Cultura e Musica

Capitolo VIII: “Una giovane e il suo incontro con la Fede”

Un nuovo modo di vivere da vicino la fede, Elisa, lo ha scoperto nel 2008, in occasione del 150esimo anniversario dell’apparizione della Madonna a una bambina, a Lourdes.

Il suo primo pellegrinaggio è stata una fonte inesauribile di emozioni. Infatti, la cittadina francese a Sud dei Pirenei, a lei già nota, come nome, poiché, sin dei primi anni di vita, una delle sue poche zie le portava una statuetta della Madonna, contenente un’acqua definita sacra, perché in grado di compiere guarigioni. Guarigioni che non possono essere definite tali dalla Scienza, ma la Religione li intende “fatti straordinari”. “Miracolo” è un concetto tanto semplice quanto irraggiungibile occhio nudo, specialmente per un bambino. Il significato lo si comprende con il percorso catechistico. Elisa prova un certo interesse per la Madonna, ma, ancor di più, vorrebbe sapere in che modo quell’acqua fosse utile a guarire. E, in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’apparizione di Maria alla pastorella, Bernardette, molti dubbi vennero chiariti e, finalmente, fu Elisa a sfiorare di persona quell’acqua, che sgorgava presso la grotta di Massabielle.

Ancora oggi, quei giorni lungo varie cittadine francesi li stringe a sé, come una parentesi di felicità che abbia allentato un pensiero costante di un futuro ormai prossimo. Un’esperienza così unica che la definiva “una vacanza a contatto con la Fede”. Questa espressione non vuole ridurre la sacralità del pellegrinaggio, ma dimostrare che, anche e soprattutto nelle risate e negli abbracci, vi è una vivace interpretazione del messaggio di Dio, che desidera le nostre mani in procinto di porgersi verso quelle del Prossimo.

Un viaggio da cui non torni come eri prima: sono trascorsi quasi sedici anni dalla prima esperienza, ma, come la maggior parte dei pellegrini, il desiderio di tornarci si presenta ogni anno e, anche più volte.

Il pellegrinaggio a Lourdes non è un viaggio di preghiera come molti altri: alcuni conoscono, più o meno bene, la realtà a cui andranno incontro, Eli in misura minore, ma era con un’ottima compagnia e aveva bisogno di rivedersi, prima di incontrare “l’Altra lei”. La nuova ragazza che avrebbe conosciuto il 10 settembre dello stesso anno.

La città, a confine tra Francia e Spagna, l’aveva cambiata: pregare era più naturale e i nonni glielo avevano insegnato sin da piccola, ancora prima di iniziare la scuola elementare.

Cantare a più voci, ballare insieme, anche senza conoscere i passi, ma la bellezza di un gesto e di quella musica, che arriva al cuore, anche in preghiera.

 

 

 

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