La “caduta delle foglie” era un fenomeno abbastanza malinconico, soprattutto se non si ama la stagione fredda. Da quando il social Instagram, ha ottenuto un certo nriconoscimento nella sua potenzialità di divulgare immagini e brevi video, molti aspetti, che si ripetono con una cadenza, hanno assunto nomi e simboli. Oggi, l’incombere dell’autunno è anche il cosiddetto foliage.
Non solo è consigliato e geolocalizzato, ma, soprattutto se già in zone a vocazione turistica, esso è un invito a recarsi in un luogo, soprattutto, nell’area dell’ Oltrepò Pavese e nel confine della provincia di Alessandria.
Amici de L’Eco di Pavia e provincia consigliano Montesegale e io stessa ho curiosato nelle zone di Viguzzolo, Castellar Guidobono e Sarezzano. Anche la stessa Salice Terme, lungo la via principale, è un susseguirsi di tonalità calde, quanto evocative: abbandonate le notti all’aperto, siamo in attesa di una degna e prestigiosa riapertura sia dell’Hotel sia delle Terme, che hanno attribuito alla frazione di Godiasco, nel secolo scorso, la denominazione di “località di villeggiatura”, con alberghi, discoteche e iniziative da far invidia anche alla “Milano da bere”.
Le foglie sono come le scelte giuste e sbagliate dei mesi scorsi, ora, sono lì, davanti a noi: osserviamole nella loro essenza, pur cadute, hanno molto da raccontare. Come i nostri meandri più oscuri, che, in autunno, ci fanno sentire più disorientati, ma sono lì con il desiderio di emergere e fornirci nuova energia.