In questo momento di crisi, serve analizzare, anche l’età dei materiali usati, in particolare ferro e legno al fine di un uso sostenibile, valutandone le caratteristiche, consideratane anche la carenza. L’Italia è il 1° importatore di legno (energia e riscaldamento) partendo dalla proprietà, sviluppo dei boschi, tenendo conto di alberi, strade, rispondente e corretto, rispetto alle aspettative e i bisogni.. L’esperienza ha avuto inizio, è stata realizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che ha utilizzato dati forniti dal Catasto e riprese satellitari, per avere una base di dialogo con Enti e Proprietari per intervento di migliorie nello sviluppo e produzione di piante per materiale d’uso. Gli alberi servono come materiale per manufatti, costruzioni, calcolandone anche i profitti. Gli scarti infine, devono essere utilizzati in Centrali, evitando i fumi, riducendo le emissioni domestiche. Gas, prezzo salito in modo vertiginoso, si può ridurne il consumo, ma alle Imprese pesa, serve unità in Europa, che ha valvola di scarico in Carbone e Nucleare, noi invece dobbiamo trovare altri fornitori e diversificare. Le accise ridotte sono programmate sino ad ottobre e potranno essere prorogate In fondo tutti speriamo di poter evitare il Bilancio Provvisorio, Economia, Lavoro, Inflazione, poi vengono le riforme Istituzionali proposte dalla DR, mentre invece è la frammentazione Politica che è una strada pericolosa specie per Ambiente e Urgenze si dovrà trovare Competenza e unità. Nella stagione 20/21, considerate le condizioni meteorologico/climatiche si è avuto un risparmio del 23% per il riscaldamento e nel 2021/2022, nessun cambiamento si è verificato nonostante incendi, guerre nel Mondo. In Italia, specie nelle terre di montagna, servono investimenti per essere operativi. Con una ricrescita di piante del 10% si potrebbero risparmiare sino a 7/10milirdi di gas, lo stesso si potrebbe avere usando il pellet e il cippato, pur aumentati, possono essere positivi, come le biomasse Parlando di Sanità, invece, si deve sottolineare che è in grave crisi, per il problema Medici, sicuramente incide il numero chiuso all’Università. Speriamo che le Associazioni Sindacali e di Categoria, i neo politici fermino l’occhio, sulla situazione
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