E’ Natale . Il grande giorno è arrivato. Una giornata da passare in famiglia insieme alle persone care in attesa dell’arrivo del nuovo anno. Manca poco alla fine del 2022 e come accade dall’inizio di questo ventennio millennials non vediamo l’ora di voltare pagina, per l’ennesima volta (la quarta), per cercare di intravedere uno spiraglio di luce dopo un buio triennio. Alla fine del 2019 infatti, la battuta era “2020 anno bisesto, anno funesto”. Ce lo si diceva con leggerezza, ci si rideva su riprendendo il noto detto popolare sperando che non fosse altro che una superstizione. Quello che invece da allora si è verificato con la sfortuna non c’entra niente. Stiamo vivendo i giorni più difficili dal dopoguerra ad oggi, tenuti in ostaggio dal Covid che ha fatto quasi un milione e ottocentomila morti e che ancora uccide a colpi di decine di migliaia di persone ogni dì. E anche se la farmacopea ha compiuto il miracolo in pochissimi mesi di aver prodotto un primo vaccino, continuiamo a fare i conti con le nuove varianti. Come se non bastasse dal 2021 gli effetti negativi del cambiamento climatico e del surriscaldamento terrestre, hanno iniziato a colpire anche il nostro Paese con conseguenze disastrose. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’Italia verrà martoriata da tutta una serie di eventi meteorologici estremi, tra cui piogge particolarmente intense, lunghe ondate di calore e allagamenti delle zone costiere, aumentando il rischio di incendi a causa della siccità e peggiorando la qualità dell’aria
che respiriamo. La devastante frana avvenuta recentemente nell’isola di Ischia, tra il 25 e il 26 novembre, dove una colata di fango e di terra ha travolto tutto quello che incontrava,case, negozi, veicoli parcheggiati, trascinando con sé anche la vita di innocenti vittime, non ne è che un’ulteriore riprova, fatta la tara con l’abusivismo ed il prevalere assurdo della logica del condono. E’ del tutto evidente come la situazione venutasi a creare richieda un piano di lungo termine al fine di evitare gli effetti che si stanno immancabilmente perpetrando soprattutto in un territorio storicamente fragile come il nostro, agendo sia sulla riduzione delle emissioni di CO2 sia sulla protezione delle zone geografi che maggiormente esposte alle mutazioni del clima. Infine, tanto per non farci mancare niente, come se tutto ciò già non bastasse, questo 2022 che sta per lasciarci ci ha riservato anche una atroce sorpresa : la guerra. L’invasione dell’Ucraina, con l’offensiva militare iniziata dalle Forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, ha fatto registrare una brusca escalation del conflittorusso-ucraino in corso dal 2014,provocando la maggiore crisi per l’accoglienza di rifugiati in Europa tanto che si è ritenuto necessario invocare la Direttiva di protezione temporanea. Poveri Noi che da un lato la finanziamo con 800 milioni al giorno di gas importato dal regime di Putin e dall’altro di fatto siamo obbligati ad alimentarla con l’invio su pressioni della Nato di armi a Zelens’kyj. Corriamo il serio rischio di entrare in recessione tecnica dovessero esserci sei mesi di Pil negativo. Il che potrebbe verifi carsi visti i blocchi causati dal Covid (tra cui quelli ancora in corso in grandi città della Cina), il persistere della guerra a cui speriamo che la mediazione di papa Francesco porti all’inizio di una tregua, l’aumento generalizzato di quasi tutte le materie prime e dei costi energetici che hanno sprofondato già l’economia globale nella stagflazione. Il neo governo di Giorgia Meloni per affrontare l’incertezza e il caro bollette (che è copioso) dovrà varare misure speciali di emergenza. Ecco il nefasto quadro generale da cui confidiamo di sollevarci. C’è già chi si affida alle profezie di Nostradamus per cercare di capire quali possano essere le previsioni per l’anno successivo. Il famoso astrologo provenzale (o indovino o profeta, dipende da come lo si vuole definire) ha predetto spesso con precisione numerosi e gravi accadimenti. Solo per dare qualche esempio a suo dire il 2020 si prospettava come un annus horribilis; il 2021 inquietante e apocalittico; ancora, il 2022 prodigo di disastri. E crediamo che ci avesse azzeccato in pieno. Stando agli esperti lo stesso riteneva nei suoi Libri che il 2023 avrebbe coinciso con l’inizio di una nuova era più florida e prosperosa. In altre parole, segnerebbe un momento sacro, favorevole e allo stesso tempo pericoloso nella storia dell’umanità, destinato a portare sia drammatici eventi ( l’incubo della Guerra Nucleare aleggia) che rivelazioni. Per quanto ci riguarda il nostro auspicio è che il 2023 ( il primo anno senza la regina d’Inghilterra) non rappresenti una fine ma una trasformazione del mondo in cui viviamo. Una rinascita dell’umanità su un piano nuovo, anche a livello spirituale (ce n’è assolutamente bisogno) . Che Gesù, il bambinello di Betlemme, che ogni anno nasce in noi, ci protegga e ci porti tanta serenità in questo Natale così difficile. A tale proposito vi giungano da parte dell’intera redazione gli auguri di Buone Feste.
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E’ Natale, pace e felicità per tutti!
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