Il Presidio di Libera Pavia invita i cittadini a partecipare allaXXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che quest’anno si svolgerà a Milano, in un’unica piazza nazionale. L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorionazionale; sono in programma collegamenti internazionali con Europa, Africa, America Latina.
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è un’associazione di associazioni, gruppi, scuole che dal 1996, insieme ad Avviso Pubblico, organizza ogni 21 marzo la Giornata della Memoria e dell’Impegno durante la quale vengono letti i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie: a oggi le vittime sono 1069. La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato grazie alla legge n. 20 dell’8 marzo 2017.
Il 21 Marzo è dedicato a tutte le vittime innocenti delle mafie e ai loro familiari, accanto ai quali Libera rinnova ogni anno la richiesta di verità e di giustizia, che per molti purtroppo non è ancora stata soddisfatta: infatti solo il 20% circa dei familiari ha potuto ricostruire la verità giudiziaria della vicenda del proprio caro. Il diritto alla verità e alla giustizia è basilare, e anche per questo a Pavia il percorso verso il 21 marzo si inserisce nell’ambito de La Trama dei Diritti, spazio culturale promosso da CSV Lombardia Sud e che comprende le organizzazioni e le realtà impegnate nella costruzione della cultura dei diritti secondo un approccio integrato indicato dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibilewww.tramadeidiritti.it.
Martedì 21 il corteo, aperto dai familiari, partirà alle 9.00 da Corso Venezia, per arrivare in Piazza del Duomo per la lettura dei nomi – intorno alle 11.00 -seguita dal discorso di don Luigi Ciotti, presidente di Libera.
Perché Milano? La scelta di questa città è stata fatta per riportare l’attenzione sulla presenza, radicata e devastante, delle mafie in Lombardia.
Solo per citare alcuni eventi di cronaca giudiziaria, negli ultimi mesi diverse indagini della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) hanno condotto all’arresto di 10 persone a Pioltello, 49 a Rho, e il filone bresciano dell’indagine della DDA di Reggio Calabria ha portato a 17 arresti in provincia di Brescia.
Anche Pavia non è immune: oltre alle numerose operazioni di sequestro di ingenti quantitativi di droga (riconducibili a diversi gruppi di narcotrafficanti, la maggior parte dei quali legati alla ‘ndrangheta), vanno citati i 13 arresti del gennaio 2022 tra Pavia, Milano e Platì, tra cui esponenti della famiglia Barbaro: Antonio Barbaro era residente a Casorate Primo dove risultano impiantate solidamente molte famiglie ‘ndranghetiste di Platì e i criminali gestiscono una rete di spaccio di droga.
Sempre dello scorso anno è l’esito dell’indagine su un giro di fatture false per oltre 20 milioni di euro realizzato mediante almeno 7 società “cartiere”, intestate a prestanomi o a imprenditori compiacenti, con sedi anche in Lombardia: le fatture venivano emesse per mascherare attività illecite finalizzate al riciclaggio dei proventi di clan ‘ndranghetisti.
Nei recenti rapporti della DIA si legge che “tra le condizioni di contesto che hanno consentito il radicamento della ‘ndrangheta in Lombardia vi è la disponibilità del mondo imprenditoriale, politico e delle professioni(il cosiddetto capitale sociale della ‘ndrangheta) ad entrare in rapporti di reciproca convenienza con il sodalizio mafioso”. E questo inquieta profondamente, e richiama tutti i cittadini inevitabilmente alla responsabilità e a quanto più si può e si deve fare. Ciascuno può dare il proprio contributo alla creazione di una comunità libera dalla subcultura mafiosa, dall’indifferenza, e dalla connivenza con la criminalità organizzata. Ciascuno deve potenziare gli anticorpi contro le coscienze addormentate, contro coloro che non si schierano e che sono indifferenti.
Il modo scelto da Libera per fare memoria e onorare le vite delle vittime innocenti è quello di farsi interrogare dalle loro storie e dalle loro scelte e trovare ciascuno il proprio modo di essere cittadini attivi contro le mafie.
Da qui lo slogan del 21 Marzo di quest’anno: è possibile insieme creare una comunità che sia attenta a quanto succede nei diversi ambiti socio-economici, politici e imprenditoriali, ai legami che si creano tra politica, professionisti e imprenditori affinché si possa minimizzare, se non eliminare, il rischio di corruzione e di favoreggiamento di interessi illeciti.
I “100 passi” verso il 21 marzo a Pavia, riportati sul sito di CSV Lombardia Sud – sede di Pavia – https://www.csvlombardia.it/pavia/post/e-possibile-pavia-insieme-verso-il-21-marzo/ , proseguono venerdì 17 marzo con la presentazione di AddioPizzo attraverso il racconto di Ivo De Blasi della cooperativa Valdibella e le foto di Enrico Doria. L’incontro, patrocinato dall’Almo Collegio Borromeo, si svolgerà nella splendida cornice degli Horti Borromaici alle ore 18.00.