È un film che resta impresso negli occhi e nella memoria.
È un film che segna la storia del cinema: Freaks, opera del 1932 di Tod Browning, eccezionalmente a Pavia per inaugurare il ciclo cinematografico dedicato alla mostra Marginalia. Le forme della libertà, è a tutti gli effetti un evento eccezionale: così come eccezionale il fatto che la copia che verrà proiettata il 3 febbraio arrivi addirittura dall’Inghilterra.
«Siamo riusciti, tra Università e Assessorato alla Cultura del Comune, ad ottenere l’unica copia restaurata presente ad oggi in Europa – spiega la prof.ssa Federica Villa, delegata del Rettore della nostra Università per gli eventi e i percorsi culturali – perché volevamo offrire un’esperienza cinematografica unica, in cui la qualità della visione si sposasse con la suggestione di questa opera straordinaria del 1932».
Afferma l’Assessore alla Cultura, Mariangela Singali Calisti: «Sono particolarmente contenta di questa rassegna cinematografica nata in sinergia con l’Università, perché siamo riusciti a sviluppare ulteriormente i temi collegati alla mostra “Marginalia” (aperta presso i Musei Civici fino al 13 marzo) dando vita a una proposta di cinema che è un vero e proprio evento. Non a caso inauguriamo con questo mitico film del 1932 e ho voluto che l’ingresso fosse gratuito, così da favorire la più ampia partecipazione del pubblico».
Il film (la cui visione è vietata ai minori di 14 anni) è ambientato in un circo dove si esibiscono i cosiddetti freaks, ovvero persone affette da malattie che ne alterano gravemente l’aspetto: è considerato uno dei più grandi cult movies di sempre, nonché un classico del genere macabro. Nel 1994 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso di Washington.
La proiezione sarà introdotta da uno dei più brillanti critici cinematografici del panorama italiano, Pier Maria Bocchi.
«Il freak, il fenomeno da baraccone, lo scherzo della natura – prosegue Villa – è da sempre sinonimo di anomalia: dal generale Tom Thumb, il nano del Connecticut che incantò la regina Vittoria, a Millie e Christine, le sorelle siamesi afroamericane che vissero tutta la vita da schiave, dal circo di P.T. Barnum ai film di Tod Browning e Federico Fellini, da Lady Olga Barnell, che a dispetto dei baffoni e di trentatré centimetri di barba si sposò ben quattro volte alle creature fotografate da Diane Arbus. Oggetto nei secoli di attenzioni contrastanti, nani, gemelli siamesi, giganti, ermafroditi, donne barbute e uomini elefante hanno suscitato riso e timore, compassione e scherno, repulsione e attrazione, turbamento metafisico in chi della norma si è ritenuto portatore e difensore. Fino a diventare un vero e proprio modello nella controcultura giovanile degli anni Sessanta e Settanta, che ha fatto di quegli emarginati dei supereroi».
FREAKS DI TOD BROWNING (v.m. 14)
3 febbraio 2022 ore 21.00 – Politeama
Ingresso libero con green pass
La rassegna di eventi collegati alla mostra Marginalia. Le forme della libertà proseguirà con i seguenti appuntamenti:
10 febbraio, Musei Civici, ore 18.00: il curatore di Marginalia, Valerio Dehò, condurrà una lezione/conferenza dedicata a Basquiat, uno dei più importanti esponenti dell’arte, non solo americana, che negli anni Ottanta rivoluzionò la scena mondiale. Un’ascesa e un declino fulminanti che dipingono la parabola dell’artista forse maledetto, senz’altro marginale.
10 febbraio, Politeama, ore 21.00: Freaks Out (G. Mainetti, 2021)
Introduce: Barbara Grespi (Università di Milano Statale)
17 febbraio, Politeama, ore 21.00: RE GRANCHIO (M. Zoppis, A. Rigo de Righi, 2021)
Introduce: Luca Malavasi (Università di Genova)
24 febbraio, Politeama, ore 21.00: PRESENZE E ASSENZE, performance multimediale con fotografie / musiche / letture / citazioni con il grande pianista Umberto Petrin e il fotografo Pino Ninfa, che accompagneranno il pubblico in un viaggio in compagnia della memoria ispirato dalle opere del grande scrittore Juan Carlos Onetti.