Note biografiche
Sono una milanese, nata nel 1964, sono sposata e ho una figlia, faccio da sempre l’impiegata amministrativa.
Nel mio tempo libero sono impegnata nel volontariato in ambito socio-culturale.
Le mie passioni sono cucina, enologia, musica ma soprattutto la lettura.
Da un paio d’anni ho cominciato a scrivere. Ho pubblicato alcuni racconti su antologie. ‘Quando faceva drin’ è il mio primo romanzo.
Ne sto scrivendo il seguito, che sarà un vero e proprio noir.
‘Quando faceva drin’ – sinossi breve
Margherita è una cinquantenne felicemente sposata, appagata nel lavoro e nelle relazioni, ricca. Convive però con un rimorso: la morte della sua amica Stella, avvenuta 25 anni prima in un incidente d’auto dove, pur senza colpe, era alla guida.
Un giorno Margherita comincia a vedere una ragazza identica a com’era Stella ai tempi della sua morte: queste apparizioni le sconvolgono la vita. I suoi tentativi di capire chi sia e perché la stia perseguitando non approdano a nulla; inoltre, essendo l’unica a vedere il ‘fantasma’, si pensa che sia solo nella sua immaginazione.
Margherita si sente sola e disperata. Un fatto estremo determina la svolta drammatica della vicenda, che prende la forma di un giallo.
Il romanzo è la storia di una donna la cui vita viene sconvolta da un avvenimento inspiegabile, che porta alla tragedia finale.
Può essere considerato un giallo atipico, idealmente diviso in tre parti: un lungo periodo di ‘quiete’, dove si racconta la storia della protagonista e si delinano i personaggi; una seconda parte in cui appare la rottura dell’equilibrio, con colpi di scena, dubbi e ricerca di spiegazioni. E’ solo verso il finale che il romanzo diventa un vero e proprio poliziesco, con le indagini e la scoperta del colpevole.
L’atmosfera è quella del giallo psicologico, in crescendo verso un tragico epilogo.
Personaggi e dialoghi la fanno da padrone. Il piano temporale è doppio, con una narrazione al presente alternata a ricordi, che servono a meglio chiarire gli avvenimenti attuali.
Sullo sfondo, qualche settimana dell’inverno del 2018, in una Milano frenetica, e la nostalgia del passato.
Domande
Parlaci del libro
‘Quando faceva drin’ è il mio primo romanzo, un giallo psicologico un po’ venato di intimismo e nostalgia. Si differenzia dal giallo classico perchè qui il delitto è annunciato, ma accade solo abbastanza avanti; nella prima parte vengono raccontati i personaggi e la vita della protagonista, in maniera scorrevole e ironica, fino a quando appare l’elemento di conflitto e l’atmosfera e il ritmo cambiano radicalmente.
L’azione si svolge nella caotica Milano e si conclude in un mese (febbraio 2018), in realtà conosciamo ‘pezzi’ di 30 anni di vita di Margherita attraverso flashback, con una narrazione che alterna presente e passato.
E’ la storia di una 50enne, felicemente sposata, ricca, con un buon lavoro e una vita appagante, che convive con un piccolo rimorso. Un bel giorno questo rimorso le si presenta davanti in carne e ossa, e Margherita, sconvolta, prima dubiterà della sua sanità mentale, poi si renderà conto di essere vittima di una persecuzione e dovrà scoprire da chi e perchè, in un crescendo di piccoli colpi di scena. All’apice della suspence, quando sembra che la soluzione del ‘caso’ sia vicina, accade un evento tragico, su cui l’amico vicequestore dovrà farà luce.
Da dove hai preso spunto per i protagonisti ?
La mia protagonista è ovviamente un po’ me, parla e pensa in modo simile al mio, con qualche caratteristica inventata. Gli altri personaggi sono ispirati alla realtà: alcuni sono un mix di persone che conosco, altri sono molto simili a un soggetto in particolare.
La Parte più difficile dopo aver scritto un libro ?
Oggi pubblicare un romanzo è facilissimo, a pagamento o col self-publishing. In Italia ci sono ormai più scrittori che lettori e il mercato è invaso da testi. Il problema è riuscire a emergere in questo mare.
Credo sia comune a tutti gli autori, se non sei un personaggio famoso: la parte più difficile è far conoscere il libro e riuscire a venderlo. Credo sia necessaria una buona casa editrice che creda nel romanzo e oltre a pubblicarlo lo promuova adeguatamente. E’ una difficoltà spesso insormontabile, perchè è molto difficile anche solo far leggere e valutare la tua opera da professionisti seri e affidabili.
Hai progetti per un nuovo libro, se si di cosa parlerà?
Il mio prossimo romanzo è già pronto. L’argomento è la realtà virtuale: una donna, ai tempi del covid, si trova ‘intrappolata’ nella sua second-life e finisce per scambiare la vita nel gioco con quella vera. E’ un testo drammatico, cupo, con un epilogo tragico. Spero di pubblicarlo al più presto.
Sto scrivendo il sequel di ‘Quando faceva drin’, un romanzo autoconclusivo ma legato al primo, con una connotazione decisamente noir.
Dove possiamo trovare il libro
Si può ordinare online direttamente all’editore
oppure su tutti i siti di vendita online e nelle librerie (su ordinazione)
Di Manuela Montemezzani