Il 22 giugno si inaugura uno spazio che l’Amministrazione restituisce alla città con tutto il suo portato di storia e bellezza: il Fossato del Castello Visconteo. L’operazione, realizzata nell’ambito del progetto “Parco dello Splendore”, finanziato da Regione Lombardia per i Piani Integrati per la Cultura (PIC), arricchisce la geografia culturale e ambientale di Pavia.
Un traguardo da celebrare, mettendo subito a segno l’obiettivo, previsto dal bando, di fare di questo prestigioso spazio un museo en plein air, con l’installazione di opere di particolare significato.
«Abbiamo voluto inaugurare il Fossato con Barricades di Paolo Ceribelli– spiega l’Assessore alla Cultura, Mariangela Singali Calisti – perché volevamo imprimere da subito un segno importante all’operazione complessiva, con la testimonianza di una ricerca artistica all’avanguardia. Un’arte che si concentra sul presente e che restituisce nelle sue forme la riflessione sulla contemporaneità, sulle sue contraddizioni, sugli interrogativi che ci vengono posti quotidianamente».
Paolo Ceribelli, che da tempo concentra il suo percorso artistico su tematiche relative alla guerra, ha realizzato Barricades che rimanda con tutta evidenza al momento che stiamo vivendo, innescando però anche altre suggestioni.
L’opera, che verrà posizionata nel Fossato, si compone di una serie di barricate di grandi dimensioni: l’elemento simbolico, la barricata anticarro, che rimanda immediatamente alla guerra, è anche segno di un limite, di una barriera per ognuno di noi, fisica e metafisica. È lo spazio dell’inaccessibile che l’arte invita a conoscere e superare, facendo dell’esperienza quotidiana del confine un modo per conoscere anche i propri limiti e cercare di andarne oltre.
«L’idea del limite da superare – continua l’assessore – è proprio quello che vogliamo sottolineare con questo progetto. Penso anzitutto, semplicemente, all’apertura di un nuovo spazio, cioè il Fossato che, da sempre luogo un po’ nascosto della città e per questo come fuori dai confini, sarà ora un’area di verde e cultura: un museo en plein air, uno spazio per invitare a sperimentare nuove prospettive, andando anche oltre i limiti delle abitudini e dei luoghi comuni, grazie all’incontro con il pensiero che si fa materia che è l’arte».
Si ringrazia per la collaborazione Gabriele Ciaccio di BIG srl, e Simone Manuel Sacchi. Un ringraziamento speciale a Elisabetta Fedegari.