Attualità

“Scala Mobile” una riforma che deve essere sempre più, riconsiderata.

Se l’ indimenticabile Luciano Lama, ultimo vero sindacalista, scomparso nel 1996, fosse ancora vivo, molto probabilmente non saremmo al punto che siamo con pensioni e stipendi, congelati da anni e con continui aumenti che si stanno verificando in maniera inaccettabile in tutti i settori. Tutti ricorderemo il segretario della CGlL, che era riuscito con appoggio di tutti i partiti a far accettare la riforma allora definita Scale Mobile, che fu approvata nel 1945 ma fu operativa dal 1946. La quale prevedeva in esame i generi di prima necessità e che portava automaticamente all’adeguamento della retribuzione , che prevedeva che ad ogni aumento a carico del lavoratore faceva diminuire molto il loro potere d’acquisto. Un principio giustissimo con il quale si era proceduto per molti anni fino alla scomparsa dello stesso Lama e che, almeno in parte, andava a riformare i lavoratori degli aumenti che già negli anni 85′ /90′ andavano lievitando rendendo sempre più deboli i loro stipendi e le loro pensioni.  Sbagliata fu la decisione del governo di abolire tale riforma , dove si è visto un governo che non ha messo come priorità la tutela di ogni lavoratore. Ma prima o poi i cittadini si ricorderanno di tutte queste scelte sbagliate nei loro confronti.

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