Questo il messaggio diffuso dal Vescovo di Pavia monsignor Corrado Sanguineti, dopo l’esperienza con i giovani della Diocesi alla Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi a Lisbona. Ha scritto il presule pavese: “Carissimi amici, da pochi giorni siamo rientrati da Lisbona dove, insieme a migliaia di giovani di tutto il mondo, raccolti intorno a Cristo e al Successore di Pietro, abbiamo vissuto i giorni intensi della GMG.
Sento il bisogno di scrivervi innanzitutto per ringraziare con voi il Signore per il dono grande di quei giorni di grazia e di festa che abbiamo condiviso. Insieme al Signore, ringraziamo la Vergine Maria che ci ha accompagnato nella GMG come la madre che si alza e va in fretta ad aiutare l’anziana parente Elisabetta: abbiamo sentito la sua vicinanza e la sua custodia nei vari momenti e nei lunghi viaggi e abbiamo vissuto la gioia di visitare, anche solo per poche ore, il suo santuario a Fatima dove Nostra Signora ha rivolto il suo messaggio a tre semplici pastorelli. Vorrei poi dire un grande grazie a chi ha preparato e accompagnato i giorni vissuti a Lisbona: in particolare a Luca Gregorelli e a Don Davide Rustioni con tutti i collaboratori della pastorale giovanile, universitaria e vocazionale della nostra diocesi, ai sacerdoti e alle consacrate, agli educatori presenti nel nostro pellegrinaggio e che accompagnano tutto l’anno il cammino dei vostri gruppi e il vostro cammino personale.
Infine un grande grazie a tutti voi, carissimi giovani amici, per la testimonianza che mi avete dato, per il dono dell’amicizia e della fraternità che ho potuto vivere con voi. Purtroppo non ho potuto condividere tutti i momenti della GMG accanto a voi e chiedo scusa se non sono riuscito a essere vicino e presente a tutti voi. Mi rendo disponibile nel prossimo anno pastorale a venire a incontrarvi nei vostri gruppi e nelle vostre comunità, e non mancheranno occasioni di ritrovarci anche in incontri diocesani.
Desidero anche condividere alcuni pensieri per aiutarci ad andare oltre la superficie delle emozioni che poi si appannano e dei ricordi che condividete con immagini e filmati sui social, per cercare di giudicare l’esperienza vissuta, trattenendo ciò che vale e che può permanere nella nostra vita.
Avremo modo e tempo nei prossimi mesi di rileggere e riprendere con calma, personalmente e in gruppo, le parole che il Papa ci ha rivolto nei vari momenti in cui lo abbiamo ascoltato e incontrato, anche da lontano.
Ma fin da ora possiamo far tesoro dei giorni della GMG e della ricca esperienza di fede che abbiamo condiviso con giovani di tutto il mondo.
1) In questi giorni raccontate ad amici e familiari ciò che avete vissuto, perché in questo modo potete prendere più coscienza del dono ricevuto e farvi testimoni di un’esperienza di grazia. Vivete con semplicità e passione l’impeto buono della testimonianza in mezzo ai vostri amici!
2) Anche se in questo periodo non ci sono gli incontri in parrocchia e nei vostri gruppi e magari non pochi di voi vivranno ancora delle vacanze con familiari o amici, tenete i contatti tra voi, cercate di vedervi e vivete nel quotidiano gestì veri e semplici di servizio, dando tempo all’ascolto e alla condivisione dei bisogni di persone che incontrate.
3) In ultimo, ma in realtà è ciò che viene per primo, vivete con fedeltà l’Eucaristia domenicale nelle vostre comunità o dove vi troverete, ritrovatevi lì, intorno all’altare e alla mensa della Parola e del Pane di vita. Spero poi che molti tra voi durante i giorni della GMG abbiate avuto la possibilità di confessarvi: anche il sacramento della Riconciliazione è un dono grande con cui Cristo accompagna il nostro cammino e sostiene la nostra debolezza.
E provate a darvi una piccola “regola di preghiera” quotidiana: potete scaricare l’applicazione “Liturgia delle ore” della CEI dove trovare i testi della preghiera per i vari momenti della giornata e le letture di ogni giorno. Potreste pregare al mattino le lodi mattutine, come abbiamo fatto nel viaggio in pullman, e alla fine del giorno la Compieta, e cercare di rileggere con calma nella settimana le letture della domenica, magari anche il Vangelo di ogni giorno, provando a cogliere la parola che il Signore dice a ciascuno di voi.
Mi scuso se sono stato più lungo del previsto: mi state a cuore e vorrei che l’esperienza vissuta possa fruttificare in voi.
Vi affido alla Madonna: ci prepariamo a vivere la grande festa della sua Assunzione al cielo. Sia lei la madre che custodisce il nostro cammino.
E pregate per me, perché il Signore mi faccia vivere con sempre più dedizione e passione il mio servizio come vescovo della Chiesa di Pavia.