Uno dei processi inevitabili e inconfutabili della vita è quello dell’invecchiamento. Siamo di fronte a un fenomeno del mondo occidentale che è quello dell’incremento della popolazione anziana, con tutto ciò che comporta a livello anche di costi sanitari per la collettività. Non è vero che non si possa fare nulla. Adottando come regola quotidiana, già a partire dai 50 anni, degli stili di vita che promuovano il benessere sia fisico che mentale, si può pensare di di rallentare l’invecchiamento sia del corpo che della mente e di affrontare in modo vigoroso e in salute il passare degli anni.
Molti avranno sentito parlare o letto del concetto di Medicina Fisiologica. Navigando sul web, troviamo che questa viene definita una medicina incentrata sulla persona con lo scopo di riportare alle condizioni fisiologiche originarie, un organismo che manifesta la malattia. Cerchiamo di fare chiarezza perché stiamo parlando di un futuro ormai realtà, di questa percezione olistica della medicina.
La PRM (Physiological Regulating Medicine) è una medicina centrata sulla persona, fondata su tre principi guida quali: curare l’uomo e non solo la malattia, agire sulle cause e non solo sui sintomi e, ancora più importante secondo me, considerare l’uomo nella sua globalità mente-corpo e nella sua individualità. Queste affermazioni rappresentano proprio un vero e grande cambiamento di rotta in medicina, dalla concezione strettamente specialistica della salute e della malattia, alla visione profondamente interdisciplinare.
La Medicina Fisiologica ha l’importante ruolo sociale di migliorare non solo la durata della vita, ma la qualità di questa. Nel 1998 il Prof. Ceccarelli ha fondato il Centro Internazionale di Studi e Ricerche in Medicina Estetica e Fisiologica con l’obiettivo di sviluppare, con studi e ricerche, libero da condizionamenti commerciali, il settore della Medicina Estetica e della Medicina Fisiologica
Interpreti di questa Medicina Fisiologica sono principalmente in Italia il Prof. Maurizio Ceccarelli, Docente di Medicina Fisiologica e Medicina Estetica presso l’Università di Barcellona (Spagna) e il Prof. Gaetano Cipriani Medico Chirurgo docente presso il Master Internazionale di II livello in Medicina e Terapia estetica dell’ Università di Camerino.
Prof Gaetano Cipriani il vostro gruppo scientifico che ha elaborato il “Life Quality Medical Program” da cosa è partito?
“Nell’agosto 2022, presso il Principato di Monaco, si è tenuto un importante convegno internazionale, organizzato dall’ Ass. Monegasque of Lifestyle Medicine, titolato: Le Giornate della Longevità – guadagnare futuro.
Nel convegno, in mondovisione live streaming, importanti professori italiani e statunitensi hanno parlato delle ultime possibilità utili ad allungare la durata della vita. In particolare, si è parlato del polimorfismo LAV (Longevity Associated Variant) del gene BPIFB4, presente nei centenari e ponendo come nuova possibilità di durata di vita i 125 anni.
Noi abbiamo iniziato a rivolgere la nostra attenzione all’aging non solo per cercare di allungare la durata della vita, ma anche per migliorare le capacità psicofisiche dell’uomo, permettendo, non solo, una durata più lunga di vita, ma principalmente una migliore qualità di vita. I protocolli, creati in anni di studio dal gruppo AEPHYMED, diretto dal Prof. Maurizio Ceccarelli, in perfetta unione con un team di esperti scientifici, si basano sul miglioramento della capacità psicofisica del paziente, vista l’importanza sociale di consentire un’autonomia personale e lavorativa all’anziano, riducendo così l’impegno economico dello Stato. Il Prof. Maurizio Ceccarelli ha ricevuto infatti importanti riconoscimenti per merito scientifico da parte del Presidente della Repubblica Italiana con l’attribuzione del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana e il conferimento della Medaglia d’Argento.”
Prof. Cipriani Come è articolato questo programma e da che età è da voi consigliato?
“Il “Life Quality Medical Program” prevede a partire dai 50 anni, una visita medica iniziale del paziente basata su una serie di step come il questionario fisiologico, la valutazione antropometrica, la “depression scale”, la valutazione della memoria, il test di Holmes (tabella dello stress).
Vengono richieste delle analisi ematochimiche e salivari per valutare il livello funzionale per arrivare a fotografare, in un consuntivo finale, il livello di star bene del paziente. Infine ecco il programma, o meglio il “riprogramma” personalizzato per correggere i comportamenti del paziente, attuare i programmi di restituzione e correzione per diverse funzioni per metterlo su uno stato di benessere psicofisico.”
Prof. Cipriani, qual è la parte di innovazione?
“Ha ragione infatti. Una parte importante nella normalizzazione e ottimizzazione delle funzioni biologiche che fanno parte del programma di correzione, viene svolta da terapie infusionali innovative.”
Cosa sono queste terapie in fusionali, parte centrale del programma?
“Oggi, negli USA e Canada e recentemente anche in Italia, vengono proposti particolari cocktail di sostanze bioattive per via endovenosa al fine di riequilibrare rapidamente carenze vitaminiche o di minerali o per espletare direttamente effetti biologici rilevanti finalizzati alla ottimizzazione di un pieno benessere. E da questa base siamo partiti per trarre le nostre terapie in fusionali, basate sull’endomodulazione e sul principio di veicolazione dei farmaci.
La terapia in fusionale consiste nella somministrazione per via endovenosa di soluzioni e farmaci che contengono agenti attivi specifici per rispondere adeguatamente alla patologia diagnostica.”
Tutto molto interessante Dott. Cipriani, ma come pensate di divulgare in modo produttivo verso il grande pubblico il concetto della medicina fisiologica vista come prevenzione dell’invecchiamento e inoltre poter accedere ai protocolli di cura?.
“La nostra società scientifica con Congressi, formazione e divulgazione sta procedendo ad attivare, sul territorio nazionale, dei Centri Medici specialistici sul “Life Quality Medical Program” a cui rivolgersi. Sottolineo, sempre di più, che la prevenzione è la parola chiave per non invecchiare perché è grande la differenza tra apparire giovani ed esserlo. Certamente i geni della propria famiglia contano moltissimo, ma anche noi possiamo fare molto per rimanere in salute il più a lungo possibile non solo con la dieta, lo sport e il sonno. Dobbiamo essere in grado di staccare la spina di abbassare lo stress e di allenare la mente con hobby e interessi sempre vari, sport che aiutino la concentrazione e l’attenzione, rebus e parole crociate. Questo è il vero elisir di giovinezza.”
Virginia Sanchesi
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