Una delle attese più lunghe, ma anche emozionanti, di una quasi diciannovenne.
A quest’ora circa, già molti erano i fedeli presenti, davanti ai cancelli degli Orti Borromaici, per assistere a un evento che non accade con frequenza: la visita del Papa in città, con la celebrazione della Santa Messa, in quell’enorme area, non lontana dal Lungoticino Visconti.
Molti di noi stavano per incontrare, anche se non da vicino, il Santo Padre: quella persona che “vediamo sopra tutti”, poiché è il rappresentante di Dio e la religione cattolica insegna a venerarlo. Un pensiero è andato indubbiamente al suo predecessore, scomparso due anni prima, che aveva lasciato e ancora lo si ricorda, un vuoto nell’anima di ognuno, compresi anche molti atei. Questo fa riflettere.
Quando arrivò, sventolare la bandierina, raffigurante i simboli del Vaticano, mi riempiva di “condivisione”. In quel momento, mi sentivo come i giovani che, in pellegrinaggio, si recavano a Roma e partecipavano a celebrazioni, pregando e divertendosi in modo genuino.
“Leggete il mio libro”: Benedetto XVI si è rivolto alle nuove generazioni, invitandoli a leggere il suo libro “Gesù di Nazareth“: “E’ un po’ impegnativo, ma, idealmente, lo consegno a voi, perché accompagni il cammino di fede delle nuove generazioni. Cari ragazzi e ragazze: scoprite sempre più la gioia di seguire Gesù e di diventare suoi amici”.
Il video, che riassume le varie cerimonie, nella città che ospita le spoglie di Sant’ Agostino, è stato girato da Fabio Terna.