Il vino ha origini molto antiche: conosciuto con l’espressione “Nettare di Bacco”, è evoluto sia nella sua coltivazione sia nel suo uso da parte del consumatore.
I primi documenti sull’esistenza di questo prodotto risalgono all’Asia, nella parte della Mesopotamia, oggi, Penisola Anatolica. Un insieme di archeologi ha ritrovato degli orci di terracotta, che appartengono a sette mila anni, prima della nascita di Cristo!
In Egitto, i geroglifici, quando gli studiosi furono in grado di decidrarne il significato, rappresentavano le fasi della produzione.
I Greci portaraono in Europa il rito del “Simposio”, una bevuta in compagnia, che il popolo ellenico condivideva, dopo il pasto.
Con i primi scambi commerciali, attraversando mari e oceani, la coltivazione vitivinicola si diffuse ed ebbe un brande riconoscimento da parte del mercato: in quasi tutti i Paesi, oggi, esistono cantine, che ne producono e, in ambito della provincia di Pavia, numerose e celebri, anche fuori dai confini europei, le cantine e le aziende di produzione. nelle prossime giornate, l’obiettivo è intervistare qualche produttore, soprattutto quelli più giovani, che stanno imparando e organizzando il proprio business in un ambito sempre più soecilizzato, essendo ora il vino un bene consumatod a tutti, ma, al tempo stesso, un bene “di nicchia”. Chi si definisce un “amante” del calice, con bollicine o fermo, è colui o colei che non solo lo beve e in dosi “razionali”, ma anche chi ne assapora il profumo, quasi sapendolo giudicare. Non siamo tutti sommelier, però con le numerose serate dedicate alla vitis vinifera, qualche nozione la impariamo, anche in brevi conferenze.
Un ostacolo lo conobbe anch’essa, nella storia e preoccupò moltissimo i suoi coltivatori, poiché ormai era un prodtto affermato e richiesto, in ogni momento dell’anno. La filossera era un parassita che danneggiava le radici della vita europea. la soluzione fu quella di innestare la vite europea su quella americana, che non era soggetta a questo attacco.
Nel nostro Paese, ad Asti, capoluogo di una provincia molto vocata nel settore, è stata aperta una Stazione Enologica Sperimentale, nel 1872, con una scuola di formazione, sia a nuovi studenti, sia ai già conoscitori, con informazioni dettagliate e la possibilità di porci domande.
Questi settimana, chiudendo la manifestazione domani, a Merano, si è svolto il merano wine Festival e numerosi brand, situati in Oltrepò Pavese hanno partecipato, “portando in alto” il nome ci un luogo che merita un’ampia rivalorizzazione. Il sindaco di Varzi e presidente della Provincia di Pavia, sta già svolgendo molto in questo ambito, anche dedicato ai paesi più ridotti, che, prorio per questo, l’unione di ogni comunità rende “attivo” ogni luogo, anche quello più silenzioso, tra le campagne.
Le aziende dell’Oltrepò Pavese, presenti in Gourmet Arena area Consortium sono: Bosco Longhino, Calatroni, Dagradi, Il Molino di Rovescala, Marchese Adorno, Quaquarini e Tenuta il Bosco.
La tipologia che è più richiesta, anche tra i più giovani, da consumare in un aperitivo? Il Prosecco.
Se volete, raccontateci al 347 75 90 646, le esperienze con questo “gioiello” delle nostre colline, sia come produttori sia come degustatori.