Il punto di Virginia

L’APOSTROFO ROSA

Ma poi che cosa è un bacio?”....Una confessione che sigillar si vuole, un apostrofo roseo messo tra le parole t'amo

Nella famosa commedia teatrale “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand scritta nel 1897, ad un certo punto il personaggio principale, ispirato alla figura storica di Cyrano de Bergerac, scrittore del ‘600 francese e riconosciuto per questo naso molto grande, presta a Cristiano, giovane cadetto e suo amico, le proprie parole per conquistare Rossana, sua cugina, amata da entrambi: “Ma poi che cosa è un bacio?”…. Una confessione che
sigillar si vuole, un apostrofo roseo messo tra le parole t’amo; un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito che ha il fruscio di un’ape tra le piante, una comunione che ha gusto di fiore, un mezzo per potersi respirare un po’ il cuore e assaporarsi l’anima a fior di labbra! “.

Cosa rappresentano le labbra nell’immaginario collettivo?. Le labbra contribuiscono all’espressione del viso, sono una delle parti più sensuali del corpo femminile e sono un emblema della femminilità. Nella nostra idea le labbra perfette sono voluminose, dalla forma armoniosa e ben definita. Se guardiamo i modelli di bellezza proposti in questi ultimi vent’anni, abbiamo notato come uno degli elementi messi più in risalto, siano proprio le labbra.

Nella medicina estetica all’alba del 2023 tra i trattamenti più gettonati ci sono quelli che intervengono sulle labbra per modellarle e donare quella rotondità, quella turgidità che le renda belle e sensuali. Si parla di definizione del contorno labbra, di ripristinare il tono e l’idratazione, fino all’ingrandimento
delle stesse, molte volte voluto in maniera eccessiva ed esasperata, tanto da far perdere ogni proporzione con il viso e che diventano un marchio di “rifatta male”.

Rivolgiamo alcune domande al Dott. Massimiliano Giuliano, medico estetico con studio a Torino e Milano, che ha fatto del modellamento delle labbra uno dei suoi cavalli di battaglia, valutando attentamente la paziente (ma anche il paziente), l’unità estetica delle labbra nel suo insieme e il processo di invecchiamento delle stesse.

Dott. Massimiliano Giuliano cosa si usa per ridare volume o modellare le labbra?

“Possiamo usare i cosiddetti filler a base di acido ialuronico, ma possiamo dare volume anche mediante ingrandimento chirurgico. E’ molto importante la valutazione della paziente, l’età, la sua componente
anatomica e i parametri del viso. Solo in questo modo avremo delle labbra molto naturali e perfettamente contestualizzate nel proprio viso e con la propria personalità. Non esiste inotre un solo tipo di filler. Ad ogni paziente si adatta di più un certo filler rispetto ad un altro. Noi usiamo, ad esempio, nel nostro studio, almeno dieci tipi diversi di filler dedicati alle labbra. Li scegliamo in base alle esigenze delle pazienti. Per questo occorre rivolgersi a medici che abbiano grande esperienza e saggezza per poter raggiungere i risultati cercati.”

Lei mi sta dicendo che i trattamenti non sono uguali per tutti, come la maggior parte delle persone è portata a credere, ma dipendono dalle variabili come età e conformazione.

“Certamente. A vent’anni qualche iniezione di acido ialuronico è sufficiente a modellare le labbra, donando carnosità e voluttà. Se le labbra sono geneticamente troppo fini, per dare naturalezza io eseguo, se possibile, un piccolo intervento di chirurgia estetica in anestesia locale chiamato liplift associando del lipofilling.  A cinquant’anni invece, prima di lavorare sulla definizione delle labbra e successivamente sulla volumizzazione, associo qualche trattamento delicato di resurfacing per trattare le microrugosità e intervengo con qualche goccia di botulino per sollevare gli angoli della bocca. Ripeto, per evitare un ringiovanimento malfatto o esagerare nel volumizzarle per ridurre attraverso la tensione la cosiddetta barcodes, dobbiamo sempre considerare tutte le componenti dette prima nel loro complesso.”

Come si ottengono i risultati migliori e più naturali?

“Dipende sempre dall’età delle nostre pazienti, dal problema presentato e dall’obiettivo che vogliono raggiungere. I risultati migliori comunque si ottengono gradualmente dopo circa tre trattamenti cadenzati nell’anno e solo così il risultato finale è mantenuto con solo due sedute l’anno. Per quanto concerne la durata, voglio sottolineare che questa dipende da fattori individuali come il fumo, lo stress, l’eccessivo esercizio fisico e la troppa esposizione solare.”

Cosa ci dice della tecnica labbra a cuore meglio conosciuta come Russian lips?

“E’ la tecnica più richiesta che spopola in tutto il mondo. Le iniezioni di filler sono fatte con aghi sottilissimi lungo tutto il bordo del vermiglio. L’uso di questa tecnica evita il temuto effetto “papera” e dà immediatamente grandi risultati. In ogni caso deve essere il medico estetico, una volta stabilito il progetto con la paziente, a definire il percorso più utile e dare ciò che la stessa vuole. Per poter lavorare comodamente inoltre e lasciarla tranquilla, io eseguo sempre una piccola anestesia locale e poi lavoro sull’arco di Cupido, sulle eversione delle labbra, cercando proprio di evitare l’effetto “papera”. Nei primi giorni dopo il trattamento ci potrà essere un leggero gonfiore che si stabilizza in fretta. Il risultato saranno labbra più voluminose, piene, in equilibrio con il viso e senza più le piccole rughette presenti intorno al vermiglio. Ogni paziente ha una sua scheda e le viene sempre consegnata l’etichetta del filler usato e segnalate le precauzioni del primo periodo, come quella di non prendere assolutamente sole, fare la sauna e il bagno turco per almeno quindici giorni. E’ importante curare ogni dettaglio e utilizzare filler di eccellente qualità che abbiano un’alta biocompatibilità con i tessuti della pelle nel rispetto del/della paziente”.

Virginia Sanchesi

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