Due Chiacchiere con l' Arte

Anna Maria FUNARI

BIOGRAFIA

Mi chiamo Anna Maria Fuanari, sono nata a Piacenza il 10 maggio 1961, romana di adozione e fieramente marchigiana di origine. Ho fatto studi tecnici che nulla hanno a che vedere col mondo della scrittura, né tantomeno con il settore in cui ho lavorato fino a pochi mesi fa.

Sono stata impiegata statale dal 1987 fino al novembre scorso ma, nonostante la tipologia di lavoro e quindi di relativi standard mentali, non ho mai smesso di sognare; mi considero una sorta di Peter Pan al femminile e sono curiosa del mondo; amo viaggiare e imparare ciò che di buono può venire da ogni contatto col mondo stesso. Non considero l’età un limite ma solo un numero con un’importanza molto, molto relativa.

Al mio attivo ho la pubblicazione di alcuni racconti in antologie di AA.VV. mentre con il mio nome ho pubblicato due romanzi, “Fuoco Che Danza – Pi’ta Naku Owaci” e “L’isola dei graziati” oltre ad una raccolta di racconti, “Ascoltando il cuore e un saggio storico “Rodolfo Graziani, il Soldato e l’Uomo”, in cui più che la figura e la storia militare è stata privilegiata quella umana, studiata attraverso il diario del 1954 (ultimo anno di vita) di cui è proprietario il coautore citato in copertina. Tutto questo con la piena consapevolezza che fosse utile far comprendere che, pur cambiando le epoche e i mezzi di comunicazione, ora come allora l’uomo combatte le sue più ardue battaglie contro le proprie paure e la sua stessa fragilità.

L’ultima pubblicazione è il romanzo “Il segreto del pellegrino”; alcuni racconti, di cui mi sono preoccupata di tutelare la proprietà, sono pubblicati nel mio sito, www.annamariafunari.altervista.org, e ognuno di loro ha vinto concorsi o è stato segnalato per menzioni e altro.

Nel frattempo sto già lavorando ad altri testi per i quali sto raccogliendo tutta la documentazione utile e ho scritto qualche prefazione per altri autori, tra cui “Rilievi d’organo” del M° Graziano FRONZUTO, una interessante raccolta di schede tecniche e musicali dei più importanti e imponenti organi presenti nelle chiese e Basiliche di tutta Europa.

SINOSSI

Che sia tra antichi nobili casati, che sia moderna o accada proprio oggi, che sia addirittura nascosta dentro di noi o tra le pagine di un romanzo, la guerra è sempre la stessa: maledetta, ingiusta, tragica. Come lo scontro che, per decenni e con alterni destini, contrappose le famiglie dei Malatesta e dei Montefeltro, i cui discendenti potranno ritrovare la strada verso casa proprio grazie a ll segreto del pellegrino.

Ma c’è qualcosa di più, che non si mostra direttamente alla vista: per essere guerra deve essere combattuta. E la storia di questo romanzo ce lo insegna; ci insegna cioè che la vita altro non è che una lotta; che lottare per la propria identità e le proprie radici è come essere in guerra con se stessi, prigionieri che solo l’anima di un vero cavaliere può liberare.

Una storia mistica, inaspettata, fatta di incredibili colpi di scena, scoperta ed evoluzione quando è l’anima che scende in campo, fiera e delicata, schiva e gentile, modesta e invadente. Non è mai un compromesso o una via di mezzo. È tutto questo all’ennesima potenza.

Intervista

Raccontaci la tua vita da scrittrice. 

Ho iniziato molto presto a scrivere di fantasia. I miei temi a scuola erano dei veri e propri voli pindarici all’interno delle tracce che gli insegnanti indicavano. Ho sempre preferito le tracce che venivano definite “di attualità” perché proponevano argomenti sui quali c’era sempre bisogno di una buona riflessione prima di esprimere il proprio giudizio cercando di usare un linguaggio pacato e corretto.

Diciamo che con le materie letterarie, a dispetto degli studi di ragioneria, ho sempre avuto un particolarissimo feeling che mi metteva in condizione di relazionarmi con facilità con le persone.

Poi a 24 anni, quasi per curiosità, ho mandato il mio primo racconto a un concorso, arrivando al terzo posto. E a partire da quel momento, complice la fantasia molto fertile e la voglia di “dire” qualcosa con i miei scritti, sono andata avanti, passo dopo passo, con tenacia e pazienza, fino al piccolo traguardo raggiunto. Ora ho al mio attivo 5 antologie dove sono inseriti dei miei racconti, 3 romanzi, una raccolta di racconti lunghi, un saggio storico e una raccolta di fiabe pubblicata in ebook.

