Pensate un po’ se l’Italia si fosse trovata, come il popolo ucraino, a doversi difendere da un’aggressione militare da parte di un’altra potenza : sarebbero stati capaci i nostri giovani a difendere il proprio paese come stanno facendo i cittadini ucraini? Certamente no! Questo è motivo per cui ritengo che la sospensione del servizio militare di leva obbligatorio sia stata sbagliata. Il voler risparmiare soldi, continuando a pagare stipendi e pensioni a colonnelli e generali che, ormai, in Italia sono più numerosi dei soldati in ferma permanente, è inaccettabile. Se il governo ha effettuato questa scelta, può anche stare bene , ma almeno poteva trovare un’alternativa per istruire i giovani con degli opportuni corsi di preparazione e di aggiornamento anche della sola durata di un paio di mesi. E invece no, tutti a casa, a spasso, magari tutto il giorno seduti al bar in attesa di un posto di lavoro che, purtroppo, oggi, resta ancora una chimera irraggiungibile. Ma come tutti sappiamo gli italiani non pensano mai a prevenire, bensì preferiscono cercare una soluzione a danno fatto. Se fossimo stati presi noi sotto assedio, ora saremmo nelle mani di giovani che per la buona parte non saprebbero nemmeno allacciarsi degli anfibi, figuriamoci impugnare un arma. Speriamo di non dover mai scoprire se i nostri giovani saprebbero difendere la nostra terra e preghiamo che la guerra in Ucraina finisca presto.
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Prima o poi ci pentiremo di avere completamente sospeso il servizio militare di leva.
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