Oggi 3 settembre 2023 (San Gregorio Magno) siamo esattamente a 3 anni da un mio evento personale, riservato e intimo che ha segnato profondamente la mia esistenza di “combattente” sul Ring della Vita ancorata al valore inalienabile “la mia vita equivale alla mia libertà” e siamo all’inizio del 4° anno del grande “ripensamento” per dirla con Guccini o, se fossi buddista, alla avvenuta obiettivazione di un percorso di metempsicosi da quel horribilis 3 settembre 2020 con la mia vita in bilico tra la morte e la rinascita.
Scrive Guccini nella “Canzone dei 12 mesi”………”Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età. Dopo l’estate porta il dono usato della perplessità. Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità. Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità…….O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia. Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale. La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare……” Come scrive Alda Merini ” E poi la vita ci insegna che bisogna sempre volare in alto. Più in alto dell’invidia, del dolore, della cattiveria. Più in alto delle lacrime, dei giudizi. Bisogna sempre volare in alto, dove certe parole non possono offenderci, dove certi gesti non possono ferirci.” Ecco, quando come il 3 settembre 2020 ti trovi davanti ad un bivio, devi scegliere la direzione tra 3 vie formalmente identiche, anzi devi opzionare la via (scegliere tra valori apparentemente uguali) ma sostanzialmente diversi e alternativi”.
Io ho scelto di continuare a vivere e misurarmi ancora con il mare in tempesta non prevedibile e, tantomeno, programmabile negli atti del governo delle scelte di vita! All’inizio del 4° anno mi sembra di poter timidamente sussurrare di “avercela fatta”.Se ho svoltato, è dovuto a tre ragioni: da un lato aver metabolizzato l’adagio di un antico proverbio arabo che afferma “sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di avere vinto. Ma i cani restano cani e i leoni, leoni.”; la seconda che ho digerito la lectio di Edgar Lee Masters, “Antologia di Spoon River” che scrive ” L’amore mi si offrì e io mi ritrassi dal suo inganno; il dolore bussò alla mia porta, e io ebbi paura; l’ambizione mi chiamò, ma io temetti gli imprevisti. Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita. E adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino, dovunque spingano la barca. Dare un senso alla vita può condurre alla follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine e del vano desiderio; È una barca che anela al mare eppure lo teme”. La terza e, forse la più decisiva, si è appalesata in 6 visi di Donne che cito (non per gradazione di valore/valenza, ma in ordine rigorosamente alfabetico. La gioventù, l’entusiasmo e la ferma risolutezza di Alsi; la maturità, l’intelligenza e il Porto sicuro della mia ex Moglie Maria; il sostegno, il supporto e il conforto della mia migliore amica Avv, Milena e la “fratellanza” di total confort zone della mia sorellina Nicoletta, nonché l’amore delle mie due incommensurabili “nipotine” Maria Bruna & Antonella. Per chiudere con Enzino Jannacci “Ecco, Tutto Qui !…..Strana la vita, come se la vita fosse un modo di morire, strana la storia, come se la storia lo potesse raccontare, strana la gente, come se la gente gli importasse di capire, strano cantare, strano cantare…..ma quei due morti siamo Noi….siamo Noi
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Il mio singolare Coming out: io confesso
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