Due Chiacchiere con l' Arte

Luca O’Connor: attore e scrittore

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Biografia dell’autore:
Luca O’Connor nasce a Pavia il 19 maggio 1990.
Nel 1997, a soli sette anni, si reca a teatro in gita scolastica rimanendone così affascinato da esso
che, una volta uscito, decide di intraprendere immediatamente la strada dell’attore. Nel 2011, si
diploma all’Istituto Cossa di Pavia e subito dopo inizia a studiare recitazione.
Il 2011 è anche l’anno in cui comincia a scrivere. Inizialmente, termina un romanzo che lui
definisce “di sperimentazione” dal titolo “Love” e altri racconti brevi per bambini che in futuro
saranno un perfetto spunto per le sue storie. L’impegno più grande arriverà poco tempo dopo con il
romanzo “L’aquila e la Stella” che lo terrà impegnato per ben sette lunghi anni. Terminata la stesura
del suo primo romanzo, ben cinque case editrici rifiutarono di metterlo alle stampe, tanto che, in un
primo momento, stava pensando seriamente di buttarlo e di dedicarsi esclusivamente alla
recitazione e alla scrittura di testi che poi avrebbe trasposto lui stesso sullo schermo. Ma nel 2019,
la casa editrice “Edizioni WE” lo contatta mostrandosi interessata alla pubblicazione.
Verso la fine del 2019 decide di dedicarsi ai bambini e i ragazzi pensando per loro ad una nuova
serie di libri di genere fantasy e nel marzo 2020 durante il periodo di pandemia causato dal COVID-
19 ha tutto il tempo di scrivere il primo di sette libri: “Harper Evans e la Stella dei desideri”.
Ma oltre a dedicarsi ai romanzi, si dedica anche alle sceneggiature per il teatro e per il cinema,
infatti nel 2017 gli viene proposto di scrivere un film thriller per il cinema “La donna che mi salvò
la vita”. Da allora non smette di creare sempre nuove storie per il piccolo/grande schermo e per il
palcoscenico.
Tra le altre sue produzioni per il grande schermo si ricordano: “Dentro di me”, “Il ragazzo dalle
labbra rosse” e “Nuovo di pacca” mentre per il teatro: “Solitudine”.
Dal 1 settembre 2019 è anche insegnante.

Conosciamo meglio l’artista ponendogli qualche domanda:

“Un mondo tra scrittura e recitazione. Quanto è importante nella tua vita comunicare  e interpretare ruoli o descrivere storie?”

Per me è fondamentale. Recitare e scrivere sono la mia vita. Ho iniziato quando ero molto piccolo e ancora oggi porto avanti con passione e determinazione quello in cui credo. Penso che il nostro paese abbia molto bisogno di valorizzare di più l’arte in tutte le sue forme e io nel mio piccolo cerco di fare la mia parte. Inoltre, penso che non ci sia niente di più bello che staccare dalla propria vita e viverne un’altra interpretandola a teatro o in un film al cinema.

“Da cosa prendi spunto per la scrittura?”

Per le mie storie prendo spunto da un sacco di cose: da ogni cosa che mi circonda, ad esempio, quando viaggio in treno mi guardo attorno e vedo cosa c’è; vedo il passeggero seduto di fianco e provo a immaginare chi sia, chi ha lasciato a casa e dove andrà una volta sceso… in pochi secondi nasce una scena e un personaggio! Ma uso spesso anche le esperienze vissute e i sogni (che sono molto importanti). Ma non bisogna mai dimenticare di leggere molto per sviluppare la fantasia e la creatività.

“Libro importante, uno dei tuoi scritti, su di un periodo storico grave, la seconda guerra mondiale. Spiegaci come nasce questo libro.”

Il mio libro d’esordio si chiama “L’Aquila e la Stella” ed è la storia di un’amicizia difficile tra un ragazzo ebreo di nome Gabi e un ragazzo tedesco di nome Friedrich, figlio di un militare nazista capo della Gestapo. Una storia molto drammatica ambientata in Italia nel 1938 durante le leggi razziali che limitano poco alla volta la libertà di tutti. L’idea di questa storia nasce nel 2009 quando avevo 18 anni, andai in gita scolastica a Praga e visitai il campo di concentramento di Terezin e qui, vidi coi miei occhi quello che ci ha lasciato la storia: potevo respirare l’aria e l’atmosfera drammatica di uno dei periodi più bui degli anni ’40. Una volta tornato a casa, ho iniziato a buttare giù delle idee da trasformare in romanzo. Nella mia vita, tutti i miei insegnanti ripetevano sempre che “non bisogna mai dimenticare”, così decisi anche io di fare qualcosa. Impiegai 7 lunghi anni ma nel dicembre del 2018, diedi alla luce “L’Aquila e la Stella”. Inizialmente respinto da 5 case editrici, è stato accolto (e poi venduto anche molto bene) dalla casa editrice Edizioni WE (che non finirò mai di ringraziare).

“Raccontaci una soddisfazione come autore e una come attore.”

Una grande soddisfazione come attore? Ce ne sono tantissime! Tra le tante, posso far presente le grandi amicizie nate sul set e sul palcoscenico che perdurano ancora oggi. Il cinema e il teatro danno lavoro a un sacco di persone e fanno nascere grandi cose. Ancora oggi, a distanza di tempo, rimango in contatto con colleghi con cui ho lavorato e, tra una battuta e l’altra, nascono idee di progetti sempre nuovi (a oggi ne ho in cantiere ben 6). Volete sapere una grande soddisfazione come scrittore? Cosa c’è di più bello di far conoscere le proprie storie agli altri? Storie che nascono e vivono solo nella propria testa e improvvisamente prendono vita e vengono conosciute da tante persone. Sono una persona che si accontenta di poco. Mi basta solo questo per essere felice.

Di Manuela Montemezzani

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