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Euroflora22: un’esperienza multisensoriale

Definire in uno scatto fotografico, che inizia dalla passeggiata Anita Garibaldi, nella zona di Nervi, fino alla sommità del suo Parco, significa fornire un’istantanea di una delle manifestazioni floreali più conosciute in Europa.

Abitando in una piccola realtà dell’Oltrepò Pavese, molto rinomata per alcune colture, tra cui spicca quella del crisantemo, considero particolarmente significativa un’occasione in cui si espone la bellezza della natura. Essa produce molto, spesso regalandoci sorprese, ma, in alcuni casi, è necessaria la mano dell’uomo.

Il minimo comune multiplo di questa sfilata immobile e la grandiosità degli artisti che hanno saputo valorizzare le loro opere con l’intento di catturare anima e corpo del visitatore: sì, anche il corpo, poiché quelle composizioni “rapiscono” gli appassionati delle fotografie e possono arrivare a fermarsi, per cercare la prospettiva più efficiente, minuti.

Emile Debroise, Presidente dell’Associazione Internazionale dei Floricoltori, il 27 agosto 1965, approvò il progetto, ideato dall’allora Presidente della Fiera di Genova, Carlo Pastorino. Egli affidò la concretizzazione di Euroflora, come venne denominato il progetto, al segretario generale Giuseppino Roberto e ai più conosciuti floricoltori liguri. Genova venne, quindi, inserita nell’elenco delle città europee, che ospitano un’iniziativa floreale.

 

 

Nel 2018, teatro di questo percorso sinergico, tra natura e genialità, è il Parco di Nervi, all’interno del quale è possibile visitare antiche ville, una cappella e incantarsi di fronte a suggestive fontane, che regalano performance acquatiche. La location si rivela suggestiva e si sposa con l’obiettivo di promuovere il settore florovivaistico.

Invito i più nostalgici a consultarne il sito ufficiale: nell’homepage, è possibile sfogliare gli enormi progressi di Euroflora, del suo debutto a oggi, precisando che, sin dalla prima, nel 1966, gli organizzatori della manifestazione la seppero già distinguere in modo eccellente. Una coppia di riguardo le fece visita: la magnifica Grace Kelly e il marito, il principe Ranieri di Monaco. Nell’attuale edizione, la bellissima reale francese viene ricordata con una rosa che, all’epoca, la definì come sua preferita.

Se non si vuole scoprire in modo del tutto indipendente, sono disponibili guide turistiche, la cui prenotazione si può effettuare sia online sia nello stand, all’ingresso del Parco. I tour si effettuano tutti i giorni, fino all’ 8 maggio compreso, in diverse fasce orarie, con una spiegazione di 90 minuti.

Le aziende partecipanti sono ben 300, mentre gli ettari allestiti sono più di 8. La novità curiosa di questa edizione è la cosiddetta “Rosa di Genova”, un cespuglio del quale spuntano fiori bianchi e rossi: i due colori simboleggiano, infatti, la bandiera de La Superba. Un suo vantaggio è l’adattamento ad altri climi, pur fiorendo in uno mite, quasi dodici mesi.

 

La confinante Regione Piemonte, con la collaborazione di operai dediti a un lavoro benedettino della gestione del floreale, si è distinta nella presentazione di un nuovo concetto:” L’armonia attraverso i sensi le sensazioni”. L’obiettivo è avvicinare in modo concreto i visitatori all’energia che, ad esempio, il contatto con le piante sprigiona nell’essere umano. Un leccio vi aspetta per una carezza, che produrrà effetti benefici in entrambi.

Spostandoci, con l’immaginazione, nella Francia di Monet, avvistiamo una sagoma di uomo, dall’aspetto raffinato, distesa sul parco, che sembra stia cercando di svagare la mente, cacciando i pensieri, rappresentati come sfere fiorite, che si uniscono in una nuvola di fiori.

Al suo fianco, un percorso a piedi, in granulato di vetro. È consigliabile provarlo a piedi nudi, al fine di comprendere meglio l’instabilità della vita quotidiana: camminiamo e può accadere di perdere l’equilibrio. Il corpo risponde, cercando di ritrovarlo ed è la metafora dell’ individuo, che è alla continua ricerca della pace interiore, quando un circuito delle emozioni positive si interrompe.

Finire la giornata con un’altra visione?

La prima citata Anita, che conquistò Garibaldi, vi ospita nella “sua” passeggiata, lungo la scogliera, lunga due chilometri, rilassante e con l’opportunità di innamorarsi dei tramonti sul mare: romantico come un fiore, per rimanere in tema.

 

 

 

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