Quando sono i più piccoli a insegnare

È stato un momento bellissimo quando questa mattina, in piazza a Pinarolo Po, mi sono trovato circondato di bandiere e bandierine della pace e bambini che inneggiavano a un mondo migliore. L’Istituto comprensivo di Bressana Bottarone, che conta diversi plessi, aveva organizzato con i suoi alunni una marcia per la pace che per i nostri piccoli cittadini è stata un momento davvero toccante.

Ho avuto l’onore di portare anche io una testimonianza a questa giovanissima platea e ho detto perché quella piazza era così importante: intanto, eravamo di fronte al monumento ai caduti, cioè coloro che si sono battuti per difendere la patria, la democrazia e la libertà; ma lì c’è anche la targa contro il femminicidio, un fenomeno che vede come vittime le donne, come pure i loro bambini, per la sofferenza che sono costretti a subire, la stessa che, in questi giorni, patiscono coloro che devono lasciare la propria casa e andarsene attraverso i corridoi umanitari, dimostrando che le madri e i loro figli piccoli sono i primi a perdere la guerra; e poi c’è il Municipio, su quella piazza, ovvero la massima espressione istituzionale dei nostri territori, il luogo dove si cercano le soluzioni ai problemi in modo pacifico, con il dialogo e il confronto.

Ecco, il mio auspicio è stato che tutti seguano questa strada, cominciando proprio dalla guerra in Ucraina e ricordando che noi oggi eravamo, siamo e saremo sempre contro ogni guerra.

E per questa splendida occasione voglio ringraziare la scuola, i docenti, le famiglie, la popolazione tutta che ha risposto in modo solerte all’invito di essere in piazza per la pace, ma anche le amministrazioni comunali, le parrocchie e il mondo associativo