Come ogni anno, domenica 18 dicembre alle h 21.00, sono stata invitata dal Presidente Bruno Giordano dell’Associazione “Amici dell’Abbazia di Casanova”, al tradizionale Concerto di Natale e al rinfresco successivo. L’Abbazia di Casanova è un magnifico complesso abbaziale situato nelle campagne sperse di Carmagnola, in frazione omonima a otto chilometri da Carmagnola e solo trenta da Torino, lungo la ex strada statale 393 di Villastellone. Sono sempre stata affascinata dall’arte, dalle dimore storiche e dagli edifici religiosi, e devo dire che Torino, con tutti i suoi musei, le sue piazze, i caffè storici, le opere d’arte e non ultimo i percorsi esoterici di questa città magica, offre un gran numero di attrazioni per tutti, ma soprattutto per i turisti che, dalle Olimpiadi invernali del 2006, hanno scoperto il fascino storico e occulto della città sabauda. Questo è valido non solo per Torino, ma anche per l’intera Regione, se ricordiamo la Sacra di San Michele, il Santuario di Oropa, la Reggia di Venaria, per citarne alcuni. Proprio per questo vorrei soffermarmi su un luogo a me molto caro e che ad ogni visita mi stupisce e mi incanta. E’ un luogo dove storia, arte e cultura si confondono e si mescolano ad un senso di grande spiritualità. Sia nella Chiesa che nel Monastero Abbaziale ci si trova a cercare il silenzio per pregare e per imparare a pregare, sfidando il tempo e il suo passare. Nella parte dell’Abbazia, ogni sabato mattina, Don Adriano Gennari, sacerdote, punto di riferimento eucaristico sia a Torino che a Casanova, riceve sempre una lunga fila di persone nel suo Centro di Ascolto presso il Monastero di Casanova, a cui segue la Santa Messa celebrata da lui stesso, momento di grande intensità emotiva e di comunicazione fisica e spirituale. L’Abbazia di Casanova di Carmagnola nel suo complesso abbaziale, è un luogo di lunga storia perché risale all’anno 1137. Fu fondata da un gruppo di monaci cistercensi, ricca di opere d’arte e restaurata ad oggi in buona parte. Perchè ve ne parlo?. Perchè da un punto di vista artistico, all’interno di questa Abbazia, ci troviamo davanti ad opere d’arte di grandissimo valore, come gli affreschi di Domenico e Bartolomeo Guidobono, grandi tele di Federico Cervelli, e sontuosi stucchi di Francesco Maria Scala di Cadapiano. Nelle navate laterali della Chiesa inoltre si possono ammirare le quattordici stazioni della Via Crucis donate da Casa Savoia. Un intero spazio scenografato da grandissima arte, dove immergersi come bambini stupiti dalla meravigliosa cornice. Esiste un’Associazione “Amici dell’Abbazia di Casanova” come ho già scritto, creata trentadue anni fa, che si adopera con impegno e dedizione a raccogliere fondi, a partecipare a bandi, a interagire con le Autorità, per il recupero dell’intero patrimonio artistico di appartenenza.
Sig. Bruno Giordano, in qualità di Presidente, quali sono gli scopi di questa Associazione?“Noi tutti siamo volontari e ci prestiamo non soltanto a provvedere ai restauri delle opere d’arte e a quelli strutturali della Chiesa intitolata a Santa Maria Assunta di Casanova e della Cripta. Lavoriamo in accordo con gli Enti Pubblici locali e con la Soprintendenza per i beni Artistici Storici del Piemonte, ma organizziamo anche visite guidate alla Chiesa e alla Cripta, concerti, incontri e eventi culturali, presentazione di libri divulgativi del luogo, interagendo con le associazioni culturali, sociali e di costume del territorio.”
Nella parte posteriore della Chiesa nel 1995 è stata ritrovata una cripta che io visitai anni fa e che contiene un grande affresco del Guidobono (1688). Ci può parlare di questo affresco?“La Cripta, custodita nel contesto monumentale dell’Abbazia, è situata sotto il coro della Chiesa, ed è stata completamente affrescata da Domenico Guidobono, con la sua opera nominata “Compianto sul Cristo morto”. Pensate che è stata sigillata per duecento anni e ritrovata miracolosamente il 10 ottobre 1995. Si presumeva la sua esistenza per analogia con altre abbazie, ma non si immaginava certamente di trovarvi un così importante gioiello di arte, opera del giovane Domenico Guidobono. Da alcuni anni il Politecnico di Torino sta conducendo degli speciali test per umidità, colore e biometrici per procedere successivamente al restauro dell’opera e consolidarne la tenuta.”
In ultimo, cosa ci può ancora comunicare per invitarci a non perderci questa esperienza artistica di grande contenuto? “Premetto che il Museo di Arte Sacra di Casanova è stato recentemente annesso alla rete museale di Carmagnola, insieme ad altri come il Museo Civico di Storia Naturale, la Civica Galleria d’Arte Contemporanea di Palazzo Lomellini e altro ancora. Potete contattarci direttamente chiamando l’Associazione al numero 334 3001779 per fissare le visite e vi invito a iscrivervi alla pagina Facebook Associazione Amici dell’Abbazia di Casanova, perché solo numerosi possiamo costruire una community in grado di supportarci per l’opera conservativa e restaurativa di una tale bellezza storica.”
Virginia Sanchesi
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