Un giorno la mamma di Nelli, incontrò Garrone e volendogli dare un ricordino, rovistò nella borsa, ma non trovando nulla di adatto, conveniente al bisogno, gli dette la collanina che aveva al collo, e piangendo gli disse. Tienila in ricordo di me, sei stato bravo a difendere mio figlio, grazie” Dopo i segni congeniti della sfida, i 2ragazzi diventarono amici. Oggi in una Scuola pur civile il bullismo esiste ancora, ed è importante guardare al passato per illuminare il presente, ma il lavoro di De Amicis col suo progetto raccontato nel libro “Cuore”, suscita ancora interesse e il MIUR lo ripropone alla Scuola di oggi anche quale lavoro socialmente utili quale esempio ed espiazione dei colpevoli di violenza . Garrone e Nelli, anche se la graduazione è infinita, rappresentano il sistema chiodo schiaccia chiodo, una realtà importante dal 1881/82, mettere in atto una punizione per un ragazzo, basilare stabilire che punire non significa umiliare, ma far meditare, capire errori commessi, tener presente che tutti, MeF sbagliano, in una Scuola Maestra di vita. Una volta i ragazzi si mettevano in punizione in ginocchio sui ceci/ghiaia, punizione sicuramente pesante, attuta sino agli anni ’60, già andare dietro la lavagna, era una punizione come per la pulizia pesante e per la pulizia c’era il controllo delle unghie delle mani, pulite o bacchettate su dita.
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