Biografia:
Renato Ghezzi è nato a Milano nel 1957. Ingegnere elettronico, nel 2017 abbandona la carriera per
dedicarsi alla scrittura e al lavoro editoriale.
Nel 2018 il suo racconto “Lisa Volpi” apre la raccolta “Chiamami per nome”, edita da Le
Mezzelane Casa Editrice. Nello stesso anno pubblica, sempre per Le Mezzelane, il suo primo
romanzo storico, “Seconda possibilità”, a cui segue nel 2021 il secondo, “La pace viaggia in
autobus”; nel 2022 esce la raccolta di racconti fantastici “Troppa realtà fa male”, per RingWorld.
Nel 2023 pubblica di nuovo per Le Mezzelane “Riempiendo il cielo inglese di miraggi”, cronaca di
un percorso artistico, storico e letterario nel sud dell’Inghilterra.
Alcuni suoi racconti entrano nelle finali di vari concorsi letterari nazionali. È primo al concorso
“Bruna Montessori 2019” e al concorso “La pelle non dimentica 2022”.
Fa parte dello staff di Le Mezzelane Casa Editrice come editor e responsabile della collana
Historica. Dirige l’associazione culturale LetterarieMenti Lombardia, che raccoglie scrittori del
territorio e organizza eventi culturali.
Docente di corsi di scrittura creativa, nel 2023 pubblica “Scrivere, creare”, agile manuale che
raccoglie i suggerimenti nati dalla sua attività di autore, docente ed editor.
Tra le sue passioni, i viaggi, i gatti e la danza storica, in particolare dell’epoca Regency.
Sinossi
Il libro nasce da un viaggio compiuto nell’estate del 2022 dall’autore e dalla moglie. A bordo di un’auto a noleggio, hanno vagato per il Sud-Ovest dell’Inghilterra, in cerca di suggestioni, di emozioni, di miti.
Hanno visitato luoghi talmente densi di riferimenti e di richiami che l’autore ha pensato di raccoglierli in un libro che non è solo un diario di viaggio. “Riempiendo il cielo inglese di miraggi” esplora gli agganci che città, paesaggi, monumenti hanno con la storia, con le leggende, con la letteratura.
Il lettore incontrerà re Artù, Francis Drake, Jane Austen, il mastino dei Baskerville, Enrico VIII, insieme a personaggi meno noti, come Aleister Crowley o Ernest Shackleton.
Un viaggio nel fantastico, nell’immaginario, oltre che nei posti simbolo della cultura inglese, e non solo, quali Bath o Stratford-upon-Avon. Un piccolo “viaggio dell’Eroe”, fuori dal mondo ordinario, per tornare infine a casa con l’elisir distillato dalle esperienze vissute, lette o immaginate.
Domande:
Spiegaci come nasce questo libro.
“Riempiendo il cielo inglese di miraggi” nasce come idea durante il viaggio che io e mia moglie Rosa abbiamo fatto nell’estate del 2022 in Cornovaglia e nel sud dell’Inghilterra. Luoghi pieni di suggestioni e riferimenti di ogni tipo: da Re Artù a Jane Austen, da Shackleton a Conan Doyle, da Dracula a Drake. A casa ho rielaborato tutto e ho scritto una serie di racconti, uno per luogo visitato, che ci portano a spasso nel tempo, tra personaggi storici, protagonisti di romanzi e fantasmi di ogni tipo.
Il viaggio che avete fatto ti ha arricchito anche nello spirito. Cosa ti ha dato interiormente?
Tantissimo. È stato un “viaggio dell’eroe”, una ricerca interiore stimolata dai personaggi che incontravamo lungo il cammino. Abbiamo toccato tutti i temi: amore, morte, amicizia, dolore. Ho aperto il mio giardino segreto interiore e ho compreso qualcosa in più di me stesso. Spero di essere tornato migliore di come sono partito.
Racconta un aneddoto del viaggio.
Ti racconto il momento più emozionante. Premetto che facciamo parte di un gruppo di danza storica e amiamo in particolare le danze del periodo Regency. A Bath siamo andati nella sala da ballo della Upper Assembly Room, quella in cui ballò Jane Austen, che la inserì ne “L’abbazia di Northanger”.
Eravamo in paradiso. Presi il telefono, trovai un filmato delle nostre danze e feci partire la musica di “Dover Pier”. Danzammo da soli, nel salone deserto, immaginandoci in una fila di venti coppie. Furono due minuti di felicità. Sì, la felicità esiste.
C’è stata una persona in questo viaggio o più persone che ti hanno colpito, se sì perché.
Sarebbe facile dire Re Artù, ma preferisco rispondere: Ernest Shackleton. Partito per attraversare il Polo Sud a piedi, vide fallire presto la sua impresa, quando la sua nave venne imprigionata dai ghiacci. Da quel momento la sua missione divenne tornare a casa. Novello Ulisse, dopo un anno e mezzo passato nel gelo e in mezzo ai pericoli, mangiando foche e pinguini, ci riuscì. Ma fu più grande di Ulisse: con lui portò a casa tutti i suoi uomini. Per questo nel racconto l’ho chiamato “L’eroe del ritorno”.
Cosa vuoi trasmettere con questo libro ai lettori?
Viaggiate, vivete a occhi aperti. Guardate dietro la superficie, scavate nei luoghi che visitate ma anche dentro di voi. E non temete i vostri fantasmi: vengono per dirvi qualcosa, per farvi crescere.
Dove possiamo trovare il libro?
Su tutti i principali siti on-line. Potete richiederlo nelle librerie oppure contattarmi direttamente. Mi trovate su Facebook cercando Renato Ghezzi Scrittore.
Progetti per il futuro.
Eh, tanti. ho idee per due romanzi storici, un romance, un libro su Morricone, un giallo…
Mi limito a parlare di due progetti che stanno per andare in porto. Sto finendo un libro che raccoglie racconti e storia sul Duomo di Milano. Per ogni argomento ci saranno un racconto di fantasia e un saggio storico.
Sto inoltre aspettando la traduzione in italiano del libro “Dragonlore from east to west”. È una raccolta di racconti sui draghi, scritti da scrittori di ogni parte del mondo, tra cui me. Il mio racconto è basato sul drago del lago d’Orta. L’anno prossimo, anno del Drago, il libro verrà inserito in una capsula del tempo che sarà inviata sulla Luna. Ci pensi? Un mio racconto sulla Luna!
Di Manuela Montemezzani