Circa 800.000 minorenni e 2.500.000 di over 65 sono consumatori a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate e la prevalenza degli uomini è superiore a quelle delle donne per tutte le classi di età a eccezione dei minorenni
I dati, qui sopra citati, sono stati pubblicati dalla Relazione sugli interventi, realizzati nel 202, su alcol e problemi correlati, trasmessa dal Ministero della Salute al Parlamento e presentata alla Conferenza Nazionale Alcol 2022.
Un nuovo stile di bere è il cosidetto binge drinking, l’ assunzione di numerose bevande alcoliche al di fuori dei pasti e in un breve arco di tempoo. Essa rappresenta l’abitudine più diffusa e consolidata, tra i 18-24enni.
Il consumo di alcol, anche in una bassa quantità, può comportare una riduzione dell’ attività cerebrale. Alcuni, soprattutto i più timidi e poco consapevoli delle conseguenze, accettano di “imparare a reggerlo”, poiché rende la persona più disinibita e, in un porimo momento, euforica per godersi al meglio un’ occasione in compagnia.
Nel periodo, in particolare il primo, di isolamento, le persone hanno aumentato il volume e la frequenza delle bevande alcoliche consumate e, nell’ home delivery, non controllando l’età, alcuni individui, non solo erano minorenni, ma anche in una fase inziale dello sviluppo.
Uno dei suggerimenti, offerti dall’ OMS, è quella, già implementata da anni, di consentire ad esperti, o anche testimoni diretti, vittime dell’alcolismo, di raccontare le proprie esperienze nelle scuoe e nelel università, invitando i ragazzi a non provare per “sentirsi grandi”, perché il solo fatto dell’emulazione è definirti infantile.
L’ iniziativa SAFER, oggetto della settimana europea di consapevolezza sui danni causati dall’alcol, svolge il ruolo di costruire realtà più sane e sicure, che mantengano al centro degli obiettivi la persona e il suo diritto alla salute.