Da dove trai ispirazione nelle storie per i tuoi libri ?

Le ispirazioni vengono da situazioni davvero semplici; un viaggio, qualcosa che mi incuriosisce per strada… la mia stessa passione per i viaggi… in realtà tutto può essere fonte di ispirazione. Perfino un incubo in una notte di febbre alta o un sogno a cui, scrivendo, aggiungo un prima e un dopo. A volte sono state fonti di ispirazione lo scambio di idee con gli amici… non è mai accaduto, in realtà, che io mi sia seduta al tavolino e abbia detto a me stessa “OK… oggi scrivo di questo piuttosto che di quell’altro”.

E accaduto anche che, nello scrivere, abbia fatto madornali errori e mi sia svegliata alle 3 di notte per correggerli; si sa che dormento il cervello elabora ciò che, da svegli, ci appare una stonatura. Mi piace definirmi fuori da ogni schema, in questo senso; non programmo assolutamente mai nulla, mentre scrivo. La trama la scrive la matita, man mano che avanza sui fogli.

Parlaci di un tuo libro che ti è rimasto nel cuore. 

Oddio… è come chiedere a un genitore quale figlio è il suo preferito. Sicuramente nel cuore c’è sempre l’ultimo nato. “Il segreto del Pellegrino” è stato frutto di ricerca sia storica (seppur la trama non vi si addentri se non per una collocazione temporale) che territoriale. Per quanto io sia di origine marchigiana, la zona che io conosco bene (i Monti Sibillini) è piuttosto diversa e aspra rispetto al Montefeltro, quindi non potevo e non dovevo, per rispetto del lettore, scrivere cose inesatte. E poi c’è stato un momento in cui la trama sembrava quasi essersi impantanata. Lì mi sono fermata per un periodo piuttosto lungo, durante il quale è invece nato il saggio storico, per poi riprendere alla grande dopo aver ripreso le fila della storia. E’ stata un’esperienza positiva anche se strana, perché il mio metodo di lavoro non prevede l’accavallarsi della scrittura di due testi in contemporanea.

Devo comunque confessare che guardo a “Il segreto del Pellegrino” con particolare orgoglio; la trama complessa e i personaggi molto particolari mi hanno regalato un qualcosa in più rispetto a tutti gli altri.

Dove possiamo trovare I tuoi libri ?

I libri, sia “Il segreto del Pellegrino” che “Rodolfo Graziani, il Soldato e l’Uomo” possono essere facilmente ordinati nelle libreria, online sulle maggiori piattaforme, e anche (e soprattutto) sul sito dell’editore Antonio Vella, www.luoghinteriori.it

Gli altri, su Amazon, IBS etc. etc.

Gli eventi, la promozione l’editoria secondo te ?

La domanda è molto complessa Manuela. Personalmente prediligo ci sia una sinergia con l’editore nella promozione dei libri. Spesso, in passato, mi sono trovata non troppo bene, quasi osteggiata dai miei editori.

Personalmente credo che le Case Editrici in questione avrebbero dovuto agire un po’ più onestamente nei confronti di noi autori. Invece ci sono ancora troppi “editori” che guardano solo i loro interessi e abbandonano gli autori alla deriva.

Sono stata fortunata, alla fine, ad aver trovato Antonio Vella e la sua LuoghInteriori; viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda, c’è un profondo rispetto reciproco e scambio di opinioni. Non mi limita nei miei eventi e quando può partecipa di persona; siamo parecchi autori a lavorare con lui quindi deve un po’ dividersi tra tutti quanti. Ultimamente, per motivi di salute, ho dovuto quasi fermarmi con le presentazioni, ma ora che ogni cosa è risolta sono pronta a ricominciare a viaggiare in compagnia del mio Pellegrino. Quindi nei prossimi giorni mi rimetterò al lavoro per contattare librerie e associazioni culturali che siano felici di ospitarci. Magari chissà… anche a Pavia, in primavera.

Progetti per il futuro .

Progetti ne ho tanti in cantiere; una trilogia da correggere… un’idea a medio-lungo termine per un altro saggio… una seconda raccolta di racconti.. un altro romanzo… non lo so. Vivo le cose con il dovuto tempo perché sono sempre stata convinta che la fretta è una pessima consigliera e fa produrre testi di scarsissima qualità. Con tanta presunzione credo che sia giusto, verso me stessa per prima, dare agli altri dei libri che li portino in mille viaggi, lungo mille sentieri e mille avventure; che siano degli ottimi compagni di viaggio insomma.

Di Manuela Montemezzani 

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