In primo luogo, la violenza non deve esistere, perché siamo, o dovremmo essere individui con l’uso della parola; in secondo, se la causa è addirittura un profitto scolastico basso, i modi per ovviare a questo problema sono numerosi e, fosse anche lo sfogo di una volta, non risolverà né la rabbia, anche e soprattutto per motivi professionali, dei genitori, né la comprensione di quanto sia necessario lo studio, ai giorni nostri più di ieri.
La vicenda accaduta a Pavia è sconvolgente e, purtroppo, complice lo stress di questi anni critici, non sarà l’unica. Denunciate. Ragazzi, parlatene con gli insegnanti, se avete paura dei parenti.
Il Tribunale ha stabilito che i due figli, un ragazzo di 16 anni e una ragazza di 12, vengano risarciti con una quota di 10.000 euro a testa. E già “qualcosa”, ma l’affetto può essere un sentimento empirico? Nessuna sensazione che venga dall’anima la dovrebbe essere.