Il respiro di questa stagione dev’essere a pieni polmoni…Elisa prova nostalgia per qualche emozione vissuta nel decennio scorso. Era luglio, precisamente il 9, un giro in incognito per quello che era il paese che più amava ed ecco che, inaspettatamente, Eli incontra chi avrebbe molto desiderato. Ecco che il suo cuore batte al ritmo di We will rock you. Quella persona le manca. “Cara prof., non lo si perché, dopo tanto tempo, penso proprio a te”. Perché lei si può definire un’insegnante al 100%.
che prosegue:” Così grandi da inghiottirci tutti quanti così…” Nel cuore, non vedeva l’ora di andare a scuola per non “consumar” una sua lezione e avrebbe voluto compiere gli stessi passi che la sua insegnante compì venticinque anni prima Lei le aveva insegnato in maniera ineccepibile la sua materia, ma arricchendo gli studenti, a ogni loro premio o errore, di consigli preziosi per il proprio futuro, mantenendo il sorriso anche dopo qualche difficoltà.
Elisa è alle prese con la ricerca di un nuovo lavoro: non si impegna come nelle puntate precedenti, rispondendo alle domande più varie, proveniente da chi non conosce nemmeno il sacrificio di essere respinti, nonostante impegno e sacrificio di anni, per raccomandazioni o motivi subdoli, di un Paese che ignora il valore di una generazione ricca di risorse, anche se alle prime armi.
A differenza di quelle persone, Ely ha una fortuna di cui essere gelosa: sa quando convenga porre una domanda od offrire un consiglio e quando no. E sarebbe così” “carica” di domande, che, anche quando non ne è lei la diretta interessata di domande, lungi da essere sensate con la riservatezza di una ragazza, si immischia nel dialogo, cercando di minimizzare il disagio della sfortunata di turno. Perché? Perché ormai la rabbia che scotta dentro è più forte della ragione. L’obiettivo non è apparire “la paladina della giustizia”, ma sapersi relazionare con persone che conoscono il galateo, intenso almeno come decenza morale.
L’empatia in Elisa è a un alto livello: le riesce facile immedesimarsi negli altri, ma sta imparando anche a selezionarli
E una nuvola passa quando il braccio freme per la voglia di condividere e per la paura di deludere e di rimanere delusa: un groppo in fondo all’anima, un senso di male, un senso che è proprio una fitta e tu vorresti spostare quella nuvola scura. Oggi hai voglia di abbracci e non di parole.
Agosto è il momento dell’anno in cui, a parte, in genere, dicembre, cammini per la città senza pensieri: un minimo di caos non va in vacanza e cerchi quell’angolo di silenzio, un angolo che profumi di personale, ma consapevole che, poco più avanti, un sorriso e un saluto non ti verranno negati. Questi sono i pensieri di Elisa che, seduta sui gradini del Duomo, osserva una ragazza che le somiglia: anche lei passeggia, con un accenno di sorriso, un po’ persa tra i suoi pensieri. Forse non ha conosciuto quella persona ideale, con la quale condividere momenti speciali, scambiare parole e sorrisi, che valgono chilogrammi di oro. La ragazza cammina con gli occhi abbassati: Ely la osserva e si domanda quante anime sensibili, nel nostro Pianeta, esistano.
Elisa vuole un cuore che batta, perché apprezzata da chi le sta a fianco: non dietro o davanti. Legarsi a un essere umano significa fare un passo dopo l’altro insieme, o, almeno, concordi. Non è sufficiente pronunciare “ti amo”, ma dimostrarlo ogni giorno in ogni occasione.
Regalare parole d’ amore poi non percepite, quindi non ricambiate porta al concetto di quanto sia coinvolgente, destabilizzante e gravoso amare.
Quante voci, nel suo Io più profondo, le suggerivano:” Lascia perdere, non è quello che aspetti da anni” …o, forse, aspetta perché è una consuetudine “avere qualcuno”. Elisa sente ancora di non avere sbagliato in precedenza il primo assaggio le è costato un prezzo che si promise di non dover più, con una cauta attenzione, sostenere. È necessario quando sarebbe questa diminuzione netta ha schiaffeggiato gli animi di tutti soprattutto accende con l’energia solare, che festeggia in via di barricarsi luoghi chiusi, ma è consapevole che anche con temperature meno elevate si possa girovagare alla “ricerca della felicità” quel suo essere così amate. Elisa non ha conosciuto all’arte della vanità, ma, da qualche anno, può anche concedersela, “selezionando” con chi scambiare parole sagge e con chi evitare, poiché molti aprono la bocca, ma non attivano né il cervello né il cuore.
Il problema che affligge questo mondo sono le persone che nascondono scritti nell’armadio quella categoria di facce toste che non si vergogna fronte di fronte a nulla giudica senza mezze misure e poi se ne esce con qualche saluto carezzevole per sanare un danno morale Elisa imparato ad analizzare nel più breve tempo possibile una situazione nel più breve tempo possibile una situazione critica, ma è sulla buona rotta. Ormai, “il muso” emerge, ma svanisce nell’istante di qualche secondo. La giovane non accetta ogni volta di coinvolgersi in ciò che non, o solo per metà, le appartiene. è possibile conoscendo anche la sensibilità mi pressione sfornare parole come respiri una parola è un insieme di lettere una porta con sé è una sfumatura, di conseguenza, non è possibile mischiare i colori, formando un suono che non regali felicità anche perché alcuni sorrisi meritano il titolo di “Patrimonio dell’Unesco”. Spesso, il cuore batte per una parte e non facilmente raggiungibile come difficile spiegare a voce ciò che sarebbe più semplice risolvere in un abbraccio una lacrima scende sul viso e lo sfogo arriva solo a chi la protegge dalla su e forza per forza per condividerlo nella realtà ancora non l’estate si è del tutto me ne spreca pensieri poco convincenti, meno apprensioni rischia. Non bisogna privarsi né per nessuno alcun motivo e si innamora di sé stessa, quando sforna il suo migliore sorriso di fronte a un compiacimento, che non è a caso: lei merita ogni soddisfazione, dopo tante salite ripide, finalmente un paesaggio mozzafiato inizia a scorgersi.