Biografia
Enrico Bernard è nato a Roma nel 1955. Si è laureato in filosofia alla Sapienza di Roma nel 1980 e ha conseguito il dottorato in letteratura italiana all’Università di Zurigo.
Ha fondato e dirige dal 1986 la casa editrice BeaT-Editori associati.
Drammaturgo, saggista e traduttore del teatro romantico di Ludwig Tieck e delle opere di von Chamisso.
Il suo manifesto del Teatro S-naturalista illustrato da Dario Fo è pubblicato nel sito della fondazione Fo-Rame.
Dalla sua commedia Forever blues ha tratto la sceneggiatura del film di e con Franco Nero, che ha ottenuto un Golden Globe per le musiche di Lino Patruno
Ha realizzato nel 1999 il primo film digitale italiano tratto dalla sua piéce Un mostro di nome Lila con Eva Henger e Arnoldo Foà presentato al Festival di Locarno 1999 e all’Alternative FilmFestival 2000 poi uscito in circuiti cinematografici e homevideo in Italia, Svizzera, Austria, Germania, Francia. Il lungometraggio ha realizzato nel 2020-21 su youtube 12 Milioni di visualizzazioni affermandosi come l’opera teatrale più cliccata di tutti i tempi.
E’ autore di ventisei opere teatrali rappresentate tra cui La Voragine che dal 1996 è stata allestita in molte edizioni.
Diverse sue opere sono state tradotte in inglese, francese, tedesco e rappresentate in vari paesi. Ha tenuto corsi, stage e conferenze nelle principali Università Canadesi e Nordamericane.
Ha scritto numerosi saggi di letteratura italiana e tedesca, in particolare vanno ricordati “Tieck e Pirandello: un confronto testuale” e “Petrarca e Heidegger, un confronto testuale”, “Verga e la seconda realtà fotografica”. Ha curato il carteggio Bernari-Zavattini, Bernari-Alvaro e Bernari-Alberto Mondadori.
I suoi saggi di germanistica e italianistica, pubblicati su riviste e magazine, sono raccolti nell’ampio volume “L’italiano ha mille anni”.
E’ autore di uno studio sulle radici psicologiche e filosofiche del terrorismo tedesco “Il privato terrorista” e di ampi studi sul teatro romantico tedesco e sul Faust di Goethe.
Ha ideato e curato l’enciclopedia degli autori italiani contemporanei e ha curato la “Special Issue” di Forum Italicum dedicato al “Sangue di Napoli”
Dal 2006 all’estate del 2022 è stato docente di letteratura italiana e artist in residence presso il Middlebury College, Vermont Usa.
QUEM QUAERITIS
Sinossi
SI tratta di un volume denso, che sta tra la saggistica filosofica, la grande letteratura e anche il teatro, che risulta essere un sommario in cui viene delineata l’Umanità tutta nelle sue sfaccettature, sia tragiche che comiche. Ma tutto comincia oltre un millennio fa, quando nel monastero di San Gallo in Svizzera un monaco amanuense Benedettino tale Tuotilo si interrogò sul rapporto nella liturgia tra Maria e l’Angelo custode del Santo Sepolcro. Maria ribelle nella variazione, il “tropo” apportato da Tuotilo che aprì le porte alla presenza della Mia Donna, della Madonna, nella storia del mondo contemporaneo. Questo attraverso una narrazione che vede come protagonista Gretha, personaggio liberamente ispirato a Greta Thumberg, ragazzina nata dalla terra durante il terremoto in Umbria, che sarà adottata da diversi personaggi nell’arco della vicenda: religiosi, filosofi, contadini, anche animali, per dare luogo infine a una lettura completa, pungente e intelligente della realtà, tramite un personaggio che rappresenta appunto quel risveglio della Natura, che mette in crisi i rigidi o stolti schemi della nostra società, ponendo davanti ai nostri occhi la superficialità che regola il mondo, a discapito delle profondità che invece esso nasconde. Naturalmente Gaia, uno dei nomi che prende la protagonista per sfuggire all’Inquisizione della Congrega della Commenda, è una millenium, ovvero nata negli anni Duemila: sa poco e niente, se non per sentito dire e qualche foto in internet, di quelle splendide giornate all’Isola di Wight, a Woodstock, delle lotte politiche e libertarie di cui (dalla parte sbagliata, e grazie al cielo che se ne accorse in tempo!) militava Don Dino. Tuttavia il retaggio rimane. Le conquiste in fatto di libertà e soprattutto di mentalità non possono essere cancellate da un tirannico colpo di spugna.
Intervista
I protagonisti del suo libro , come nascono?
Nascono da due mondi collegati: la Storia, con la maiuscola, e la Realtà, sempre con la maiuscola, poiché ad esse si aggiunge un lievito speciale che le fa crescere rapidamente e funge anche da collante: la Fantasia.
Lei che autore si definisce?
Lascio le definizioni ai critici. Ma mi piace rispondere con un’espressione di Ennio Flaiano: un perdente di successo.
Come aiutare i giovani alla lettura secondo lei.
Perché, gli adulti leggono in Italia? Secondo le statistiche i (pochi in percentuale) lettori sono in maggioranza pubblico femminile e giovanile; basti pensare, riguardo i giovani, ai successi delle saghe, ai vari signori degli anelli, al mago Potter ecc. La verità è che oggi le forme di lettura sono anche cambiate. Il libro da leggere fa parte di una catena editoriale che deve prevedere la “visualizzazione”, la versione audiobook. Oggi si guarda e si ascolta più che leggere e la carta stampata, il libro che mantiene sul foglio sempre il suo fascino romantico ma richiede calma e tempo, è solo uno strumento dell’opera. Bisogna chiedersi: ma prima dell’invenzione della stampa esisteva la letteratura? Certo che sì, eccome se esisteva. Per la visione e l’ascolto, come i grandi poemi o le novelle, da Boccaccio ad Ariosto. Una volta a Goldoni chiesero: potresti scrivere un romanzo da una tua commedia? Lui rispose nelle “Memorie”, no preferisco scrivere una commedia da un un’idea romanzesca. Ebbene, oggi si è tornati all’uso dell’opera “oltre” la carta stampata (che per Goldoni fu una disgrazia, visto che gli editori non lo pagavano).
Se invece pensiamo al bro come un unicum, un oggetto di culto da venerare sull’altare della Cultura, stiamo proprio prendendo fischi per fiaschi.
Coi suoi libri a che pubblico si rivolge ?
Mio padre, scrittore, sostenva che nel libro devi sempre metterci un panino con la mortadella per trovare chi vuole digerirlo. Una delle mie opere più complesse, psicologiche e filosofiche “Un mostro di nome Lila”, un dramma teatrale da cui ho tratto due film e una narrazione, ha avuto un successo da 15 milioni di visualizzazioni, traduzioni, messe in scena, perché affidai i ruoli a due mostri sacri, Arnoldo Foà per il teatro e Eva Henger protagonista. Uno spettatore alla fine di una presentazione del film mi disse: non ci ho capito nulla ma Eva è bellissima e Foà strepitoso. Bè, il panino ha funzionato mi pare.
Dove possiamo trovare il suo libro ?
Domanda retorica, lo sanno tutti dove. Amazon. Purtroppo le librerie di nicchia sono scomparse o si sono adeguate a fare da cartoleria. La grande distribuzione boicotta piccoli editori. Ognuno si trova le sue strade.
Di Manuela Montemezzani