Il punto di Virginia

OBESITA’ NON E’ SOLO DIETA

Il parere del Dott. Marco Zanetti, biologo nutrizionista, tre lauree e un master di secondo livello in Dietetica Applicata e da più di 25 anni nel settore della ricerca nutrizionistica e del benessere umano

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’obesità, ma anche il sovrappeso, sono tra i fattori più di
rischio per la salute pubblica nel mondo. L’obesità infatti è uno dei 4 fattori di maggiore mortalità e morbilità tra la popolazione se ci riferiamo a patologie mortali come il diabete, l’ipertensione arteriosa e le malattie cardiovascolari, l’aumento di colesterolo cattivo nel sangue, alcune forme di tumore.

Intanto da cosa è causata l’obesità?. Possiamo iniziare dai fattori biologici (genetici), psicologici, socio ambientali, tanto per elencare i principali. In sostanza siamo obesi principalmente perché mangiamo più di quello che dobbiamo, cioè esiste uno squilibrio tra l’assunzione calorica e la spesa energetica. Il problema del sovrappeso, nonostante continue campagne stampa da parte di medici, nutrizionisti e delle istituzioni, invece di diminuire, sta aumentando soprattutto nelle popolazioni giovani.

Se fino a poco tempo fa si era vista l’età media di vita arrivare quasi fino agli 80 anni, per la prima volta, per colpa del sovrappeso, questo indice medio di vita sta diminuendo. A livello psicologico inoltre l’obesità può influenzare la qualità della vita, portare alla depressione perché spesso chi è obeso e talvolta deriso, rendendo difficile il rapporto con gli altri.

Parliamone con il Dott. Marco Zanetti, biologo nutrizionista, tre lauree e un master di secondo livello in Dietetica Applicata e da più di 25 anni nel settore della ricerca nutrizionistica e del benessere umano.

Dott. Zanetti quali sono gli strumenti usati per combattere il problema dell’obesità?

“Gli strumenti sono diversi. L’obesità non è tutta colpa nostra. Pensiamo come strumenti per curare l’obesità o il
sovrappeso alla nutrizione, al movimento (che sono alla base), alla psicologia (per problemi di rapporto con il cibo), alla endocrinologia e farmacologia per i problemi ormonali, alla genetica e nei casi estremi ricorriamo alla terapia chirurgica attraverso bypass gastrico, anelli gastrici o rimozioni di porzioni di stomaco, tecniche in uso solo per obesità di secondo o terzo grado e non rispondenti alle terapie classiche. Altre patologie gravi sempre più in aumento connessi con l’obesità sono i problemi di lipedemi e linfedemi. In questo caso si deve ricorrere all’ausilio di fisioterapisti preparati per ridurre e migliorare la forte infiammazione dei tessuti generata dall’accumulo adiposo e che non è riducibile con il movimento o altre strategie.”

E’ sufficiente veramente secondo lei un cambiamento delle nostre abitudini?. L’obesità in molti casi non è
legata all’eccesso calorico, quindi qualche altra causale deve essere studiata. Qual’ è il suo pensiero?

“Noi continuiamo a guardare all’apice dell’iceberg senza approfondire cosa c’è invece sotto il mare e io sono
convinto che c’è molto altro e che l’obesità non è dovuta solo a un cambiamento delle nostre abitudini, ma che
l’ambiente ha un effetto troppo trascurato. Oggi si parla infatti di epigenetica (l’ambiente che influisce
sull’espressione dei nostri geni e quindi degli ormoni che il corpo produce). Dal dopo guerra ad oggi siamo stati
bombardati da una miriade di nuove sostanze di cui non comprendiamo ancora chiaramente l’effetto a lungo
termine sul nostro corpo. Non sarebbe quindi spiegabile l’insuccesso delle politiche mondiali contro il sovrappeso intraprese dall’OMS in questi anni che non han dato risultati. Ci sono infatti fattori che su persone sensibili determinano un innalzamento del peso. Ecco alcuni esempi che possono influenzare l’obesità: pesticidi che influiscono sul metabolismo e gli ormoni (assenti prima della seconda guerra mondiale), fastfood con idrocarburi tossici, inquinanti atmosferici e polveri sottili che alterano l’ossigenazione dei tessuti, le plastiche che rilasciano il bisfenolo e ftalati e che inducono obesità, gli interferenti endocrini derivanti dagli attrezzi usati in cucina, e poi i diserbanti…lo sapevate che aumentano la fame??. Per non parlare dei coloranti chimici che disturbano il nostro comportamento alimentare e l’uso di dolcificanti che ci fanno diventare diabetici; si mangia inoltre meno a casa e si mangiano più alimenti preparati e composti e pochi alimenti semplici. Tutto questo potrebbe indurre a infiammazione nel corpo delle persone sensibili portandole ad aumentare di peso e ad ammalarsi. Questa è la mia opinione non del tutto trascurabile, non è quindi tutta colpa nostra! O in parte lo è”.

Ci può dare un consiglio finale per una dieta o meglio un suggerimento su come nutrirsi?
“Un dato di fatto è questo, nelle diete senza controllo di un medico o nutrizionista, i soggetti vanno incontro a
deidratazione, ipotensione, uricemia, turbe elettrolitiche, aritmie ventricolari. In soggetti con sovrappeso inferiore al 30% le diete a bassissimo contenuto calorico sono molto pericolose in quanto in tali soggetti si ha una perdita notevole anche di massa magra, con gravi danni cardiaci e di altri organi. Le diete cosiddette al pompelmo o all’ananas, prescritte per “ossidare il grasso”, “aumentare il consumo calorico”, “inibire l’appetito”, in realtà agiscono perché l’apporto calorico è inferiore 1000 Kcal al giorno. Le diete consigliate dai medici sono invece stabilite sulla base degli indici ponderali individuali e hanno principi che nella maggior parte dei casi sono mediterranei e con più pasti al giorno, quindi non sono digiuni improvvisati. Quindi il mio consiglio è che se vi trovate in una fase di stallo, invece di pensare a scorciatoie o farmaci rischiosi, parlatene con un esperto che possa guidarvi sugli step corretti da intraprendere per riprendere controllo del vostro corpo e aiutarlo a farvi vivere meglio per meglio combattere quello che non dipende da voi e fare ciò che è giusto per migliorare le scorrette abitudini.”

Virginia Sanchesi
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