Oggi 30 aprile ricorre il 41u° anniversario dell’assassinio di Pio La Torre per mano della Mafia, anzi più precisamente dei sicari di Salvatore Riina.
Pio La Torre, già sindacalista della Cgil siciliana , Dirigente del PCI e Deputato della Repubblica dal 1972.
Ho conosciuto Pio agli inizi di maggio del 1972 a Palermo, dove mi trovavo in “punizione ” per svolgere il CAR alla Caserma Scianna proprio sotto la bellissima Monreale.
Per i miei commilitoni il Car durò come da legge 90 giorni, per me – già giovanissimo Dirigente della FGCI durò 6 mesi su 12; ma questa è un’altra storia.
A maggio del 1972 eravamo alla vigilia della campagna elettorale nazionale e Pio mi chiese se fossi disponibile a fare un comizio insieme nella Piazza di Bagheria.
Io gli sorrisi e gli chiesi…ma Pio che comizio vuoi che faccia con la Divisa militare da Carrista? E Lui mi rispose, non ti preoccupare, per gli abiti civili ci pensiamo noi.
La sera del comizio…..all’ora della libera uscita, trovai il compagno Pitisi del Pci di Palermo, con una 600 scassata davanti alla Scianna per portarmi a Bagheria.
Mi cambiai la Divisa in un posto oscuro con un Jeans e una T Shirt rosso fuoco e un grande fazzoletto rosso come si usava in quegli anni.
La Piazza di Bagheria alle nove di sera di una splendida giornata di sole, era bellissima ma semi vuota; dissi a Pio …qui prendiamo una batosta! E Lui mi rispose ma stai tranquillo, c’è tantissima gente che ascolta dietro le persiane e cosi facemmo un bellissimo comizio come una volta.
Al ritorno….la 600 fece le bizze! Pitisi imprecava contro Santa Rosalia, tutto il calendario dei Santi e della Mafia …smontando candele etc
Fatto sta che arrivai alla Scianna alle 2 di notte invece che alle 24 e fu cosi che l”Ufficiale di Picchetto mi fece prelevare alla Porta carraia e mi portarono in Gattabuia per 7 lunghi giorni.
Questo il mio indelebile ricordo di Pio La Torre.