Il punto di Virginia

ESPERIENZA IN LUCE

La scommessa della Helitec srl è quella di creare una serie di eventi nel quale si affronteranno tematiche diverse con un unico filo conduttore: la luce.

Ho un’amica simpaticissima che mi vanto di conoscere e si chiama Patrizia Caridi. Mi coinvolge sempre in eventi che sono esperienze originali e stimolanti. Lei si definisce una “sana calabrese”, ma io aggiungo che è una professionista competente e sicura nel mondo della comunicazione e che mi fa spesso sorridere per le sue battute e la sua ironia senza veli.

Il suo invito, per questo suo nuovo evento aziendale, mi ha portato, molto incuriosita, nel mondo della luce, anzi meglio del “Gusto di Luce”, in uno strano connubio di luce e vino. Personalmente sono affascinata dalla luce che è metafora di bene, di positività, dell’illuminazione interna delle case, che spesso non è considerata abbastanza, e dei luoghi produttivi dove ritengo che la luce ben miscelata tra naturale e artificiale incida sul benessere delle persone che ci lavorano.

La mia scoperta inizia dal luogo dell’evento, un loft-showroom aziendale che mi incuriosisce per il suo design interno, e mi conducono subito in un tour guidato, che riproduce le stanze di una casa, per comprendere al meglio la disciplina dello Human Centric Lightining, che sembra un nome difficile, ma che nel suo intento vuole significare realizzare sistemi d’ illuminazioni che migliorano il benessere delle persone.

Ebbene, scopro che questa azienda a oggi è ancora il primo progetto di vero “light experience”, cioè esperienza di luce, nata dalla mente visionaria di tre giovani fondatori Vito Junior Stanisci, Francesco Alexander e Christina Simone Perricone, che con la loro Helitec srl hanno segnato il passo innovativo a livello nazionale per tutti coloro che mettono la luce al centro dei loro progetti, sia in ambito commerciale, residenziale, industriale, sanitario e sportivo.

La scommessa della Helitec srl è quella di creare una serie di eventi nel quale si affronteranno tematiche diverse con un unico filo conduttore: la luce.

E mi chiederete a questo punto cosa c’entri il connubio con il vino?. Tra l’altro una casa vinicola importante come quella del Costa Caterina, definito il vino della Casa Reale?.

E’ iniziato così l’evento con la tavola rotonda sul “Gusto di Luce”, e ho scoperto che è un difetto che potrebbe apparire nei vini e, nello specifico in quelli bianchi e nei rosè, difetto che influisce sul colore, aroma e soprattutto il gusto.

Arch. Andrea Terreno: mi vuole spiegare cosa vuol dire il problema del Gusto di Luce abbinato al vino?

La luce svolge un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione del vino influenzandone la struttura biologica e di conseguenza il sapore e il profumo, e molti produttori ovviano a questo problema impiegando sostanze chimiche.  Abbiamo studiato a lungo e siamo arrivati a delle soluzioni per risolvere questo problema del “Gusto di Luce” in modo naturale, sano e definitivo, grazie alla forte esperienza da noi maturata nel campo della illuminotecnica applicata ad aziende vitivinicole ed enoteche e alla nostra passione per il vino. Oggi vi mostreremo in questo nostro evento dove parliamo di luce e vino, come la luce errata possa provocare nel vino alterazioni aromatiche e ossidazione, e come l’esperienza in luce riesca invece a preservarne il vero gusto e il sapore del vino. Infatti abbiamo invitato per questo una cantina Top Player del settore che è la Costa Catterina che nella degustazione dei suoi vini, ci farà capire cosa ha significato usare l’ esperienza di luce abbinata al vino”.

Voi scrivete nel vostro sito “Un progetto senza luce è un cielo senza stelle”. Cosa ci volete comunicare?

Noi non vendiamo lampade. La luce per noi è regina, protagonista incontrastata, non è un oggetto ma un progetto. Noi offriamo consulenza sia dal punto di vista estetico che funzionale e crediamo assolutamente che la luce migliori concretamente la qualità della nostra vita perché una dose continua e sbagliata di luce può portare all’insorgere di patologie. Vivere, abitare e lavorare in ambienti illuminati poco o scorrettamente può provocare ,nel medio e lungo periodo, disagi. Per noi una luce giusta è una luce progettata e va pensata insieme agli arredi e ai colori ma soprattutto va ragionata in funzione del proprio occhio. Per questo motivo abbiamo elaborato progetti, test e consulenza prodotti che rispondessero pienamente al proprio grado di fotosensibilità e di tutto il proprio benessere”.

Virginia Sanchesi

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