Domenica sera, si è conclusa, nel modo più classico quanto più atteso, la Festa del Ticino, nella città di Pavia. Le iniziative proseguono sino al 18 settembre, tuttavia la serata in cui i fuochi d’artificio sono i protagonisti si è svolta nel migliore dei modi, con una folla di turisti, abitudinaria nell’era pre-Covid19. Un’occasione, più unica che rara, dei commercianti di recuperare le entrate durante i due anni di lockdown.
Le lamentele della sera prima, circa la Notte Bianca, non sono mancate e, poiché alcuni esercizi, situati in Piazza della Vittoria, hanno dovuto chiudere prima dell’orario stabilito, avendo un concerto, nello spazio dedicato alla loro area all’aperto, gli stessi, forse in segno di protesta, hanno deciso di non aprire la domenica. Ovviamente, le considerazioni di questo atteggiamento vanno lasciate ai singoli proprietari, consapevoli che avrebbero comunque ottenuto un certo guadagno.
Scavalcando letteralmente qualsiasi elemento incontrassi, sono riuscita a osservare le prime bancarelle, vicino al Ponte Coperto. Una mi ha colpito, in modo particolare: se mi stesse leggendo qualche bambina o ragazzina, nonché i propri genitori, avebbe già compreso quale. Osservo alcuni accessori, tra cui capi d’abbigliamento, ed ecco che riconosco, con le mie poche informazioni sui nuovi idoli degli adolscenti, la cosiddetta Nonna Gamer, ovvero la nonna di Sabri Gamer una nonna giovane particolare che sta già per diventare bisnonna poiché la nipote amata dalle fan più giovani e in attesa di un bimbo che può nascere da un momento all’altro ricordo solo qualche anno fa quando aiutare una ragazzina svolgere un tema nel quale avrebbe dovuto raccontare chi sarebbe voluta diventare da grande la risposta fu proprio Sabri Gamer. Questa giovane donna ha iniziato a farsi conoscere, pubblicando video, dedicati agli adolescenti, su Youtube, fino poi a conquistare gli altri canali social e mi ha soddisfatto che invii messaggi più che positivi alle ragazzine, in particolare su come gestire gli attacchi di bullismo, con l’avviso di NON usare le applicazioni, che prevedono lo scambio di messaggi in anonimo. Parlare a uno “sconosciuto”, che, spesso non lo è, risulta più nocivo, poiché non si è abbastanza “grandi”, nel comprendere quanta finzione vi sia dietro a questi “conquistatori”. Mi sono dilungata su di lei? Non è uno sponsor, ma un cenno di congratulazioni, poiché Pavia non deve storicizzarsi, ma aprirsi alle nuove generazioni: non considerando alcune esigenze come frivolezze, poiché deve essere una città a misura del giovane, non solo frequentante l’Università. Il target di ragazzine ha pubblicato alcune stories su Instagram, da varie parti del Provincia di Pavia e non solo: si è recato, nella mattinata in città, fino ad attendere l’arrivo della ragazza, con la quale scatti, filmati e autografi hanno trasformato una calda giornata di quasi metà settembre in un momento di gloria, offrendo la carica giusta, con la quale iniziare la scuola, non scordando che alcuni suoi gadgets, zaino compreso, possono essere accessori scolastici.
Successivamente, uno sguardo alle bancarelle del mercato di Forte dei Marmi, con prodotti di qualità e altre con prodotti locali, come il riso Carnaroli, con le quali avrei voluto scambiare qualche opinione, però interviste rinviate, a causa della ressa.
Penso che uno stand d’obbligo dovrebbe essere quello dedicato al turismo di Pavia e, soprattutto, che la città continui a ricevere sempre più finanziamenti elevati, poiché ha molto da offrire e il budget non appare mai sufficiente.
Il Bar del ponte ha ospitato l’ottima scuola di ballo, con un’ampia selezione di corsi, Sport Revolution Pavia, invitando a ballare con i professionisti e con l’esibizione di due “allieve”, ormai dalle spiccate competenze, Cristiana e Marta.
Alle 22:15, è iniziato lo spettacolo pirotecnico: la maggior parte del pubblico, sparso lungo le sponde del fiume, era proveniente da altre realtà, perché molti pavesi hanno l’abitudine di goderselo dalle proprie case e dai loro condomini. In effetti, anche se atmosfera non è la stessa, i fuochi di artificio sono visibili anche ad ampia distanza, come ad esempio dall’argine di Verrua Po, che, se non fosse divisa dal fiume, con un rettilineo, consentirebbe di raggiungere, in pochissimo tempo, il capoluogo di provincia.
Durante una passeggiata, che mi conducesse a metà Strada Nuova, ho percorso, dopo molto tempo, Corso Garibaldi, ho notato l’apertura di nuovi negozi e, lieta, nel constatare il mantenimento di alcune botteghe storiche, produttrici di artigianato, in particolare quelle dedicate all’abbigliamento, con una cura meticolosa della sartoria.
Ho dedicato qualche scatto ai due artisti particolari, che, nella vetrina del negozio di uno, ho visto in connubio: Stefano Bressani, con i suoi skyline di Pavia, e le cornici di Tarlarini, uno dei nomi più storici. I loro riquadri abbracciano l’impegno dell’artista, audace nella scelta dei colori e delle stoffe, condivisa pienamente, conferendogli un tocco di eleganza.
Non dimenticatevi di godervi un giro sulla ruota panoramica, nel piazzale Ghinaglia: anche se con l’oscurità della sera rende meno, le luci sul Ticino evocano sensazioni di un tempo.
Nel caso abbiate la possibilità, approfittatene di giorno o con i raggi del tramonto, per osservare, dall’altezza media ed elevata, la vera essenza della città, raccontata da Mino Milani, il quale è stato e sarà ancora presente, nelle iniziative previste fino al 18 settembre e, con l’aiuto di sua nipote Marcella e le sue collaboratrici, anche nel futuro, poiché egli deve rimanere vivo nei ricordi della sua Pavia.