalo e la loro presenza, riuscirono a far commuovere un’Elisa, in mezzo a molte persone, di cui la maggior parte sconosciuta, perché quando i loro sguardi si incrociarono, Ely comprese fino a fondo il concetto di amicizia.
Oggi, che da quel 2006 sono trascorsi molti anni e avvenimenti, quando le ragazze ripensano a quei momenti e soprattutto alla casualità con la quale si sono incontrate, entrambi rimangono sorprese. Ely ha investito molto in rapporto sfumati nell’aria, finiti a causa di fraintendimenti, mai compresi a fondo.
Le onde, nella mattina del primo bagno insieme, erano agitate, come quelli che saranno gli anni a venire, ma il loro moto era regolare: l’una aspettava l’altra, come fecero le ragazze negli anni successivi: una parola di conforto e poi si intraprende una nuova avventura.