Finalmente dopo decenni di diatribe, stiamo arrivando a capire che il diritto di morire è un diritto sacrosanto che spetta ad ogni uomo. Non fraintendete le mie parole, perché anch’io credo che il dovere della medicina sia quello di salvare vite e curare il malato nella speranza, che le cure fornite possano attenuare le sofferenze e che la medicina debba lottare fino alla fine per salvaguardare esistenza umana. Ma purtroppo, a volte bisogna arrendersi e prendere atto che nessuna cura può aiutare a guarire e allora perché accanirsi e lasciare che il paziente soffra? In questi casi, bisognerebbe lasciare la scelta al malato, ovviamente se è nelle capacità di intendere e di volere, se continuare a vivere o no. Quindi mi trovo favorevole in questi casi estremi alla morte assistita, perché quando la fede e la medicina non possono più aiutare, credo nel sacrosanto diritto che ogni uomo , nella speranza di non trovarsi mai a dover prendere questa decisione, abbia la libertà decisionale sulla propria vita. Anche se tale volontà non è sicuramente delle più facile ma nessuno, ne parenti che non vorrebbero mai perdere il proprio caro, né stato, né chiesa debbano intervenire in tale decisione. Ma sono sicuro, in quanto uomo di chiesa, che il nostro Signore aiuterà ogni malato in questa difficile decisione e che rimarrà accanto ad ogni parente e che donerà a loro la forza di accettare e sopportare ogni situazione.
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“Dolce Morte” o ” Morte Assistita” chiamatela come volete, ma rimane il diritto di ogni uomo.
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