Due Chiacchiere con l' Arte

Marcello Lombardi

Biografia:

Nato a Napoli. Attualmente vive in provincia di Caserta. Si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Durante il periodo universitario ha coltivato le proprie passioni artistiche cimentandosi come organizzatore teatrale e scrivendo poesie che ha presentato, conseguendo significativi riconoscimenti, a manifestazioni letterarie per inediti.  Nel 2006 è stato finalista al Premio Città di Empoli “Domenico Rea”, nella sezione per racconto breve.  Nel 2019 ha pubblicato, mediante Youcanprint, la raccolta di racconti “Senza esclusione di polpi”.

Sinossi:

“Senza esclusione di polpi” è una raccolta di racconti umoristici nei quali, mediante una narrazione ironica, a tratti grottesca e surreale, si mette in risalto il corretto disfun- zionamento dell’esistenza terrena attraverso le pseudogesta di una moderna galleria di polpi. Allora ci si imbatte in un medico che, tradendo le attese, esegue correttamente un intervento chirurgico; in un ragazzo che, con la collaborazione del genitore, tenta di sbarcare il lunario con il crimine ottenendo un esito tragicomico; in un soldato della Se- conda guerra mondiale che, con le sue paradossali peripezie, decanta l’assurdità delle guerra; in un fantaprocesso celebrato in uno studio televisivo dove il dramma di un terremoto viene oscurato dall’imperante spettacolarizzazione mediatica; in una coppia di coniugi litigiosi che credono di vivere nella realtà ma che si ritrovano, a loro insaputa, nella fiction; ecc.. Tutti protagonisti che incarnano i tratti somatici del degrado esisten- ziale, sempre maggiormente connotato di elementi deleteri che, a causa della voracità dell’esistenza terrena e della sua spasmodica velocità, sfugge anche ai palati più raffinati camuffando la sua essenza agrodolce in un indistinto sapore.

Domande:

Quanto è importante prendere la vita con ironia?

Lo scrittore francese Daniel Pennac ha definito l’umorismo come una irriducibi-

le espressione dell’etica. Personalmente credo che questa definizione contenga, in maniera lampante, il nocciolo della questione. Essendo l’etica, per definizione, quella branca della filosofia che si occupa del comportamento dell’ essere umano in relazione ai mezzi, ai fini e ai moventi, non può assolutamente affrancarsi dalla portata travolgente dell’umorismo, di cui l’ironia rappresenta il motore principale. Ciò accade perché spesso l’essere umano, in qualità di elemento propulsore della propria esistenza, finisce per essere fuorviato, nel suo agire, da tutte quelle negatività che si incontrano nelle varie vicissitudini determinandone il deterioramento dei suoi fini, e dei mezzi di cui intende avvalersi per realizzarli. In virtù di ciò l’essere umano finisce per rimanere inesorabilmente schiacciato dalle brutture della vita. Per non esserne definitiva- mente annichilito deve trovare un rifugio rigeneratore, che potrebbe essere l’ironia, così come viene tratteggiata nella dimensione – mi si passi il termine – Pennacchinana. Naturalmente l’ironia non costituisce alcuna panacea, o pietra filosofale che dir si voglia. Non è risolutrice dei problemi però, attraverso una sana e liberatrice risata, consente all’essere umano di scorgere il lato oscuro delle situazioni in tutta la sua diafana stupidità, proiettandolo su sentieri inesplorati che potrebbero permettergli di reagire all’avversità che è chiamato ad affrontare. Perciò ritengo importante prendere la via con ironia facendosi una bella risata. Come amava ripetere Charlie Chaplin (un altro dei miei riferimenti culturali), un giorno senza ridere è un giorno sprecato.

Quale messaggio vuole trasmettere col suo libro?

Essendo il mio libro una continua alternanza tra risate dolici e risate amare e, in alcuni casi amarissime, ne traspare, come messaggio, quello di affidarsi alla vita e viverla attivamente il più possibile, ognuno al massimo delle proprie possibilità. Ci saranno momenti bellissimi da godere appieno con una bella risata gioiosa e, che ci piaccia o no, ci saranno anche momenti bui, tragici, da esorcizzare in vari modi, anche ricorrendo a una risata, che naturalmente risulterà amara. La sua connotazione amara non ci farà perdere il senso della negatività che stiamo vivendo, però la sua esistenza, proprio in quanto risata, ci ricorderà che l’eclissi non è mai eterna.

Quale personaggio del suo libro la caratterizza di più?

Essendo il mio libro una raccolta di racconti, non è rintracciabile, al suo interno, un solo protagonista. Ve ne sono molteplici che, nel loro intrinseco agire, costi-

tuiscono le allegorie delle umanità che rappresentano. Come sono molteplici le fonti da cui scaturiscono i loro ritratti. Ciò accade perché quando scrivo non solo solito attingere, in via esclusiva, alle mie esperienze personali. Talvolta vengo ispirato anche da vicende riguardanti altri soggetti – non necessariamente di mia conoscenza – che costituiscono l’universo che mi circonda. Nel mio piccolo cerco di pedinare la realtà nella speranza di raggiungerla e di parlarci. Mi rendo conto, però, che già il suo pedinamento è un’ardua impresa.

Tornando alla domanda che mi ha posto posso dirle che c’è qualcosa di me, per quanto concerne il concetto di vita, nel personaggio principale de “Il castello in aria” oppure, per quanto riguarda la mia idea della guerra (foriera e non risolutrice dei mali) c’è qualcosa di me in molte sfaccettature del racconto “L’altra faccia della medaglia”. Comunque ribadisco l’affermazione testé resa, perciò posso essere, contemporaneamente assente e presente, in ogni racconto.

Dove possiamo trovare il suo libro?

Il mio libro è acquistabile sui principali store online come Amazon, Lafeltrinelli.it, IBS, sul sito di Youcanprint. Chi desidera assaggiarlo, prima di procederne all’acquisto, non dovrà fare altro che andare su Google Books, dove potrà leggerne, gratuitamente, le prime ventisette pagine.

Perché dovremmo comprare questo libro?

Perchè attraverso la sua lettura ognuno di noi può smascherarsi. Nelle sue pagine, attraverso il prezioso strumento dell’ironia, vengono oscenamente denudati tutti quei meccanismi perversi che stanno alla base del corretto disfunzionamento della esistenza terrena, nella quale siamo invischiati. Il tutto fornendo l’occasione per cominciare a pensare in maniera diversa, capovol- gendo i consueti punti di vista unidirezionali che ci vengono puntualmente spacciati sotto le mentite spoglie di argute riflessioni quando, in realtà, sono dolo dei nauseabondi e indigeribili polpettoni editorial- mediatici.

In altri termini, “Senza esclusione di polpi” non è il solito libro. Chi ama mettere in discussione le trite e ritrite certezze che ci circondano, avventuran- dosi in una nuova riscoperta interiore, dovrà comprarlo. Chi invece, anche solo per comodità, non ama mettere in discussione quelle certezze, a costo di evitare la propria rinascita, non dovrà cimentarsi in questa lettura.

Di Manuela Montemezzani 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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