Il punto di Virginia

VIAGGIO IN MUSICA

Nei miei numerosi viaggi in giro per l’Italia per organizzare eventi e Festival musicali, ho incontrato diversi artisti, ognuno dei quali mi ha trasmesso storia relativa all’epoca ed esperienza artistica legata alla propria scelta musicale.

La musica come l’arte è sempre stata una passione nel mio percorso di vita. Ho molti amici legati al mondo musicale, sia quello d’autore, della musica pop, fino alle sonorità strutturate in beat declinate nelle nuove forme di produzioni digitali che appartengono al mondo dei deejay producer.

Nei miei numerosi viaggi in giro per l’Italia per organizzare eventi e Festival musicali, ho incontrato diversi artisti, ognuno dei quali mi ha trasmesso storia relativa all’epoca ed esperienza artistica legata alla propria scelta musicale.

Parlando di storia, di anni che furono particolarmente significativi culturalmente e musicalmente non posso non parlare del cantautore, batterista e compositore torinese Valerio Liboni, con l’unica pecca, che essendo io juventina e lui il compositore dello storico inno del Torino “Ancora Toro”, lo  scontro amichevole è sempre stato alto… Oltre alla lunga carriera di successo nell’ambito della musica, Valerio Liboni ha anche trasmesso la sua vena artistica scrivendo libri quali:

Crash! Storie e curiosità dell’Italia della canzone a ritmo di musica, viaggi e amore”, scritto in collaborazione con Maurizio Scandurra e “Stasera Liboni”, a cura di Alberto Borgatta, dove descrive il suo viaggio in musica lungo cinquant’anni di carriera.

Durante le nostre storiche serate fra amici, tra musica e tavola, Valerio ci ha sempre parlato del suo patrimonio cromosomico: infatti la sua bisnonna Emilia Scolaro, in arte Fleury, era attrice di cafè chantant, mentre suo padre Gianni era attore di teatro e spalla scenica del famoso Erminio Macario e del fatto che ha fondato nel 1971 il gruppoLa Strana Società” e ha militato nei “Ragazzi del Sole” e nei “Nuovi Angeli”.

Come autore, musicista e produttore, ricordo a chi ci legge, che Valerio ha collaborato con Fiorella Mannoia, Umberto Tozzi, Little Tony, Donatella Rettore, Mal, Wilma Goich, i New Trolls e molti altri.

Valerio, parliamo subito della tua passione musicale abbinata alla tua passione calcistica per il Toro.

Essendo uno sfegatato tifoso del Toro ho voluto scrivere negli anni ben quattro inni del Torino calcio. L’inno “Ancora Toro” è ancora l’inno più amato dai tifosi del Toro, e ha anche una storia particolare. La canzone, infatti, è nata nel 1989 e nella prima versione era cantata da alcuni giocatori dell’epoca: Roberto Cravero, Walter Bianchi, Roberto Policano e Ezio Rossi. Era un semplice 45 giri che avevo pubblicato per l’Unione Genitori Italiani ed il cui ricavato andava in beneficenza, come tutte le cose che ho fatto per il Torino, che non sono state mai a scopo di lucro ma sempre con un fine sociale”

Tu hai dedicato un romanzo al colore granata. Possiamo parlarne Valerio?

La passione per i colori granata mi ha portato a scrivere, nel 2017, un romanzo autobiografico dal titolo: “Io questa maglia sognavo da bambino”, in cui ho cercato di raccontare e ricordare la tragedia di Superga, dove perirono i calciatori del Grande Torino, nonostante non fossi ancora nato. In questo libro ripercorro anche tutta la mia vita passata a Torino e in giro per il mondo, senza trascurare gli anni della mia “Barriera di Milano”, uno dei quartieri più popolari di Torino, descrivendo un mondo che non c’è più e che ricordo con nostalgia.”

Nel tuo ultimo libro “Stasera Liboni –Viaggio in musica lungo cinquant’anni di carriera”, che stai presentando in giro per l’Italia, attraversi cinquant’anni di carriera viaggiando nella tua musica e facendoci scoprire tanti aspetti inediti ed interessanti sia dell’uomo che dell’artista. Una sorta di confessione che va ben oltre il racconto.

Certo Virginia, parto in questa ricerca interiore dal raccontare me stesso, iniziando dalla mia carriera come batterista dei “Nuovi Angeli” e il mio cammino come solista di successo. In questo viaggio, narrando di esperienze e personaggi che hanno fatto la storia della musica negli anni ‘70 fino ai giorni nostri, viene fuori l’importanza della stessa come fonte essenziale della mia persona, della musica con la M maiuscola che è un tutt’uno con la mia vita personale, dei vari risvolti intimi che mi appartengono in un desiderio profondo di ricerca di interiorità e di aprire i cassetti della mia anima di cui sono sempre stato geloso.”

Un ultima domanda su questo libro, che ha dell’avventuroso ed è toccante per le emozioni che ci trasmetti con i tuoi racconti, per concludere questa intervista con il Valerio intimo oggi.

I miei figli Martina (avuta dal suo matrimonio con la cantante Jo Chiarello) e Giammarco un bimbo di otto anni (avuto dalla sua ultima moglie, la cubana Noelvis), sono il mio vero significato di esistere. Dopo questo, viene la passione pura per la batteria, che è stata e resta la mia amica più fidata, la pienezza artistica e intima della mia vita di ieri e i miei progetti che non finiscono mai del domani, che per me è ancora futuro.”

Virginia Sanchesi

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