Fine Gennaio,il periodo invernale più freddo ”giornate della merla”, ci porta a parlare di riscaldamento e la memoria dei più grandi va alla figura ormai quasi mitica dello spazzacamino “Spazzacamino allegro e felice, pensieri non ha” Vecchia caldaia, addio dall’impianto centralizzato, ci si può staccare senza alcuna autorizzazione, ma non deve arrecare problemi o maggiori oneri agli altri condomini. Dal 26.9.2015 sono cambiate le regole per i costruttori distributori e installatori di caldaie . Le caldaie per essere a norma Cee dovranno essere a condensazione, rispettare una progettazione ecocompatibile e una etichettatura per il risparmio energetico come già avvenuto per i frigoriferi (muniti di stelle) Dopo l’installazione sono necessari i controlli di rito, manutenzione ordinaria come previsto dal costruttore e riportato sul libretto norme e istruzioni e controllo dell’efficienza energetica (controllo fumi) da programmare, con buon anticipo per non cadere nella confusione dell’ultimo minuto. Il controllo dell’operato del ns tecnico è effettuato dalla Provincia o dal Comune gratis, a campione sugli impianti più vecchi o in mancanza del rapporto del nostro tecnico. Un’altra datfondamentale il 31.12.2016, per tutti gli italiani che risiedono in condomini con riscaldamento centralizzato (sono, quindi, esclusi i proprietari di immobili con l’impianto autonomo) l’obbligo di installare su ciascun termosifone del proprio appartamento le valvole termostatiche Obbligo, pare non ancora pienamente assolto da tutti Le valvole si possono evitare, previa certificazione tecnica che dichiari l’installazione delle valvole più onerosa rispetto ai risparmi previsti nell’ordine dal 10 al 30%.(speriamo !!). Le valutazioni sul rendimento ovviamente si possono fare dopo un primo anno di funzionamento, ma almeno serve evitare termosifoni accesi e finestre aperte. Merita attenzione Il contabilizzatore, anche a valvole chiuse si può automaticamente attivare basta che ci siano più di 4°di differenza tra la piastra del radiatore e l’aria circostante, sia in inverno, ma soprattutto d’estate se il sole batte, riscalda la piastra del radiatore creando la differenza termica necessaria ed ecco che invece di produrre risparmio economico, si possono creare problemi e costi ingiustificati. Curioso invece che qualche Comune, in ossequio a perorazioni, aumenti le ore di riscaldamento. Aumento da fare solo in caso di reali condizioni meteorolgiche avverse se no scelta politica, captatio benevolentiae, marchetta elettorale. Peggio, aumentare la temperatura caldaia, annullando la funzione delle valvole dicendo che mantenere bassa la valvola, fa risparmiare, ma calpestando l’indicazione della casa costruttrice valvole (2-16°,3-20°,4-24°), la legge, l’ambiente e il portafoglio. Una domanda sorge spontanea, parafrasando Seneca “cui prodest” al fornitore combustibile ? Interessante l’auspicio di Cicerone “ Agire con la virtù nel cuore e la fortuna come compagna” Infatti o temperatura mal regolata o installate valvole guaste, nel caso sostituirle.