Sabato 16 settembre, alle ore 16, verranno inaugurate a Palazzo Guidobono a Tortona, due mostre realizzate in due differenti sedi cittadine dedicate a Felice Giani che completeranno il progetto espositivo “Felice Giani 200” studiato dall’Archivio Pittor Giani, che celebrano i duecento anni dalla scomparsa del pittore neoclassico, originario di San Sebastiano Curone, conosciuto in molte città e concluse la sua esistenza a Roma, il 10 gennaio 1823.
Il Museo Diocesano di Tortona, nella mostra dal titolo “Felice Giani pittore giacobino e
l’esperienza del sacro”, esporrà una serie di opere di grande rilievo tra le quali il “Sogno di Papa Sisto III”, in arrivo dal Museo Arcivescovile di Ravenna, la “Fede in gloria” in prestito dalla Pinacoteca comunale di Faenza ed altri capolavori che si affiancheranno alla “Madonna in trono con Bambino, San Bernardo e San Giovannino” facente parte del patrimonio stabile del museo, creando un’ambientazione unica. Palazzo Guidobono ospiterà la mostra dal titolo “Felice Giani: il nuovo classicismo eterogeneo e preromantico” che raccoglierà opere in arrivo dalle più prestigiose collezioni pubbliche e private d’Italia tra le quali vanno segnalate “Sansone tradito da Dalila” proveniente dal Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, l’Aurora in arrivo da Palatium Vetus di Alessandria e molte altre. Importante sottolineare come i curatori Vincenzo Basiglio e Marcella Vitali siano riusciti ad ottenere un sostanzioso prestito di opere di grande rilievo dal Fondo Piancastelli di Forlì e, anche grazie alla collaborazione degli Addetti ai Fondi Antichi Maurizio Tassani e Maura Parrinello, ad impreziosire la mostra di Tortona con un corpo prestigioso e rilevante di capolavori mai usciti dai preziosi depositi dell’istituzione forlivese.
Queste iniziative di valorizzazione del territorio sono state possibili con il contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, di Tortona e di Alessandria, della Banca d’Alba ed al sostegno dei comuni di San Sebastiano Curone, di Tortona e di molte associazioni pubbliche e private, l’APG ha potuto organizzare due eventi espositivi di grande importanza e fascino che permetteranno di ammirare, oltre a numerosi capolavori di grafica, splendide opere a cavalletto realizzate per una committenza di raffinati ed eruditi collezionisti che
il Comitato di Studi ha riordinato cronologicamente con un lavoro di fondamentale importanza per la ricostruzione dell’opera di Giani. Dopo le sorprendenti raccolte di disegni presentate nelle tre esposizioni, inaugurate il 2 luglio scorso, che hanno trasformato il paese natale di Giani in un museo diffuso, che proseguiranno nelle tre sedi dell’Archivio Pittor Giani, dell’Archivio Piero Leddi e dell’Oratorio della S.S. Trinità fino al 1’ ottobre con un’interessantissima sovrapposizione di due settimane con le mostre tortonesi,le due mostre di Tortona, che privilegeranno l’esposizione dell’opera dipinta dal maestro, saranno l’occasione per conquistare anche chi non conosce pienamente la qualità dei suoi lavori e la fama raggiunta dal pittore testimoniata dal fatto che i suoi capolavori sono ancor oggi conservati nei palazzi e nei musei più prestigiosi d’Italia e del mondo.
In quest’anno così difficile per i territori colpiti dall’alluvione, ai quali l’APG ha dimostrato la sua vicinanza, è particolarmente significativo il supporto che i Comuni di Faenza, Forlì,
Brisighella e Marradi hanno dato alle iniziative Gianesche con la volontà di celebrare l’amore che il maestro sansebastianese ha sempre dimostrato per queste terre e per Faenza in particolare che può essere considerata come sua città d’elezione. Qui ha lasciato importanti capolavori e un amore ricambiato che può essere esemplificato appieno dalle interessanti iniziative di Palazzo Milzetti Museo Nazionale dell’età Neoclassica in Romagna, dall’ impegno della storica dell’arte faentina Marcella Vitali che ha portato a termine il monumentale lavoro di ricerca e curatela delle mostre dedicate a Giani.
Le due mostre di Tortona, che vogliono promuovere il progetto “Uva”, Una Valle di Artisti, che vede la nascita di un importante polo museale diffuso tra Archivi e Musei della val Curone e del Tortonese, saranno aperte fino a domenica 17 dicembre con i seguenti orari: Palazzo Guidobono, Piazza A. Arzano e Museo Diocesano, Via Seminario 7, sabato e domenica dalle 15,30 alle 19 (le tre mostre di San Sebastiano, che chiuderanno il 1’ ottobre, saranno visitabili venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19).