Ci sono vite che per loro natura sono fatte di percorsi imprevedibili, di sconfitte dolorose a cui seguono vittorie sorprendenti, di inattese battute d’arresto e di ripartenze costanti.
La forma di queste vite, costellate di colpi di scena, le rende simili a romanzi appassionanti e indimenticabili. Ed è così la vita di Anna Prouse.
Cresciuta in una buona famiglia milanese, da una madre feroce e un padre gentile, ha sedici anni ed è felice solo sul campo da tennis, dove le viene pronosticato un futuro da campionessa. Ma, per rincorrere l’ultima palla di una partita quasi vinta, il suo ginocchio si spezza, e, assieme al ginocchio, il sogno. In fuga dal dolore, fisico e dell’anima, decide di partire, verso est.
Nel viaggio troverà la sua vocazione: conoscere luoghi lontani e le persone che li abitano, comprenderle, aiutarle.
Così, nell’arco di un’esistenza che sembra contenerne moltissime, Anna si trova a fare la reporter e ad assistere all’11 settembre dall’Iran, un punto di osservazione alieno alle logiche di pensiero occidentali; a dirigere un ospedale da campo a Baghdad – per la Croce Rossa – durante la Seconda guerra del Golfo; a essere scelta dal generale americano David Petraeus come capo della ricostruzione di una provincia nel sud dell’Iraq, uno dei luoghi più pericolosi al mondo. A sopravvivere alla durezza materna. A un attentato che è costato la vita a molti membri della sua squadra. A un tumore“Della mia guerra, della mia pace è un’autobiografia e al tempo stesso un grande romanzo, pieno di ardore, di dolore e di gioia, che, tra eroismi e fragilità, compongono la storia e il ritratto di una straordinaria figura femminile dei nostri giorni.
Dialoga con l’autrice Gabriella Bottini, Delegata al pubic engagement – protettorato Terza Missione, Public Engagement – Università degli studi di Pavia.
Anna Prouse è nata a Milano e ha lavorato come Delegato della Croce Rossa Internazionale in Iraq. È stata consulente per il governo italiano e americano a Baghdad e a Nasiriyah dal 2003 al 2011. Esperta di terrorismo e antiterrorismo, relazioni internazionali e soprattutto di ricostruzione e sviluppo delle identità nazionali, ha lavorato per più governi in zone del mondo dove la lotta al terrorismo è la chiave per il processo di democratizzazione. È Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Vive a Seattle.
Giovedì 30 novembre 2023 ore 17,
Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria
Strada Nuova 65 – Pavia