SEADAS – SARDEGNA
Questi originali dolci fritti sono composti di dischi di pasta di semola fritti, strutto ed un ripieno di formaggio aromatizzato con scorze d’arancia o limone. Vengono poi completati dall’aggiunta di miele che bilancia il gusto acido del formaggio: sono deliziosi! Il dolce, chiamato nelle diverse varianti linguistiche dell’isola: seada, sebada, seatta, sevada, sabada, casgiulata, ha un nome che pare derivi dalla parola latina sebum, ed è così chiamata per il suo aspetto untuoso, o anche perché in sardo si chiama seu il grasso animale, ozu seu. La seada (che l’uso ha trasformato lentamente – e non si sa quanto correttamente – in un nome plurale invariabile, le seadas), il dessert sardo per eccellenza, è in pratica una specie di tasca chiusa di pasta di semola ripiena di formaggio, simile a un grande raviolo, prevalentemente tonda. Gli ingredienti principali sono quindi : semola, strutto animale, formaggio fresco acido (in sardo “casu furriau”, in gallurese “pischedda”), miele (o zucchero) ed eventualmente scorza di limone grattugiata.