Da quando il Savona Fbc non milita più nei professionisti le opportunità di incontrare pezzi di storia del firmamento calcistico nazionale sono sempre più rare e quando questo accade, come nella 9^ di ritorno del campionato di Serie D girone A, con il grande Novara primo in classifica giunto a far visita domenica 13 marzo al Vado Fc, l’occasione d’oro non te la puoi di certo far scappare. Ultimamente mi era capitato solo con il Città di Varese (2021), con la Lucchese ed il Prato (2020), con il Lecco 1912 (2019) e con la Massese (2018). Società blasonate, centenarie, espressione di capoluoghi di provincia, da sempre nell’olimpo della pedata. Questa volta è stato il turno del Novara 1908, che ha disputato per ben tredici volte il campionato di Serie A, l’ultima nella stagione 2011-2012, conseguendo come miglior risultato finale l’ottavo posto nell’annata 1951-1952. Il club piemontese che ha giocato anche una finale di Coppa Italia, nell’edizione 1938-1939, e che vanta la 30ª miglior tradizione sportiva in Italia, sta risalendo la china, e a giudicare dall’eleganza, dalla signorilità, dalla squisita ospitalità e dalla professionalità con cui sono stato accolto, credo si possa già annoverare tra le big di C. Tanto meglio se sulla panchina degli “azzurri” si siede un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Vi sto parlando di Marco Marchionni (nato a Monterotondo/Roma nel 1980), di cui certamente conoscevo le gesta da calciatore ( Empoli, Piacenza, Parma, Juventus, Fiorentina, Sampdoria e con 6 convocazioni in Nazionale) e quelle nelle nuove vesti di allenatore (Carrarese e Foggia), ma non potevo immaginare di trovare un tecnico con così elevate risorse dal punto di vista umano ed empatico. Dopo aver deciso congiuntamente di bypassare a piè pari approfondimenti e previsioni sull’andamento della gara in itinere al Chittolina ( un match molto delicato per Gonzalez e compagni che vorrebbero affrontare al Piola la Sanremese, in una sorta di spareggio promozione, con un margine adeguato di vantaggio in termini di punti), entriamo subito nel vivo.
Certo e con vero piacere. Giocavo solitamente come esterno offensivo, ruolo in cui potevo sfruttare al meglio la mia abilità nel dribbling e nel cross.Nel finale di carriera però sono stato impiegato anche come mezzala, regista o interno di centrocampo.
Empoli-Fiorentina 2-1. Che ricordi hai?
Tornato in Serie A nella stagione 2007-2008 ho subisce molti infortuni con conseguente stop di tre mesi ma al mio rientro, il 25 novembre contro il Palermo entrai in campo a metà ripresa e dopo pochi minuti segnai il gol del provvisorio 4-0, il mio primo con la maglia della Juventus in Serie A.
Nella stagione 2008-2009 diventai titolare in seguito al ko di Camoranesi, sia in campionato, dove realizza un gol contro la Roma (2-0 per la Juve), sia nella doppia sfida di Champions League con il Real Madrid (esordendo inoltre in questa competizione).
Dal 2 settembre 2021 sono il nuovo allenatore del Novara, in Serie D ed è il motivo per cui ci siamo ritrovati qui.
Il nostro è un legame basato sulla fiducia reciproca.Rifarei la stessa scelta coraggiosa che, col senno del poi, sta portando i suoi frutti. Mi ha convinto in primis la voglia di mettermi in gioco ma quando poi ho avuto il piacere di conoscere direttamente il presidente Ferranti ho visto in lui una persona ambiziosa e con le idee chiare con al primo posto quello di far tornare Novara nelle categorie che merita. Approfitto di questa intervista (ndr…mi dice congedandosi simpaticamente) per fare i complimenti alla società per aver costruito una struttura e una rosa di tutto rispetto. Bravi noi che successivamente siamo riusciti a trovare la giusta alchimia che fino a questo momento ci sta portando a grandi risultati, anche se sappiamo bene che i conti si fanno alla fine e il difficile arriva proprio adesso, dato che dobbiamo cercare con tutte le forze di mantenere questa bella posizione e quindi dobbiamo essere più affamati di prima per raggiungere il nostro obiettivo.