Biografia
Presento oggi un bravissimo attore, Giuseppe Talarico nato a Roma il 24.1.1975. Diplomato nel 1996 all’accademia d’arte drammatica “Silvio d’amico”, nel 1998 diplomato al centro studi “Ettore Petrolini” diretto da Fiorenzo Romano. Diplomato in canto leggero alla scuola “Ro.Gi” diretta dal M Francesco Angotti
Dal 1997 ad oggi divide la sua vita tra cinema e teatro.
Partecipando anche a fiction rai come: Amanti e segreti, Il furto del tesoro, Villa Ada.
Girando anche dei cortometraggi in qualità di regista, una carriera lunga e duratura che purtroppo dobbiamo solo accennare.
Ma sono sicura che le domande che gli ho rivolto potrà farci conoscere meglio l’attore
Conosciamo meglio il nostro artista con alcune domande.
Come ti prepari fisicamente e mentalmente per interpretare un personaggio ?
Ma sai qui ci sono state due strade, all’inizio del mio percorso quella che ho percorso è stata quella accademica, schematica con punti più o meno fissi da attraversare, lavoro sulla postura e sulla voce, sempre diversi in base al personaggio e al taglio che si decideva di dargi; poi, col passare del tempo e con il maturare dell’esperienza, ho abbandonato gli schemi accademici e ho creato un processo tutto mio. Ho imparato ad osservare le persone che mi circondano con più attenzione, ma anche quelle che incontro casualmente nei negozi, al mercato, al campo di calcio di mio figlio…, ne studio i caratteri e cerco di memorizzare come parlano, come gestiscono, come approcciato alle cose e cerco di farle mie …, in pratica rubo dal mio pubblico quello che poi al pubblico restituisco. Detto così sembra facile, ma è un lavoro molto impegnativo!
Quanto è importante per un attore un applauso ?
All’inizio della professione, soprattutto quando nelle compagnie teatrali arrivavi come l’attore giovane che doveva fare esperienza, la paga era composta qua qualche spiccio e tutti gli applausi che riuscivi ad ottenere! Quelli spesso ti saziavano e non ti facevano sentire la fame che riempiva il mio stomaco…
Dopo diventa una droga! Una cosa di cui non si può più fare a meno. L’applauso è la linfa vitale di ogni artista da palcoscenico, che sia cantante, attore o circense…, L’applauso ti dice a che punto è il tuo lavoro e ti da la forza di ricominciare spettacolo dopo spettacolo, copione dopo copione, scena dopo scena. È la pozione magica…
Meglio cinema o teatro per te?
Questa è difficile. Sono lo stesso mestiere fatto in due modi completamente diversi. Il cinema è più freddo, se sbagli una battuta la puoi ripetere all’infinito, fino a qua do non viene giusta…, quindi lo si vive a pezzi, a tagli, a campo e controcampo, a sguardi nel vuoto di una inquadratura in primo piano…, poi bisogna cucire e montare tutto il materiale, aggiungere musiche ed effetti per poter capire quale sarà il risultato finale! Il teatro è vita vissuta, è respirare mentre il pubblico respira con te…, è sempre buona la prima, e anche se si recita tutte le sere lo stesso copione, non è mai lo stesso spettacolo, non ci so annoia…, quindi per me è decisamente meglio il Teatro.
Personaggi che hai interpretato anche nella vita vera ?
Nessuno in particolare, però nel periodo in cui si crea o si metabolizza un personaggio nuovo, lo si porta sempre con sé, anche quando si compra il pane o si prendo ogni figli a scuola. Spesso ci si sorprende a camminare o a parlare come farebbe il nostro personaggio…., è il momento in cui la personalità dell’attore si sovrappone a quella del personaggio. È un’esperienza davvero divertente.
DI Manuela Montemezzani